Mio marito ha ricevuto un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate, al quale senza dubbio seguirà la notifica della cartella Equitalia relativa al mancato versamento di Irpef per l’attività di società individuale di cui era titolare fino all’anno 2012.
Siamo regolarmente sposati in regime di comunione di beni dal 2011, entrambi non abbiamo proprietà e nemmeno conti correnti.
Nel caso però dovesse avvenire un’esecuzione forzata in che termini io sarei responsabile materialmente per lui?
Nella circostanza da lei riportata, l’unica conseguenza di interesse derivante dall’aver adottato un regime patrimoniale di comunione dei beni in sede di matrimonio, è quella che i beni da lei eventualmente acquistati e messi in comunione con il coniuge destinatario dell’avviso di accertamento fiscale, potrebbero essere pignorati dall’agente della riscossione (Equitalia).
Tuttavia dal momento che lei non possiede beni pignorabili, il problema nemmeno si pone.
29 Settembre 2016 · Ornella De Bellis
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