Chiara nicolai

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Purtroppo gli addetti impiegati presso le società di recupero crediti hanno poca autonomia: dalla dirigenza vengono loro assegnate percentuali di sconto, al di sotto delle quali non possono scendere quando un cliente chiede di perfezionare un accordo transattivo a saldo stralcio per chiudere vecchie posizioni debitorie e non hanno un back office al quale rivolgersi per le opportune valutazioni di merito dell’offerta.

L’addetto al recupero crediti, in altre parole, non può e quasi sempre non sarebbe in grado di analizzare la situazione del debitore, stabilendo, ad esempio, in quali casi, come nella fattispecie, sarebbe meglio praticare uno sconto rilevante e prendere quel poco che il debitore offre, anziché niente.

Questa è la situazione, per cui la cosa migliore da fare, se non si è aggredibili e si intende chiudere una posizione debitoria solo per non fornire un cattivo esempio al proprio figlio e per non costringerlo a rinunciare all’eredità del genitore di qui a cent’anni, è quella di contattare il creditore e provare a presentare un’offerta. Se quest’ultima non venisse accettata, allora non resta che consolarsi, con la consapevolezza che almeno un tentativo è stato effettuato.

Il debito contratto con IREN luce e gas è un debito ordinario: quindi se sullo stipendio del debitore esecutato grava già una trattenuta azionata per crediti insoddisfatti di tipo ordinario, l’eventuale richiesta di pignoramento dello stipendio del debitore inadempiente da parte di IREN luce e gas, si tradurrà in una trattenuta differita che verrà implementata appena dopo l’estinzione della precedente trattenuta.

24 Aprile 2024 · Chiara Nicolai

Non si tratta mai di tempo perso: il creditore potrebbe concedere uno sconto allettato dall’idea di ricevere il debito residuo in un’unica soluzione.

Non va dimenticato, poi, che nel pignoramento dello stipendio presso il datore di lavoro vengono inclusi anche gli interessi dovuti al creditore procedente per il fatto che il suo credito risulterà soddisfatto in un lasso di tempo più o meno lungo e quindi, il creditore potrebbe concedere uno sconto pari almeno agli interessi sul capitale che, presumibilmente verrebbero applicati al credito residuo successivamente alla richiesta di estinzione dell’azione esecutiva.

3 Aprile 2024 · Chiara Nicolai

Ecco perché quando ci si stabilisce all’estero per qualche tempo è utile iscriversi all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero): così infatti, il creditore è obbligato a notificare qualsiasi atto all’indirizzo di residenza registrato all’AIRE ed una notifica all’indirizzo italiano risulterebbe viziata in modo assoluto e pertanto, inesistente.

Comunque, per ottenere informazioni su un eventuale decreto ingiuntivo a carico del debitore, bisogna recarsi alla cancelleria del tribunale dove il debitore ha conservato la residenza durante la sua assenza dall’Italia, sperando che quel tribunale coincida con il tribunale territorialmente competente a trattare l’eventuale opposizione (cosa che avviene nel 99% delle situazioni).

Di solito, non è necessario un avvocato, ma la cosa potrebbe dipendere dalla cancelleria e dall’intraprendenza del debitore a muoversi in quell’ambiente.

27 Febbraio 2024 · Chiara Nicolai

Ai sensi dell’articolo 76, comma 1, del DPR 602/1973, l’agente della riscossione non dà corso all’espropriazione se l’unico immobile di proprietà del debitore, con esclusione dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/8 e A/9, è adibito ad uso abitativo e lo stesso vi risiede anagraficamente.

22 Febbraio 2024 · Chiara Nicolai

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