successione eredità e donazioni - nozioni generali collazione riduzione donazioni e disposizioni testamentarie lesive quota legittima


Il defunto aveva emesso un assegno di cui il beneficiario non riesce a motivare la causa – l’erede chiede ed ottiene la restituzione dell’importo facciale

8 Ottobre 2015 - Lilla De Angelis


Caio adiva il Tribunale territorialmente competente nella qualità di erede del de cuius, asserendo che quest’ultimo aveva pagato a Tizio, senza titolo, un'ingente somma di denaro a mezzo di assegno bancario. Chiedeva, pertanto, la condanna di Tizio alla restituzione di tale pagamento indebito. Tizio si costituiva in giudizio ribattendo che l'importo facciale dell'assegno era dovuto a sua madre in conseguenza della vendita di arredi perfezionata al defunto; transazione regolata con assegno che era stato intestato dal debitore, per volontà della stessa creditrice madre di Tizio, al proprio figlio. La vicenda approdava in Corte di cassazione dopo che i giudici di merito avevano accolto la richiesta di Caio argomentando che il pagamento a favore di Tizio era da considerarsi, nella sostanza, una donazione, pertanto nulla per mancanza di forma scritta; in assenza di un atto scritto spettava a Tizio fornire la prova di una causa sottostante all'emissione dell'assegno diversa dalla donazione, [ ... leggi tutto » ]


Polizza caso morte che designa come beneficiari gli eredi » l’indennizzo va ripartito in parti uguali o in misura proporzionale alla quota cui ciascun erede ha diritto secondo le regole di successione?

1 Ottobre 2015 - Lilla De Angelis


Supponiamo che il de cuius lasci una vedova, non abbia figli e ascendenti, ma solo un fratello e non abbia redatto testamento: com'è noto nelle condizioni appena immaginate, apertasi la successione, l'eredità viene ripartita per 2/3 al coniuge superstite e per 1/3 al fratello. Per le modalità di divisione in assenza di testamento si consulti questo articolo. Per giurisprudenza (fin qui) consolidata (sentenza Cassazione 9388/1994 fra le tante) quando in un contratto di assicurazione contro gli infortuni, compreso l'evento morte, sia stato previsto che l'indennità venga liquidata ai beneficiari designati o, in difetto, agli eredi, tale clausola va intesa nel senso che l'individuazione dei beneficiari-eredi va effettuata secondo i modi tipici di ripartizione dell'eredità (testamentaria o legittima) e le quote tra gli eredi, in mancanza di uno specifico criterio di ripartizione, devono presumersi uguali. In base a tale principio, l'indennizzo della polizza assicurativa avrebbe dovuto essere ripartito, nello scenario ipotizzato, [ ... leggi tutto » ]


I diritti del coniuge divorziato – eredità, assegno divorzile, assegnazione casa familiare e pensione di reversibilità

18 Settembre 2015 - Lilla De Angelis


Dopo la sentenza di divorzio, la donna perde il cognome che aveva aggiunto al proprio a seguito del matrimonio. Tuttavia, il tribunale, con la sentenza con cui pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, può autorizzare la donna, che ne faccia richiesta, a conservare il cognome del marito aggiunto al proprio quando sussista un interesse suo, o dei figli, meritevole di tutela. Con la sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, il tribunale dispone, tenuto conto delle condizioni economiche dei coniugi e delle ragioni della decisione, l'obbligo per uno dei coniugi di somministrare a favore dell'altro periodicamente un assegno in proporzione alle proprie sostanze e ai propri redditi. Nella determinazione di tale assegno il giudice tiene conto del contributo personale ed economico dato da ciascuno dei coniugi alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di entrambi. Su accordo delle [ ... leggi tutto » ]


Decreto ingiuntivo nei confronti dell’erede per debiti del defunto e giudice competente

10 Settembre 2015 - Ornella De Bellis


Il codice di procedura civile prevede la competenza del giudice dell'aperta successione per le controversie relative a crediti verso il defunto o legati dovuti all'erede. La disposizione ricomprende ogni azione personale per qualsiasi tipo di credito addotto nei confronti del defunto e non fa di­stinzioni in merito alla causa o al titolo da cui è sor­to, fatti sal­vi i casi di azione intrapresa oltre il biennio dall'apertura della successione. Ai fini della determi­nazione del luogo dell'apertura della successione, coin­cidente con quello dell'ultimo domicilio del defunto, bisogna aver riguardo alla nozione di domicilio, ovvero al luogo dove la persona ha la sede principale dei propri affari ed interessi, a differenza della residenza, intesa per il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Questo l'orientamento dei giudici di legittimità che emerge dalla lettura della sentenza 17827/15. [ ... leggi tutto » ]


Gli eredi non hanno il diritto di conoscere i dati identificativi dei beneficiari della polizza sulla vita stipulata dalla persona poi defunta

10 Settembre 2015 - Marzia Ciunfrini


In tema di trattamento dei dati personali, tra i dati concernenti persone decedute, ai quali hanno diritto di accesso gli eredi, non rientrano quelli identificativi di terze persone, quali sono i beneficiari della polizza sulla vita stipulata dal de cuius, ma soltanto quelli riconducibili alla sfera personale di quest'ultimo. In pratica, gli eredi possono accedere, ad esempio, alle cartelle cliniche relative ai ricoveri ospedalieri, ma non sono autorizzati ad accedere ai dati personali non riferiti direttamente al defunto, come sono le informazioni relative ai terzi beneficiari nella polizza vita stipulata dalla persona poi deceduta. I beneficiari della polizza assicurativa a copertura del rischio morte stipulata dal contraente, infatti, acquistano un diritto proprio ai vantaggi dell'assicurazione. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 17790/15. [ ... leggi tutto » ]