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Solo la redazione dell’inventario consente all’erede di pagare i debiti del defunto entro il limite del valore dei beni ricevuti

13 Dicembre 2014 - Giorgio Valli


Accettazione dell'eredità con beneficio di inventario - gli effetti Com'è noto, l'effetto dell'accettazione dell'eredita con beneficio d'inventario consiste nel tenere distinto il patrimonio del defunto da quello dell'erede. L'erede conserva verso l'eredità tutti i diritti e tutti gli obblighi che aveva verso il defunto, tranne quelli estinti per effetto della morte (sanzioni amministrative, ad esempio). Inoltre, l'erede accettante con beneficio d'inventario non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari oltre il valore dei beni a lui pervenuti, se, come vedremo, provvede a formare l'inventario dei beni lasciati dal defunto nei termini previsti dalla legge. Il chiamato alla eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l'inventario entro tre mesi dal giorno dell'apertura della successione. Se entro questo termine lo ha cominciato ma non è stato in grado di completarlo, può ottenere dal tribunale del luogo in cui si è aperta la successione una proroga che, [ ... leggi tutto » ]


Avviso di accertamento intestato a defunto » nulla la notifica se avviene presso ultima residenza del de cuius ma non collettivamente a tutti gli eredi

5 Dicembre 2014 - Andrea Ricciardi


E' nullo l'avviso d'accertamento non notificato collettivamente agli eredi presso l'ultima dimora del de cuius. L'atto tributario intestato al defunto non può essere direttamente notificato agli eredi che non hanno comunicato all'Agenzia delle Entrate le proprie generalità e il proprio domicilio fiscale. In difetto della comunicazione, l'avviso di accertamento e la cartella di pagamento devono essere notificati, a pena di nullità, agli eredi “collettivamente e impersonalmente” presso l'ultimo domicilio fiscale del defunto. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla CTR della Puglia, con sentenza 2100/22/14, la quale è stata chiamata ad esprimersi sulla corretta notifica degli atti agli eredi di un contribuente deceduto. Secondo quanto disposto dalla pronuncia in esame, se l'avviso di accertamento è intestato direttamente al de cuius, anziché collettivamente e impersonalmente agli eredi, la notifica effettuata a uno degli eredi è insanabilmente nulla. Come noto, da un punto di vista giuridico, per le obbligazioni di carattere tributario gli [ ... leggi tutto » ]


Il cointestatario superstite a firma disgiunta non può movimentare il libretto di risparmio se gli eredi del de cuius non pagano l’imposta di successione

27 Novembre 2014 - Giovanni Napoletano


Com'è noto, con il contratto di deposito, la banca o Poste Italiane acquisiscono la proprietà delle somme depositate e si obbligano a restituirle al cliente alla scadenza del termine convenuto (depositi a scadenza fissa) ovvero a richiesta del depositante (depositi a vista), salva l'esigenza di rispettare un eventuale termine di preavviso (depositi con preavviso). A differenza dei saldi attivi su conto corrente bancario o postale, le somme conferite a deposito vengono remunerate con interessi più alti. Il libretto a risparmio rappresenta una tipologia di deposito. Il Collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha affrontato, nella decisione 5305/13, la questione relativa all'applicabilità della normativa fiscale, in tema di successione, nel caso di una richiesta di liquidazione avanzata dai cointestatari di un libretto di deposito a risparmio a firma disgiunta, a seguito del decesso di un altro cointestatario. Sia la giurisprudenza della Corte di cassazione, che quella dell'ABF, hanno sempre affermato [ ... leggi tutto » ]


Divisione di uno o più immobili ereditati tra più coeredi » la corte di cassazione fa chiarezza

29 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


Divisione ereditaria di beni immobili Divisione ereditaria di beni immobili: la Cassazione ne chiarisce la natura. L'art. 720 c.c., nel prevedere l'assegnazione al coerede del bene immobile oggetto di divisione, costituisce una deroga al principio della divisione in natura dei beni, applicabile solo nei casi tassativamente elencati dalla norma e riferibile esclusivamente alle ipotesi in cui singole unità immobiliari siano considerate indivisibili, non potendo invece trovare applicazione alle ipotesi in cui vi sia una pluralità di beni immobili, laddove è possibile procedere ad un progetto di divisione che consente l'assegnazione in natura di porzione di beni ereditari a ciascun condividente. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 406/14. Da ciò che si evince dalla suddetta pronuncia, vi è una disciplina differente sulla divisione ereditaria a seconda che vi sia uno solo o più immobili. Nell'ultima fattispecie, infatti, occorre valutare l'ipotesi di assegnare ad ogni coerede una [ ... leggi tutto » ]


Quando il chiamato rinuncia all’eredità o perde il diritto di accettare

22 Ottobre 2014 - Ludmilla Karadzic


Come ben sanno i creditori, la legge mette a disposizione uno strumento molto efficace a loro tutela nel caso in cui vi sia accettazione dell'eredità con beneficio di inventario. Lo scopo della tutela è quello di abbreviare il termine decennale per l'accettazione. L'articolo 481 del codice civile, infatti, può prevedere la fissazione di un termine perentorio per l'accettazione, più breve di quello decennale. Chiunque vi abbia interesse, può chiedere che l'autorità giudiziaria fissi un termine più breve entro il quale il chiamato deve dichiarare se accetta o rinuncia all'eredità (actio interrogatoria). Legittimati a proporre l'azione sono i chiamati ulteriori, cioè coloro che potrebbero succedere se il chiamato non accettasse l'eredità, ma anche i creditori dell'eredità e quelli personali del chiamato che accetta con beneficio di inventario. Trascorso questo termine, senza che il chiamato all'eredità, che ha accettato con beneficio di inventario, abbia reso la dichiarazione, egli perde il diritto di [ ... leggi tutto » ]