Sentenze ed ordinanze della Corte di Cassazione


Sanzioni amministrative non tributarie – giurisdizione ordinaria

9 Marzo 2013 - Giorgio Valli


La contestazione di atti dell'Agente della riscossione, concernente una sanzione amministrativa non tributaria, va proposta dinanzi al Giudice ordinario L'articolo 2 del Decreto Legislativo numero 546/1992, sul processo tributario, stabilisce che: "Appartengono alla giurisdizione tributaria tutte le controversie aventi ad oggetto i tributi di ogni genere e specie comunque denominati, compresi quelli regionali, provinciali e comunali e il contributo per il Servizio sanitario nazionale, nonché le sovrimposte e le addizionali, le sanzioni amministrative, comunque irrogate da uffici finanziari, gli interessi e ogni altro accessorio". Ci si chiede quindi quale sia il giudice competente laddove si tratti di sanzioni amministrative irrogate da uffici finanziari che però non derivano dalla violazione di norme tributarie. Al riguardo, ci sono state interpretazioni e sentenze contrasti. Nel 2007, la Cassazione aveva affermato il principio per cui la predetta disposizione individua la giurisdizione delle Commissioni tributarie non con riferimento alla materia controversa, ma in relazione all'organo [ ... leggi tutto » ]


La sospensione cautelare nel processo tributario

9 Marzo 2013 - Giorgio Valli


La sospensione cautelare dell'atto tributario Nel processo tributario è ammessa la sospensione cautelare dell'atto impugnato, eventualmente subordinata ad una fideiussione. Salvo il diritto del ricorrente al rimborso delle spese L'articolo 47 del Decreto Legislativo numero 546/92, ha introdotto nel rito tributario l'istituto della sospensione cautelare. In particolare la norma prevede che: "Il ricorrente, se dall'atto impugnato può derivargli un danno grave ed irreparabile, può chiedere alla commissione provinciale competente la sospensione dell'esecuzione dell'atto con istanza motivata proposta nel ricorso o con atto separato ...". Il provvedimento di sospensione cautelare ai sensi dell'articolo 47 del Decreto Legislativo numero 546/92, può essere parziale e può imporre al ricorrente la prestazione - entro il termine stabilito dal giudice - di una idonea garanzia sotto forma di cauzione o, più spesso, di una fideiussione bancaria o assicurativa (Commissione Tributaria di Gorizia, ordinanza del 23 luglio 2009, numero 62). In tale ipotesi, laddove venga definitivamente [ ... leggi tutto » ]


Protesto per assegno senza provvista – la banca puo’ non avvertire

7 Marzo 2013 - Stefano Iambrenghi


Protesto di un assegno per mancanza fondi - La banca non ha l'obbligo di avvertire il correntista Non esiste nessun obbligo, da parte della banca, di avvertire il correntista prima della elevazione del protesto di un assegno emesso per mancanza di fondi. In caso di incapienza del conto corrente, infatti, non sussiste una posizione di interesse legittimo del correntista, consistente nel legittimo affidamento dello stesso di essere avvertito della presenza dell'assegno, al fine di evitare ancora una volta la levata del protesto. Infatti, si è in presenza di un interesse di mero fatto del correntista, per nulla assimilabile ad un interesse legittimo. Questo è quanto deciso dalla Corte di Cassazione, che con la sentenza numero 3286 del 12 Febbraio 2013, ha sancito che: non sussiste un obbligo, da parte della banca, di informare il correntista dell'assegno e vuoto; il protesto, quale evento dannoso, non è riferibile alla condotta dell'istituto di [ ... leggi tutto » ]


Assegno protestato per mancanza di fondi – la banca non avverte

6 Marzo 2013 - Giuseppe Pennuto


Assegno protestato per mancanza fondi - La banca non mi ha avvertito Salve, sono Alessandro, lavoro ed abito a Milano: tre mesi fa ho aperto un conto corrente con Banca Intesa ma, per una mia distrazione, non mi sono accorto della mancanza di fondi sul conto, ed ho emesso un assegno per il pagamento dell'architetto che mi stava ristrutturando la casa. L'assegno è stato protestato. La mia domanda è: la banca, per legge, non avrebbe dovuto avvertirmi prima, per evitare la levata del protesto? Posso chiedere un risarcimento danni? Assegno protestato per mancanza fondi - La banca non ha obbligo di avvertire il correntista Non esiste nessun obbligo, da parte della banca, di avvertire il cliente prima di elevare il protesto di un assegno emesso per mancanza di fondi. Questo è quanto deciso dalla Corte di Cassazione, con la sentenza numero 3286 del 12 Febbraio 2013, in cui ha sancito [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni per sinistro causa tombino aperto non segnalato

5 Marzo 2013 - Marzia Ciunfrini


Risarcimento danni per incidente con tombino aperto - Posso vincere la causa? Il giorno 4 febbraio, stavo tornando a casa da lavoro, con la mia citroen C1 - Le strade di Roma, purtroppo, si sa, sono di pessima qualità, dissestate e piene di buche. Come se non bastasse, mentre guidavo, a velocità moderata, sono incappata in un tombino aperto, non segnalato. L'ho preso in pieno con la parte anteriore sinistra della macchina, bucando la ruota, rompendo il cerchione e danneggiando significativamente il semiasse. Ho chiamato i vigili, che non mi hanno rassicurato sul fatto che il comune avrebbe pagato i danni. Ora, vorrei sapere, posso intentare una causa per risarcimento danni? Ho qualche chance di vincere la causa? Risarcimento danni per incidente con tombino aperto - Sentenze della Cassazione in merito Su questo tema, gli orientamenti giurisprudenziali sembrano essere univoci. In materia di risarcimento danni, in particolare quello derivante da [ ... leggi tutto » ]