sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di eredità successione e donazioni


Quando è possibile risolvere il preliminare d’acquisto per il timore di evizione del bene

19 Maggio 2019 - Ornella De Bellis


Con il termine evizione si indica, in generale, l'azione giudiziale in seguito alla quale l'acquirente di una determinata cosa in una compravendita, la perde a favore di un terzo che dimostra di essere il vero proprietario. Il diritto previsto dall'articolo 1481 del codice civile, per cui il compratore può risolvere il preliminare d'acquisto o pretendere idonea garanzia quando abbia ragione di temere che la cosa possa esser rivendicata da terzi, presuppone che il pericolo di evizione sia effettivo e cioè non meramente presuntivo, onde esso non può risolversi in un mero timore soggettivo che l'evizione possa verificarsi, ma, anche quando si abbia conoscenza che la cosa appartenga ad altri, occorre che emerga da elementi oggettivi o comunque da indizi concreti che il vero proprietario abbia intenzione di rivendicare, in modo non apparentemente infondato, la cosa. Ne consegue che il semplice fatto che un bene immobile provenga da donazione e possa [ ... leggi tutto » ]


Eredità e successione – collazione e azione di riduzione » differenze

12 Maggio 2019 - Annapaola Ferri


Poiché la collazione obbliga i coeredi accettanti a conferire nell'asse ereditario i beni ricevuti con donazioni, essa può raggiungere il risultato di eliminare le eventuali lesioni di legittima realizzati attraverso tali atti, senza necessità del ricorso alla tutela apprestata dalla legge per la quota di legittima. Tuttavia l'eventualità che la collazione, tramite il rientro del bene donato nella massa da dividere, possa sortire l'effetto di porre rimedio a una lesione di legittima non significa che la collazione debba essere intesa come strumento per reintegrare la legittima. Infatti non tutte le donazioni effettuate in vita dal de cuius sono soggette a collazione, ma solo quelle a favore del coniuge e del discendente. Inoltre, in base all'articolo 559 del codice civile le donazioni (non soggette a collazione) non si riducono proporzionalmente come le disposizioni testamentarie, ma cominciando dall'ultima e risalendo via via alle anteriori. Tale norma consente al legittimario di aggredire la [ ... leggi tutto » ]


Eredità e successione – collazione e disposizione testamentaria di dispensa dalla collazione

11 Maggio 2019 - Patrizio Oliva


Come è noto, i figli del de cuius e i loro discendenti ed il coniuge del de cuius che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente (articolo 737 del codice civile - collazione). In sede di domanda giudiziale di divisione dell'eredità (Cassazione 15131/2005), si procede a riduzione delle disposizioni testamentarie per i legittimari (tutti gli altri sono legatari). Si procede a collazione e la divisione viene effettuata, fra i legittimari, in osservanza allo schema di divisione dell'eredità regolata con testamento, costituita dalle quote lasciate ai legittimari ed alle donazioni effettuate in vita a coniuge, figli e nipoti del de cuius. I legittimari compensano fra loro le quote di eredità a cui hanno diritto secondo la legge. L'obbligo della collazione sorge automaticamente e i beni donati in vita dal de cuius devono essere conferiti indipendentemente da una espressa richiesta, [ ... leggi tutto » ]


Eredità di immobili indivisibili o non comodamente divisibili

27 Marzo 2019 - Patrizio Oliva


Nell'ipotesi di non comoda divisibilità di beni immobili compresi nell'eredita (la cui divisione, cioè, comporterebbe costi eccessivi non sostenibili dagli eredi oppure un deprezzamento del valore complessivo dell'immobile diviso rispetto al valore dell'immobile indiviso), è consentito che venga assegnato (in comunione ordinaria) ad alcuni coeredi, che ne facciano unitamente domanda, un cespite comodamente separabile dagli altri e rientrante nella loro quota congiunta, ancorché gli altri coeredi si oppongano, in quanto l'attribuzione a più coeredi di un unico cespite indiviso è possibile solo se vi sia la richiesta congiunta. In tema di divisione ereditaria, cioè, il giudice, ai sensi dell'articolo 720 del codice civile, può attribuire, per l'intero, un bene non comodamente divisibile, non solo nella porzione del coerede con quota maggiore, ma anche nelle porzioni di più coeredi che tendano a rimanere in comunione ordinaria, come titolari della maggioranza delle quote. Infatti, se nell'eredità vi sono immobili non comodamente divisibili, [ ... leggi tutto » ]


Differenze fra erede e legatario

24 Marzo 2019 - Lilla De Angelis


L'articolo 588 del codice civile stabilisce che le disposizioni testamentarie, qualunque sia l'espressione o la denominazione usata dal testatore, sono a titolo universale e attribuiscono la qualità di erede, se comprendono l'universalità o una quota dei beni del testatore. Le altre disposizioni sono a titolo particolare e attribuiscono la qualità di legatario. Il legatario succede, cioè, in una parte ben determinata del patrimonio (e non in una quota di esso come l'erede). L'eredità va accettata, il legato si acquista per legge. L'erede succede sia nei rapporti attivi che in quelli passivi: in pratica si accolla anche i debiti del defunto e ne risponde con tutto il proprio patrimonio (a meno che non abbia accettato con beneficio di inventario). Il legatario, invece, non risponde dei debiti del de cuius se non limitatamente a quanto abbia ricevuto con il legato. Molto utilizzata è la disposizione testamentaria con cui il de cuius lascia [ ... leggi tutto » ]