riscossione coattiva di cartella esattoriale avviso di accertamento esecutivo e ingiunzione fiscale


Sempre scusabile l’errore indotto nel destinatario che impugna l’atto trasmessogli dalla pubblica amministrazione seguendo le istruzioni (errate) in esso contenute

19 Gennaio 2016 - Paolo Rastelli


La clausola d'impugnazione, obbligatoriamente inserita in un accertamento fiscale o in una cartella esattoriale per la riscossione di sanzioni amministrative, produce l'effetto di far gravare interamente sull'autorità amministrativa le conseguenze del rischio di errore delle informazioni in essa contenute, attuandosi in tal modo la tutela dell'affidamento del destinatario nella Pubblica Amministrazione. Ne consegue che l'adesione del destinatario anche ad una sola delle informazioni contenute nella clausola in questione (ad esempio, l'indicazione del termine di impugnazione, divenuta erronea per effetto di modifiche di legge) è sufficiente a giustificare la rimessione in termini ai fini dell'impugnazione, anche quando il destinatario sia riuscito autonomamente a rettificare l'errore incidente su altre informazioni (ad esempio, quelle riguardanti l'organo giurisdizionale e le modalità dell'impugnazione. I richiamati principi di tutela dell'affidamento incolpevole devono trovare applicazione anche in ambito di opposizione avverso preavviso di fermo amministrativo disposto a seguito di omesso pagamento di cartelle esattoriali per crediti previdenziali. [ ... leggi tutto » ]


Se equitalia insiste nell’azione giudiziale per una indebita riscossione può essere condannata a risarcire i danni

30 Dicembre 2015 - Paolo Rastelli


Se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, il giudice, su istanza dell'altra parte, la condanna, oltre che alle spese, al risarcimento dei danni, che liquida, anche d'ufficio, nella sentenza. Il giudice che accerta l'inesistenza del diritto per cui è stato eseguito un provvedimento cautelare, o trascritta domanda giudiziale, o iscritta ipoteca giudiziale, oppure iniziata o compiuta l'esecuzione forzata, su istanza della parte danneggiata condanna al risarcimento dei danni il creditore procedente, che ha agito senza la normale prudenza. In ogni caso, quando pronuncia sulle spese, il giudice, anche d'ufficio, può altresì condannare la parte soccombente al pagamento, a favore della controparte, di una somma equitativamente determinata. Il comportamento sanzionato dall'articolo 96 del codice di procedura civile, appena sopra riportato, si caratterizza per la colpa grave della parte che agisce o resiste in giudizio con la consapevolezza dell'infondatezza della propria [ ... leggi tutto » ]


Riscossione coattiva esattoriale e pignoramento – opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi

3 Dicembre 2015 - Giorgio Martini


Nella riscossione coattiva esattoriale si può impugnare la cartella di pagamento, regolarmente notificata, al fine di contestare il diritto del creditore di procedere ad esecuzione forzata per vizi sostanziali. In pratica per: contestare la legittimità dell'iscrizione a ruolo del debito (omessa notifica dell'atto presupposto, cioè dell'avviso di addebito, del verbale relativo alla sanzione amministrativa, dell'avviso di accertamento non immediatamente esecutivo); eccepire l'intervenuta decadenza del diritto di pretendere l'importo preteso con la cartella esattoriale; documentare l'avvenuto pagamento di quanto preteso con la cartella esattoriale. Nella riscossione coattiva esattoriale si può impugnare la cartella di pagamento regolarmente notificata, anche al fine di contestare la legittimità dello svolgimento dell'azione esecutiva, deducendo l'esistenza di vizi formali dell'atto. Il giudice da adire per impugnare la cartella esattoriale dipende dalla natura del credito: per crediti di natura tributaria è competente la Commissione Tributaria Provinciale; per le sanzioni amministrative il giudice di pace; per crediti di natura [ ... leggi tutto » ]


L’omesso preavviso determina l’illegittimità dell’iscrizione di ipoteca esattoriale sui beni del debitore

21 Ottobre 2015 - Ornella De Bellis


L'iscrizione ipotecaria esattoriale non costituisce atto dell'espropriazione forzata, ma va riferita ad una procedura alternativa all'esecuzione forzata vera e propria, sicché può essere effettuata anche senza la necessità di procedere alla notifica dell'intimazione prescritta per l'ipotesi in cui l'espropriazione forzata non sia iniziata entro un anno dalla notifica della cartella di pagamento. Tuttavia, in tema di riscossione coattiva delle imposte, l'Agente della riscossione è tenuto a notificare al proprietario dell'immobile una comunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, si provvederà ad iscrivere ipoteca. Il termine previsto può essere utilizzato dal debitore anche per presentare eventuali osservazioni: l'omessa attivazione di tale contraddittorio comporta la nullità dell'iscrizione ipotecaria per violazione del diritto alla partecipazione al procedimento, fermo restando che, attesa la natura reale dell'ipoteca l'iscrizione mantiene la sua efficacia fino alla sua declaratoria giudiziale d'illegittimità. Queste le precisazioni, in tema di [ ... leggi tutto » ]


Iscrizione di ipoteca esattoriale – per il raggiungimento della soglia minima di ventimila euro concorrono tutti i debiti iscritti a ruolo

13 Ottobre 2015 - Paolo Rastelli


In tema di iscrizione di ipoteca esattoriale, per il raggiungimento della soglia minima di ventimila euro occorre fare riferimento a tutti i crediti iscritti a ruolo (di natura contributiva, tributaria ed amministrativa) anche se oggetto di contestazione da parte del contribuente, atteso il ruolo costituisce "titolo esecutivo" sulla base del quale il concessionario può promuovere azioni cautelari conservative, nonchè ogni altra azione prevista dalle norme ordinarie a tutela del creditore; purchè sia inutilmente trascorso il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, senza che assuma alcuna rilevanza la contestazione dei crediti posti a fondamento dello stesso. Queste le indicazioni fornite, in tema di iscrizione di ipoteca esattoriale, dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 20055/15. [ ... leggi tutto » ]