ricorso giudiziale a cartella esattoriale


Cartella esattoriale non validamente notificata – può essere impugnato l’estratto di ruolo per eccepire anticipatamente l’intervenuta decadenza del potere di riscossione coattiva della pubblica amministrazione

8 Giugno 2016 - Paolo Rastelli


E' ammissibile l'impugnazione della cartella che non sia stata validamente notificata e della quale il contribuente sia venuto a conoscenza attraverso l'estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta dal concessionario, senza che a ciò sia di ostacolo il disposto dell'ultima parte del terzo comma dell'articolo 19 del decreto legislativo 546/1992. E' da ritenere, infatti, che la prevista impugnabilità dell'atto precedente non notificato unitamente all'atto successivo notificato non costituisca l'unica possibilità di far valere l'invalidità della notifica di un atto, del quale il contribuente sia comunque legittimamente venuto a conoscenza, e pertanto non escluda la possibilità di far valere tale invalidità anche prima, nel doveroso rispetto del diritto del contribuente a non vedere senza motivo compresso, ritardato, reso più difficile ovvero più gravoso il proprio accesso alla tutela giurisdizionale quando ciò non sia imposto dalla stringente necessità di garantire diritti o interessi di pari rilievo rispetto ai quali si ponga un [ ... leggi tutto » ]


Difetto di motivazione nella cartella esattoriale originata da crediti di natura tributaria e non preceduta da un avviso di accertamento

11 Marzo 2016 - Paolo Rastelli


In tema di riscossione coattiva mediante iscrizione a ruolo di entrate di natura non tributaria, qualora il debitore abbia impugnato la cartella esattoriale, emessa dall'Agente della riscossione, per motivi che attengono a vizi della cartella medesima, compreso il vizio di motivazione, l'impugnazione deve essere rivolta nei confronti dell'Agente della riscossione, il quale ove assuma che il vizio sia imputabile all'ente impositore può estendere il giudizio a quest’ultimo. La cartella esattoriale che non segua uno specifico atto impositivo già notificato al contribuente, ma costituisca il primo ed unico atto con il quale l'ente impositore esercita la pretesa tributaria, deve essere motivata alla stregua di un atto propriamente impositivo, e contenere, quindi, gli elementi indispensabili per consentire al contribuente di effettuare il necessario controllo sulla correttezza dell'imposizione. Tale motivazione può essere assolta per relatione ad altro atto che costituisca il presupposto dell'imposizione, del quale, tuttavia, debbono comunque essere specificamente indicati gli estremi, [ ... leggi tutto » ]


Impugnazione di atti di riscossione coattiva dei tributi locali – per determinare la ctp territorialmente competente non è rilevante la sede del concessionario ma solo quella del creditore

5 Marzo 2016 - Paolo Rastelli


La normativa vigente (articolo 4 del decreto legislativo 546/1992) prevede che le commissioni tributarie provinciali sono competenti per le controversie proposte nei confronti dei concessionari del servizio di riscossione che hanno sede nella loro circoscrizione anche nel caso in cui tale sede ricada in una circoscrizione diversa da quella in cui ricade la sede dell'ente locale concedente. Tuttavia, poiché l'ente locale non incontra alcuna limitazione di carattere geografico nell'individuazione del terzo cui affidare il servizio di accertamento e riscossione dei propri tributi, lo spostamento richiesto al contribuente che voglia esercitare il proprio diritto di azione, è potenzialmente idoneo a costituire una condizione di sostanziale impedimento all'esercizio del diritto di azione. Inoltre, consentendo che a giudicare la controversia tra i due soggetti sia la commissione tributaria nella cui circoscrizione ha sede il concessionario scelto dall'ente medesimo, si attribuirebbe alla pubblica amministrazione il potere di gestire il proprio rapporto con gli amministrati [ ... leggi tutto » ]


Insinuazione al passivo per crediti erariali – non è necessaria la preventiva notifica della cartella esattoriale al curatore

24 Gennaio 2016 - Ludmilla Karadzic


I crediti iscritti a ruolo ed azionati da società concessionarie per la riscossione seguono, nel caso di avvenuta dichiarazione di fallimento del debitore, l'iter procedurale prescritto dalla legge per gli altri crediti concorsuali, legittimandosi la domanda di ammissione al passivo, se del caso con riserva (ove vi siano contestazioni), sulla base del solo ruolo, senza che occorra la previa notifica della cartella esattoriale al curatore. In difetto di notifica della cartella esattoriale non resta precluso al curatore fallimentare di contestare la sussistenza del credito dinanzi al giudice tributario, così che il credito possa essere ammesso con riserva. L'organo del fallimento, infatti, è pienamente edotto della pretesa erariale con la comunicazione del ruolo contenuta nella domanda di ammissione e che ha da quel momento la possibilità di opporsi a detta pretesa impugnando il ruolo dinanzi alle competenti Commissioni Tributarie, senza alcuna necessità che gli venga previamente intimato il pagamento. Quello appena [ ... leggi tutto » ]


Sempre scusabile l’errore indotto nel destinatario che impugna l’atto trasmessogli dalla pubblica amministrazione seguendo le istruzioni (errate) in esso contenute

19 Gennaio 2016 - Paolo Rastelli


La clausola d'impugnazione, obbligatoriamente inserita in un accertamento fiscale o in una cartella esattoriale per la riscossione di sanzioni amministrative, produce l'effetto di far gravare interamente sull'autorità amministrativa le conseguenze del rischio di errore delle informazioni in essa contenute, attuandosi in tal modo la tutela dell'affidamento del destinatario nella Pubblica Amministrazione. Ne consegue che l'adesione del destinatario anche ad una sola delle informazioni contenute nella clausola in questione (ad esempio, l'indicazione del termine di impugnazione, divenuta erronea per effetto di modifiche di legge) è sufficiente a giustificare la rimessione in termini ai fini dell'impugnazione, anche quando il destinatario sia riuscito autonomamente a rettificare l'errore incidente su altre informazioni (ad esempio, quelle riguardanti l'organo giurisdizionale e le modalità dell'impugnazione. I richiamati principi di tutela dell'affidamento incolpevole devono trovare applicazione anche in ambito di opposizione avverso preavviso di fermo amministrativo disposto a seguito di omesso pagamento di cartelle esattoriali per crediti previdenziali. [ ... leggi tutto » ]