ricorso giudiziale a cartella esattoriale


Contributi inps per collaboratori di impresa familiare – dovuti solo per chi presta attività regolare e costante

3 Giugno 2013 - Ornella De Bellis


La consolidata giurisprudenza indica che, per quanto riguarda il valore ai fini probatori della natura del rapporto come autonomo o subordinato, il termine giuridico utilizzato per definire il rapporto dalle parti (ovvero la qualificazione data nell'atto notarile al rapporto instaurato tra i componenti della famiglia ed attraverso la dichiarazione dei redditi del titolare dell'impresa) può ben costituire un utile elemento di giudizio. Tuttavia assume rilievo anche il concreto svolgimento del rapporto stesso. Infatti, si è precisato che ai fini del riconoscimento dell'istituto residuale dell'impresa familiare è necessario che concorrano due condizioni: sia fornita la prova sia dello svolgimento da parte del partecipante di un'attività lavorativa continua, nel senso di attività non saltuaria ma regolare e costante, anche se non necessariamente a tempo pieno; sia fornita la prova dell'accrescimento della produttività dell'impresa provocato dal lavoro del partecipante, necessaria per determinare la quota di partecipazione agli utili e agli incrementi. Infine, anche [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale – sempre impugnabile anche se emessa in base alla dichiarazione dei redditi

30 Maggio 2013 - Ornella De Bellis


Il contribuente può contestare una pretesa tributaria anche in sede di impugnazione della cartella emessa sulla base delle sue dichiarazioni: purché ovviamente tale cartella costituisca il primo atto con cui la pretesa viene portata a conoscenza dei contribuente. E non è affatto necessario che il contribuente versi quanto chiesto in cartella e quindi presenti domanda di rimborso, impugnando il silenzio-rigetto. La Corte di Cassazione era stata chiamata ad esprimersi dopo che le Commissioni Tributarie, provinciale e regionale, avevano respinto ricorso ed appello di un professionista che sosteneva il non assoggettamento ad IRAP dei suoi redditi professionali relativi all'attività svolta nell'anno 2003. Il motivo dei due rigetti consisteva nella circostanza che la contestazione del professionista era rivolta contro la cartella esattoriale emessa a seguito della denuncia dei redditi presentata dal contribuente stesso. Con l'ordinanza numero 4003 del 19 febbraio 2013 i giudici di piazza Cavour hanno ricordato che già con la [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale originata da dichiarazione dei redditi – può essere impugnata dal contribuente che abbia commesso errori a suo danno

8 Maggio 2013 - Ornella De Bellis


Il contribuente che abbia commesso un errore, a suo danno, nella compilazione della dichiarazione dei redditi, può correggerlo anche in sede di impugnazione di una cartella esattoriale emessa in base alla dichiarazione. E' questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con la sentenza numero 10647 del 7 maggio 2013. In pratica, impugnando la cartella esattoriale, si può compensare la maggiore imposta accertata in sede di liquidazione, con eventuali importi a credito, derivanti da oneri deducibili o detraibili non esposti nella dichiarazione dei redditi. I giudici di piazza Cavour hanno, infatti, chiarito che: il contribuente che abbia commesso un errore a suo danno nella compilazione della dichiarazione dei redditi, non è tenuto a seguire la procedura di rimborso di cui all'articolo 38 del dpr numero 602/1973; il contribuente può impugnare la cartella esattoriale, emessa in base alla sua dichiarazione dei redditi, non solo per vizi propri dell'atto impositivo, ma anche [ ... leggi tutto » ]


La proposizione del ricorso del contribuente produce l’effetto di sanare la nullità della notifica

28 Aprile 2013 - Ludmilla Karadzic


Premesso che è incontroverso che il piego contenente la cartella esattoriale è stato recapitato alla contribuente (che riconosce che l'atto, non notificato rite, le era "pervenuto") questa Corte intende dare continuità al principio (Cass. numero 2272 del 2011, SU numero 19854 del 2004) - che può estendersi al caso, qui rilevante, di cartella di pagamento emessa ex articolo 36 bis del dPR n 600 del 1973 e 54 bis del dPR numero 633 del 1972 - secondo cui la natura sostanziale e non processuale dell'avviso di accertamento tributario non osta all'applicazione di istituti appartenenti al diritto processuale, soprattutto quando vi sia un espresso richiamo di questi nella disciplina tributaria. Pertanto, l'applicazione, per l'avviso di accertamento, in virtù dell'articolo 60 del DPR 29 settembre 1973, numero 600, delle norme sulle notifiche nel processo civile comporta, quale logica necessità, l'applicazione del regime delle nullità e delle sanatorie per quelle dettato, con la [ ... leggi tutto » ]


La class action nel processo tributario – il ricorso congiunto a cartelle esattoriali e atti di accertamento

2 Aprile 2013 - Giorgio Valli


Quello che segue è un estratto della sentenza della Corte di Cassazione numero 4490 del 22 febbraio 2013. Il procedimento tributario, così come delineato dal decreto legislativo numero 546 del 1992, non contiene alcuna norma in ordine al cumulo dei ricorsi. E' quindi possibile fare riferimento al decreto legislativo numero 546 del 1992, articolo 1, comma 2, che contiene il rinvio alle norme del codice di procedura civile per quanto non disposto dal decreto e nei limiti della loro compatibilità con le norme dello stesso. In tale ambito normativo, può, pertanto, affermarsi l'applicabilità nel processo tributario dell'articolo 103 codice di procedura civile, per il quale, come noto, più parti possono agire o essere convenute nello stesso processo, quando tra le cause che si propongono esiste connessione per l'oggetto o per il titolo dal quale dipendono oppure quando la decisione dipende, totalmente o parzialmente dalla risoluzione di identiche questioni; applicabilità, peraltro, [ ... leggi tutto » ]