impresa responsabilità patrimoniale socio ed amministratore


Il reato di bancarotta fraudolenta si consuma nel momento in cui interviene la sentenza di fallimento

21 Giugno 2015 - Giorgio Valli


Il reato di bancarotta fraudolenta si consuma nel momento in cui interviene la sentenza dichiarativa di fallimento. Non si può legare la consumazione del reato presupposto al momento della materiale “distrazione” delle somme di denaro dalle casse della società, azione in sé non configurabile come delitto fino al momento della dichiarazione di fallimento della società stessa. Insomma, non è integrato il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale nel caso in cui la somma sottratta dalle casse sociali, riportata da relativa annotazione contabile, sia incontrovertibilmente riversata nella sua integrante – dai soci che l'avevano prelevata – nelle casse della società prima della dichiarazione di fallimento. Infatti, ancorché il delitto di bancarotta abbia natura di reato di pericolo, per l'individuazione del relativo momento consumativo deve aversi riguardo alla dichiarazione giudiziale di fallimento, con la conseguenza che la valutazione del pregiudizio ai creditori deve essere valutata al momento di tale dichiarazione e non a [ ... leggi tutto » ]


Sovraindebitamento: le opzioni consentite dalla legge 3/2012 (salva suicidi) per ottenere l’esdebitazione » una via d’uscita dal tunnel dei debiti

15 Maggio 2015 - Andrea Ricciardi


Sovraindebitamento: le opzioni consentite dalla legge 3/2012 per ottenere l'esdebitazione » Una via d'uscita dal tunnel dei debiti La composizione delle crisi da sovraindebitamento: scopriamo una via di uscita dal tunnel dei debiti. Una disposizione legislativa, non da tutti conosciuta, ovvero la legge 3/2012 ha, per la prima volta, introdotto nel nostro ordinamento una procedura di esdebitazione destinata a coloro che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare. Il procedimento previsto, infatti, è rivolto ai privati ed alle piccole imprese e permette la cancellazione dei debiti pregressi del debitore (persona fisica o ente collettivo ovvero consumatore) ivi compresi quelli verso il fisco (Equitalia). La legge citata permette abbastanza facilmente di gestire situazioni debitorie prima impossibili da governare arrivando alla fine alla cancellazione dei debiti. La disposizione legislativa fu introdotta in tempi, ancora attualissimi, di forte crisi economica e finanziaria, per la necessità di attribuire alle situazioni di [ ... leggi tutto » ]


Composizione della crisi da sovraindebitamento (legge 3/2012 salva suicidi) per debiti di natura tributaria

12 Maggio 2015 - Giorgio Valli


Composizione delle crisi da sovraindebitamento per debiti di natura tributaria - soggetti coinvolti e requisiti necessari La legge numero 3/2012, afferente le disposizioni in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento, ha introdotto una specifica normativa applicabile alle situazioni di crisi non assoggettabili alle procedure fallimentari; laddove per sovraindebitamento debba intendersi una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni. In particolare, la legge ha previsto tre possibili procedimenti per i soggetti esclusi dall'ambito di applicazione della legge fallimentare, consistenti nell'accordo di composizione della crisi, nel piano del consumatore e nella procedura alternativa di liquidazione dei beni. Più in dettaglio, possiamo affermare che sono interessati alla composizione della crisi da sovraindebitamento gli imprenditori che esercitano un'attività commerciale, sia in forma individuale sia in forma societaria, i quali dimostrino il possesso congiunto dei [ ... leggi tutto » ]


Il socio accomandante non può essere escusso dal creditore sociale – neanche per la quota conferita

27 Marzo 2015 - Ornella De Bellis


Come noto, la società in accomandita sempile (sas), è caratterizzata dall'esistenza di due categorie di soci che si differenziano a seconda del grado di responsabilità patrimoniale verso i creditori: ovvero illimitata per i soci accomandatari, mentre limitata alla quota conferita per i soci accomandanti. A parere dei giudici di legittimità, l'affermazione secondo cui i soci accomandanti rispondono limitatamente alla quota conferita va interpretata nel senso che l'accomandante è tenuto al conferimento promesso nei confronti della società ed è obbligato solo nei confronti di quest'ultima. Conseguentemente deve ritenersi esclusa la possibilità di un'azione diretta del creditore della società nei confronti del socio accomandante. Quelli appena esposti sono i contenuti della sentenza della Corte di cassazione numero 6017/15. [ ... leggi tutto » ]


La notifica del pignoramento rende le quote di una srl indisponibili al debitore

19 Marzo 2015 - Giorgio Martini


Il pignoramento consiste in un'ingiunzione che l'ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito esattamente indicato i beni che sì assoggettano all'espropriazione e i frutti di essi, così realizzando un vincolo di indisponibilità del bene in favore del creditore pignorante. Con riferimento al pignoramento presso terzi l'atto di intimazione rende immediatamente indisponibili da parte del terzo le cose o le somme da lui dovute, così segnando l'efficacia e l'esistenza dello stesso pignoramento. Dopo la notifica, il pignoramento deve essere iscritto nel registro delle imprese, affinchè sia opponibile ai terzi. Per quanto attiene, in particolare, il pignoramento di quote di una srl, la partecipazione può essere oggetto di espropriazione e il pignoramento si esegue mediante notifica al debitore e alla società e successiva iscrizione nel registro delle imprese. Il codice civile, così come nel pignoramento presso terzi, prevede che il pignoramento della [ ... leggi tutto » ]