procedure di recupero crediti azioni esecutive ed espropriazione dei beni del debitore


Decreto ingiuntivo » documenti che valgono come prova scritta per ottenerlo

12 Febbraio 2014 - Stefano Iambrenghi


Di norma, qualsiasi creditore può recuperare il proprio credito dal debitore, ottenendo dal Giudice l'emissione di un decreto ingiuntivo. Perchè questo sia possibile, però, il creditore deve fornire una prova scritta. Quali documenti si considerano validi a questo fine? Chiariamo quest'aspetto nel prosieguo dell'articolo. Come accennato, per procedere al recupero dei crediti, è possibile ottenere la pronuncia da parte di un magistrato di un decreto ingiuntivo. Si tratta di un procedimento molto più veloce e semplice rispetto a una causa ordinaria, che consente, entro pochi mesi e senza udienze, di notificare al debitore un ordine di pagamento da parte del giudice. In quel caso, il debitore avrà poi 40 giorni di tempo, dalla notifica del decreto ingiuntivo, per scegliere se pagare o contestare il credito mediante una opposizione al decreto ingiuntivo, avviando così una causa ordinaria. Se il debitore non paga, né si oppone, decorsi i predetti 40 giorni, il [ ... leggi tutto » ]


Conseguenze della par condicio creditorum nel processo esecutivo

1 Febbraio 2014 - Paolo Rastelli


Il nostro ordinamento accoglie il principio della par condicio creditorum e rifiuta il riconoscimento del diritto di priorità al creditore procedente. Ne deriva che il creditore intervenuto, munito di titolo esecutivo, si trova in una situazione paritetica a quella del creditore procedente. In pratica, sia il creditore pignorante, sia quello interveniente sono titolari dell'azione di espropriazione che deriva dal titolo di cui ciascuno di essi è munito e che ciascuno di essi esercita nel processo esecutivo. A sorreggere tale enunciato, prima la legge numero 80 del 2005, poi la legge numero 263 del 2005, che hanno definito la categoria dei soggetti legittimati all'intervento, rendendolo possibile: ai creditori il cui credito sia fondato su titolo esecutivo; ai creditori che, al momento del pignoramento, abbiano eseguito un sequestro sui beni pignorati oppure abbiano un diritto di prelazione risultante dai pubblici registri o un diritto di pegno; ai creditori che, al momento del [ ... leggi tutto » ]


L’inadempimento e la mora del debitore » piccolo prontuario

30 Gennaio 2014 - Gennaro Andele


L'inadempimento del debitore Inadempimento e mora del debitore: cosa significano queste brutte parole? Facciamo chiarezza all'interno dell'articolo. Inadempimento dell'obbligazione Una volta nata un'obbligazione tra due parti, si sa, si è costretti ad eseguire la relativa prestazione. Ma cosa accade se la prestazione non è eseguita o non eseguita secondo quanto si era promesso? In questi casi si ha l'inadempimento dell'obbligazione, la quale potrà far nascere una responsabilità per i danni subiti dal creditore. Il debitore inadempiente sarà quindi tenuto al risarcimento dei danni subiti dal creditore. Andiamo con ordine considerando i due articoli fondamentali dedicati all'argomento, e precisamente l'articolo 1218 del codice civile, che parlando di responsabilità nell'adempimento, chiarisce che il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato derivato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile. L'altro è e [ ... leggi tutto » ]


Recupero crediti in ambito fallimentare » possibile solo con insinuazione al passivo

27 Gennaio 2014 - Paolo Rastelli


Recupero crediti in ambito fallimentare » Possibile solo con insinuazione al passivo Recupero crediti nei confronti del fallimento solo con insinuazione al passivo: l'accertamento del credito, può avvenire nel rito ordinario se c'è stata acquiescenza, nei gradi di merito, sulla declaratoria di fallimento. Vero è che l'accertamento del credito nei confronti del fallimento è devoluto alla competenza esclusiva del giudice delegato, ai sensi degli articoli 52 e 93 l.f., per cui l'adozione di un rito diverso produce un vizio rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado e determina l'improponibilità della domanda. Chi intende recuperare un credito nei confronti di un soggetto fallito, quindi, non può agire con un ordinario giudizio di cognizione, dovendo seguire le regole dell'insinuazione al passivo fallimentare. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 1115/2014. Fallimento e recupero crediti Con la sentenza sopra citata, la Cassazione ha chiarito che chi intende recuperare un [ ... leggi tutto » ]


Sinistro senza assicurazione » come funziona il recupero crediti del fgvs

17 Dicembre 2013 - Eleonora Figliolia


Sinistro senza assicurazione » Come funziona il recupero crediti del Fgvs Il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS), costituito presso Consap ai sensi dell'art 283, 1° comma, del Codice delle Assicurazioni, provvede tra l'altro a rimborsare alle Imprese Designate gli indennizzi da queste ultime corrisposte per sinistri causati dalla circolazione di veicoli e natanti non coperti da assicurazione obbligatoria (articolo 283, comma 1, lettera b del Codice delle assicurazioni private). A seguito di tale rimborso, il Fondo si surroga nell'azione di regresso da esperire nei confronti dei responsabili dei suddetti sinistri, e attraverso Equitalia Sud procede al recupero degli indennizzi pagati. Per i sinistri causati da altre fattispecie Consap-FGVS si avvale di modalità di recupero diretto nei confronti dei responsabili. Il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, quale Ente creditore, si riserva la facoltà di procedere all'annullamento dell'attività di recupero, all'esito del riesame che riterrà [ ... leggi tutto » ]