Decreto ingiuntivo » Documenti che valgono come prova scritta per ottenerlo

Di norma, qualsiasi creditore può recuperare il proprio credito dal debitore, ottenendo dal Giudice l'emissione di un decreto ingiuntivo. Perchè questo sia possibile, però, il creditore deve fornire una prova scritta. Quali documenti si considerano validi a questo fine? Chiariamo quest'aspetto nel prosieguo dell'articolo.

Come accennato, per procedere al recupero dei crediti, è possibile ottenere la pronuncia da parte di un magistrato di un decreto ingiuntivo.

Si tratta di un procedimento molto più veloce e semplice rispetto a una causa ordinaria, che consente, entro pochi mesi e senza udienze, di notificare al debitore un ordine di pagamento da parte del giudice.

In quel caso, il debitore avrà poi 40 giorni di tempo, dalla notifica del decreto ingiuntivo, per scegliere se pagare o contestare il credito mediante una opposizione al decreto ingiuntivo, avviando così una causa ordinaria.

Se il debitore non paga, né si oppone, decorsi i predetti 40 giorni, il decreto ingiuntivo diventa definitivo, non può essere più messo in discussione e consente al creditore di iniziare l’esecuzione forzata contro il debitore, come ad esempio un pignoramento.

Ma la condizione indispensabile per avviare questo procedimento veloce ed agevole è fornire al giudice di merito una prova scritta.

Documenti che attestino la prova scritta valida all'emissione di un decreto ingiuntivo

Per prova scritta, è valevole qualsiasi documento dal quale si possano estrarre in tutto o in parte queste informazioni:

  • l’esistenza del credito;
  • il tipo di prestazione che doveva essere eseguita dal debitore (pagamento, consegna, esecuzione di un’opera);
  • il suo valore economico;
  • l’identità del debitore e/o del creditore;
  • la scadenza del pagamento

Non capita sempre, però, di essere in possesso di un assegno, una cambiale, o anche di un mero contratto firmato dal debitore, che attesti il credito.

In questi casi, allora, il creditore deve fare il possibile per procurarsi uno scritto con le caratteristiche elencate.

Ad esempio, potrà tentare di richiedere al proprio debitore il pagamento di quanto dovuto inviandogli una lettera a mezzo raccomandata a/r o una pec o un fax, sollecitando una sua risposta.

In questo modo riuscirà a procurarsi una dichiarazione del debitore dalla quale desumere l’esistenza del credito o l’impegno ad effettuare il pagamento.

12 Febbraio 2014 · Stefano Iambrenghi


Argomenti correlati: 

Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!