decreto ingiuntivo opposizione a decreto ingiuntivo e al precetto opposizione esecuzione e agli atti esecutivi


Opposizione al precetto – quando l’importo ingiunto contiene spese legali non conformi alle tariffe professionali

6 Ottobre 2014 - Simone di Saintjust


È giurisprudenza consolidata che l'opposizione a precetto può configurare sia opposizione all'esecuzione (articolo 615 del codice di procedura civile) sia opposizione agli atti esecutivi (articolo 617 del codice di procedura civile), a seconda che il debitore contesti l'ammontare della somma con esso ingiunta ovvero ne chieda la nullità per vizi formali. L'opposizione a precetto, quando configura opposizione all'esecuzione, comporta, in caso di accoglimento, l'idoneità dell'atto, sia pure per minore ammontare, a fungere da presupposto per l'esecuzione. Invece, l'opposizione a precetto, quando configura opposizione agli atti esecutivi, comporta, in caso di accoglimento, che l'atto debba essere rinnovato. In particolare, integra opposizione all'esecuzione, non agli atti esecutivi, quella proposta dal debitore sottoposto ad esecuzione per contestare che possano essergli richieste determinate spese portate dal precetto, investendo essa, sia pure limitatamente alle spese, il diritto dell'istante di procedere ad esecuzione forzata. La contestazione, con la quale l'intimato dichiara che nell'atto di precetto sono [ ... leggi tutto » ]


Pagamento con assegno » il creditore può rifiutarlo esclusivamente per giustificato motivo

2 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


Il creditore può rifiutare il pagamento di una pendenza, da parte del debitore, tramite assegno? Si, ma solo se sussiste un giustificato motivo. Il creditore può rifiutare il pagamento del prezzo mediante assegni bancari, solo per giustificato motivo. Tale giustificazione può risiedere nell'incertezza circa la provenienza dei titoli e nella difficoltà di verificarne la copertura degli stessi. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 20643/14. La questione è particolarmente spinosa: qualora il debitore pretenda di corrispondere il dovuto al proprio creditore con un assegno, quest'ultimo può rifiutarsi di accettare questo tipo di pagamento? Ebbene, da quanto si evince dalla pronuncia esaminata, il creditore può rifiutare il pagamento del prezzo mediante assegni bancari, ma solo se ha un giustificato motivo per farlo. Per giustificato motivo può intendersi, ad esempio, il dubbio sulla provenienza del titolo o la difficoltà di verificarne la copertura. Nell'emanare il verdetto, piazza Cavour si è [ ... leggi tutto » ]


Il pagamento del debito con assegno non circolare spedito al creditore estingue l’obbligazione salvo buon fine

1 Ottobre 2014 - Ludmilla Karadzic


L'assegno bancario o postale inviato tempestivamente al creditore e avente ad oggetto un importo corrispondente alle somme capitali e ai relativi interessi come dovute all'epoca del pagamento, costituisce, secondo la più recente giurisprudenza di legittimità, idoneo modo di estinguere l'obbligazione, senza che occorra un preventivo accordo tra le parti. Peraltro, l'eventuale rifiuto del creditore a ricevere ed incassare l'assegno bancario e ad avviare azione esecutiva, costituisce comportamento contrario a buona fede laddove il motivo addotto sia individuato solo nella circostanza che il pagamento del debito sia avvenuto tramite un assegno non circolare. L'estinzione dell'obbligazione, con l'effetto liberatorio del debitore, si verifica quando il creditore acquista concretamente la disponibilità giuridica della somma di denaro ricadendo eventualmente sul debitore il rischio del mancato pagamento dell'assegno bancario o postale (quindi, salvo buon fine). Per di più, poiché il concetto di domicilio del creditore non coincide con il domicilio anagrafico riconducìbile alla persona fisica, [ ... leggi tutto » ]


Banca notifica decreto ingiuntivo a debitore per scoperto su conto corrente? » deve produrre in causa estratti conto

29 Luglio 2014 - Stefano Iambrenghi


Banca notifica al proprio cliente decreto ingiuntivo per scoperto su conto corrente: qualora il debitore presenti l'opposizione all'atto, l'istituto di credito non solo deve produrre in causa gli estratti conto, ma dare anche prova di averli, di volta in volta, comunicati al cliente. Mettiamo il caso che un istituto di credito notifichi, al proprio cliente, un decreto ingiuntivo a causa di uno scoperto sul conto corrente. Qualora il debitore proponga opposizione davanti al tribunale, sollevando eccezioni per l'applicazione di tassi usurari, anatocismo bancario o conteggi non esatti, la banca, per poter vincere la causa, è tenuta a produrre i singoli estratti conto. Non solo: deve anche dimostrare di averli comunicati, di volta in volta, al correntista in modo di consentirgli di contestarli. La normativa vigente, infatti, prevede che il cliente abbia sempre sessanta giorni di tempo dalla ricezione dell'estratto conto inviatogli dalla banca per impugnare gli importi indicati. Questo, in [ ... leggi tutto » ]


La sospensione feriale dei termini processuali in materia di giustizia civile, amministrativa e tributaria

6 Luglio 2014 - Giorgio Valli


La sospensione feriale dei termini processuali in materia di giustizia civile, amministrativa e tributaria - Le norme La norma prevede espressamente che, se l'inizio del decorso dei termini processuali cade durante il periodo di sospensione feriale, i termini iniziano a decorrere alla fine del periodo di sospensione e cioe dal 16 settembre. La norma che ha previsto la sospensione estiva dei termini processuali fa riferimento ai “termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie ed a quelle amministrative”. Per tali si devono intendere i termini riferibili a:  le controversie di natura civilistica (ad esempio, controversie in materia di locazione di immobili urbani);  le controversie di natura amministrativa e tributaria (tutti gli atti impugnabili dinanzi ai giudici tributari, depositi di atti giudiziari, proposizione ricorsi o appelli alle Commissioni tributarie e ricorsi alla Corte di Cassazione, costituzione in giudizio);  i procedimenti giudiziari in materia societaria (costituzioni, trasformazioni, fusioni, scissioni);  l'accertamento con adesione del contribuente; [ ... leggi tutto » ]