prescrizione in genere e prescrizione presuntiva


Prescrizione presuntiva del diritto del commerciante al minuto al pagamento delle merci vendute al consumatore

17 Dicembre 2014 - Chiara Nicolai


Si prescrive in un anno il diritto dei commercianti ad ottenere il pagamento delle merci vendute a chi non fa commercio. L'operatività di questa prescrizione presuntiva è limitata a quei rapporti di compravendita tra commercianti e consumatori (il commerciante al minuto è, appunto, il commerciante che vende al consumatore) aventi ad oggetto cose destinate ad uso personale dell'acquirente. Non rientrano nell'ambito di applicazione della norma la vendita di cose destinate ad attività produttiva o al commercio al minuto. Pertanto, la giurisprudenza esclude l'applicabilità della presunzione presuntiva qualora il compratore le destini al commercio con attività di scambio. L'eccezione di prescrizione presuntiva non può essere fatta valere se chi la solleva ha comunque ammesso che l'obbligazione non è stata estinta. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 26433/14. [ ... leggi tutto » ]


Estinzione anticipata del contratto di prestito e prescrizione del diritto al rimborso del premio assicurativo versato per il residuo periodo di copertura

8 Dicembre 2014 - Annapaola Ferri


Spesso le banche e le finanziarie, contestualmente alla estinzione anticipata del prestito, non provvedono a rimborsare al cliente il premio assicurativo per il residuo periodo di copertura non goduto, premio che era stato versato in unica soluzione dal cliente al momento della sottoscrizione del contratto di credito. Quando, dopo qualche anno dall'estinzione anticipata del prestito, il cliente, informato dei propri diritti, chiede la restituzione del premio assicurativo versato per il periodo di copertura non goduto, banche e finanziarie sollevano eccezione di intervenuta prescrizione, richiamando il codice civile. In particolare, l'articolo 2952, in base al quale Il diritto al pagamento delle rate di premio si prescrive in un anno dalle singole scadenze. Gli altri diritti derivanti dal contratto di assicurazione e dal contratto di riassicurazione si prescrivono in due anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda. Ma, a parere dell'Arbitro Bancario Finanziario [ ... leggi tutto » ]


All’avvocato non basta l’invio di una nota spese al cliente per interrompere il decorso della prescrizione presuntiva

28 Novembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Com'è noto, se sono trascorsi tre anni dalla data in cui il professionista può dimostrare di aver erogato al cliente una certa prestazione, interviene la prescrizione presuntiva, il debito può considerarsi saldato ed il diritto del creditore estinto. Salvo che il professionista non produca scritti del cliente (ad esempio una e-mail in cui il cliente riconosce il debito e si dice disposto ad onorarlo nel tempo) che dimostrano la volontà di non avvalersi della prescrizione presuntiva maturata relativamente ai compensi pretesi dal professionista. Fatta questa premessa, ci chiediamo se, prima della scadenza del termine triennale, il professionista possa interrompere la prescrizione presuntiva attraverso l'invio al cliente di una nota spese. I giudici della Corte di cassazione, con la sentenza 25153/14, hanno precisato che, affinché un atto abbia efficacia interruttiva della prescrizione esso deve presentare un elemento soggettivo, costituito dalla chiara indicazione del soggetto obbligato, ed un elemento oggettivo, consistente nella [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione presuntiva per debiti con i professionisti – un istituto che il debitore deve maneggiare con la massima cura

2 Ottobre 2014 - Ludmilla Karadzic


La prescrizione presuntiva per debiti con i professionisti - un istituto che il debitore deve maneggiare con la massima cura Capita, purtroppo spesso, di avere a che fare con avvocati, notai, ingegneri, geometri, dentisti e compagnia bella, i quali, di punto in bianco, dopo tre anni dalla data in cui ci hanno reso una prestazione professionale, anche se scadente, peraltro già saldata profumatamente e che faceva ormai parte solo dei nostri sbiaditi ricordi, ci inviano a casa una parcella salata; intimandoci di pagarla, tassativamente (dal prosieguo potrà sembrare sarcastico aver utilizzato questo termine, ma non ne ho trovato di migliori) entro tot giorni, pena l'avvio di azioni esecutive con il solito aggravio di spese ed interessi. Non che si tratti di soggetti disonesti o in mala fede, per carità: sono solo persone affette da improvvisa e precoce amnesia. Il codice civile stabilisce (in particolare all'articolo 2956) che si prescrive in [ ... leggi tutto » ]


L’istanza di insinuazione al passivo fallimentare interrompe la prescrizione del credito

21 Luglio 2014 - Ludmilla Karadzic


Secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità, la presentazione dell'istanza di ammissione del credito al passivo fallimentare determina l'interruzione della prescrizione del credito medesimo, con effetti permanenti fino alla chiusura della procedura concorsuale, in applicazione del principio fissato dal codice civile (articolo 2945, secondo comma). L'effetto interruttivo della prescrizione attribuito alla proposizione della domanda giudiziale opera anche nei confronti dei condebitori solidali del fallito, rimasti estranei al giudizio. Così ha stabilito Corte di cassazione nella sentenza 16408/14. [ ... leggi tutto » ]