sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Società di persone estinta – la notifica delle pretese dei creditori sociali

8 Settembre 2015 - Paolo Rastelli


Dopo la cancellazione della società di persone dal registro delle imprese i creditori sociali non soddisfatti possono far valere i loro crediti nei confronti dei soci, fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione, e nei confronti dei liquidatori, se il mancato pagamento è dipeso da colpa di questi. La domanda, se proposta entro un anno dalla cancellazione, può essere notificata presso l'ultima sede della società. Altrimenti deve essere notificata personalmente ai soci. Tuttavia, tale norma è applicabile solo con decorrenza dal 1 gennaio 2004. Nel caso in cui l'estinzione della società di persone abbia avuto luogo in data anteriore, qualsiasi atto (cartella esattoriale, avviso di accertamento, avviso di addebito) deve ritenersi correttamente notificato presso la sede legale anche dopo che sia decorso un anno dall'avvenuta cancellazione. La sede presso cui notificare un atto (cartella esattoriale, avviso di accertamento, avviso di addebito) alla [ ... leggi tutto » ]


I presupposti necessari per l’applicazione dell’irap

4 Settembre 2015 - Giorgio Valli


In tema di IRAP l'esercizio per professione abituale di attività di lavoro autonomo diversa dall'impresa commerciale costituisce presupposto dell'imposta soltanto qualora si tratti di attività autonomamente organizzata. Il significato della nozione di autonoma organizzazione è stato individuato, dalla giurisprudenza di legittimità, secondo un duplice approccio. Dapprima, di tale nozione è stata fornita una definizione astratta, secondo formule variamente modulate, di cui le più significative: “organizzazione dotata di un minimo di autonomia che accresca la capacità produttiva del contribuente”; non, quindi, “un mero ausilio della attività personale, simile a quello di cui abitualmente dispongono anche soggetti esclusi dalla applicazione dell'IRAP”; “un apparato esterno alla persona del professionista e distinto da lui, risultante dall'aggregazione di beni strumentali e/o di lavoro altrui; “un contesto organizzativo esterno anche minimo, derivante dall'impiego di capitali e/o di lavoro altrui, che potenzi l'attività intellettuale del singolo” vale a dire, una “struttura riferibile alla combinazione di fattori produttivi, [ ... leggi tutto » ]


Accertamento sintetico – redditi esenti o soggetti a ritenuta d’imposta possono giustificare le spese ed il tenore di vita accertato

1 Settembre 2015 - Giorgio Valli


Le norme vigenti (DPR 600/73, articolo 38) consentono al contribuente, destinatario un accertamento del reddito con metodo sintetico, di dimostrare, attraverso idonea documentazione, che il maggior reddito determinato o determinabile sinteticamente è costituito, in tutto o in parte, da redditi esenti o da redditi soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta. Tuttavia, l'entità di tali redditi e la durata del loro possesso devono risultare da idonea documentazione. Infatti, la legge chiede qualcosa di più della mera prova della disponibilità di ulteriori redditi (esenti ovvero soggetti a ritenute alla fonte), e, pur non prevedendo esplicitamente l'onere di dimostrare che gli ulteriori redditi sono stati utilizzati per coprire le spese contestate, esige, tuttavia, che la disponibilità di detti redditi risulti ancorata a fatti oggettivi (di tipo quantitativo e temporale), allo scopo di di consentire la riferibilità della maggiore capacita contributiva accertata con metodo sintetico, proprio a tali ulteriori redditi. In [ ... leggi tutto » ]


Accettazione con beneficio di inventario – può essere opposta dall’erede anche per le imposte di successione e catastale da versare all’erario

1 Settembre 2015 - Giorgio Valli


La limitazione della responsabilità dell'erede per i debiti ereditati, derivante dall'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, è opponibile a qualsiasi creditore, ivi compreso l'erario. Quest’ultimo, di conseguenza, pur potendo procedere alla notifica dell'avviso di liquidazione nei confronti dell'erede, non può liquidare od esigere il versamento dell'imposta ipotecaria, catastale o di successione sino a quando non si sia chiusa la procedura di liquidazione dei debiti ereditari, e sempre che sussista un residuo attivo in favore dell'erede. L'erede che abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario è, comunque, tenuto a corrispondere il tributo, ma in misura non superiore al valore dei beni a lui pervenuti. Allo scopo di poter provvedere alla concreta quantificazione del debito tributario incombente sul singolo erede è necessario, inoltre, il preventivo inventario dei beni ricevuti in eredità. Solo dopo il completamento della procedura di formazione dell'inventario l'Agenzia delle entrate può procedere alla liquidazione ed alla tassazione, potendosi, solo così, quantificare [ ... leggi tutto » ]


Contenzioso per spese processuali liquidate dalle commissioni tributarie – e’ competente il giudice tributario

27 Agosto 2015 - Ludmilla Karadzic


Quando le somme pretese dalla Pubblica Amministrazione sono riconducibili a spese legali liquidate, con sentenza passata in giudicato, nell'ambito di precedente giudizio tributario, il relativo contenzioso deve essere ricondotto alla giurisdizione tributaria. Va, dunque, affermato il seguente principio di diritto: in base alla normativa vigente, secondo cui tutte le controversie aventi ad oggetto i tributi di ogni genere e specie, comunque denominati, compresi quelli regionali, provinciali e comunali ed ogni altro accessorio, rientra nella giurisdizione tributaria, la controversia concernente le somme, liquidate a titolo di spese processuali dalle Commissioni Tributarie nel corso di giudizio innanzi alle stesse svoltosi. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 14554/15. [ ... leggi tutto » ]