sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di condominio


La regolamentazione dei posti auto nel cortile condominiale può essere richiesta al giudice

16 Novembre 2015 - Piero Ciottoli


L'assegnazione dei posti-auto nel cortile comune costituisce manifestazione del potere di regolamentazione dell'uso della cosa comune, consentito all'assemblea del condominio; né tale regolamentazione con relativa assegnazione di singoli posti-auto ai vari condomini determina la divisione del bene comune o la nascita di una nuova figura di diritto reale, limitandosi solo a renderne più ordinato e razionale l'uso paritario della cosa comune. È evidente, poi, che in mancanza di accordo tra i condomini o di delibera assembleare (o addirittura ove l'assemblea non sia stata neppure costituita), la regolamentazione dell'uso della cosa comune ben può essere richiesta al giudice e da lui disposta. Così i giudici della Corte di Cassazione nella sentenza 23118/15. [ ... leggi tutto » ]


Astensione dal voto per conflitto di interessi nell’assemblea condominiale – le delibere vanno comunque approvate con riferimento alla maggioranza millesimale di tutti i condomini

30 Settembre 2015 - Annapaola Ferri


Ci si chiede se, nel condominio negli edifici, nel caso di conflitto di interessi tra il condominio e taluni partecipanti, le maggioranze costituenti il quorum deliberativo debbano essere calcolate con riferimento a tutti i condomini ed al valore dell'intero edificio; ovvero soltanto ai condomini ed ai millesimi facenti capo ai singoli partecipanti, i quali non versano in conflitto di interessi relativamente alla delibera. In altri termini, ci si chiede se dal numero dei condomini e dal valore dell'intero edificio (1000 millesimi) debba essere detratta la quota, personale e reale, rappresentata dai condomini in conflitto di interessi per ciò che concerne la proposta messa ai voti; se, quindi, nel calcolo della maggioranza richiesta per approvare la delibera, debba o no tenersi conto dei condomini e dei millesimi facenti capo ai partecipanti in conflitto di interessi. Per rispondere al quesito va innanzitutto premesso che l'ordinamento, pur non riconoscendo al condominio una sia [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni al proprietario dell’appartamento sottostante – ma se poi questi viene indennizzato dall’assicurazione condominiale?

26 Settembre 2015 - Eleonora Figliolia


Chi, senza una giusta causa, si è arricchito a danno di un'altra persona è tenuto, nei limiti dell'arricchimento, a indennizzare quest'ultima della correlativa diminuzione patrimoniale. Costituiscono elementi costitutivi di tale fattispecie l'arricchimento a favore di un soggetto, l'impoverimento subito da un altro soggetto, il nesso di correlazione tra i predetti due requisiti, l'assenza di una giusta causa dell'arricchimento, la mancanza di qualsiasi altra azione in favore dell'impoverito per ottenere la reintegrazione patrimoniale. Tuttavia, perché possa configurarsi il diritto all'indennizzo per ingiustificato arricchimento in danno altrui é necessario che l'impoverimento e l'arricchimento derivino, in via immediata, dal medesimo fatto con la conseguenza che il fondamento dell'indennizzo viene meno qualora lo spostamento patrimoniale, pur se ingiustificato, tra due soggetti sia determinato da una successione di fatti che hanno inciso su due diverse situazioni patrimoniali soggettive, in modo del tutto indipendente l'uno dall'altro. Nella fattispecie affrontata dai giudici della Corte di cassazione (sentenza [ ... leggi tutto » ]


Foro competente per controversie fra condomini – non deve necessariamente identificarsi con il giudice del luogo in cui si trova l’immobile condominiale

26 Agosto 2015 - Giorgio Martini


L'articolo 23 del codice di procedura civile introduce un foro speciale esclusivo per le controversie tra condomini, stabilendo che per esse è competente il giudice del luogo in cui si trova l'immobile condominiale. Tuttavia, il carattere esclusivo del foro non significa che lo stesso sia anche inderogabile; le ipotesi di inderogabilità della competenza territoriale sono stabilite dall'articolo 28 del codice di procedura civile, e non vi rientra il foro per le cause tra condomini: in effetti, il foro del luogo in cui si trova l'immobile condominiale è derogabile in presenza di una clausola approvata e riportata nel regolamento condominiale. Questo è quanto hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione con la sentenza 17130/15. [ ... leggi tutto » ]


Sospensione fornitura idrica al condominio – per la morosità di alcuni tutti i condomini restano senza acqua

13 Agosto 2015 - Chiara Nicolai


Ponendosi il condominio, nei confronti dei terzi, come soggetto di gestione dei diritti e degli obblighi dei singoli condomini, attinenti alle parti comuni, l'amministratore assume la qualità di necessario rappresentante della collettività dei condomini sia nella fase di assunzione di obblighi verso terzi, per la conservazione delle cose comuni sia, all'interno della collettività condominiale, come unico referente dei pagamenti ad essi relativi. La circostanza che alcuni dei condomini abbiano provveduto al versamento a favore del condominio delle quote stabilite per le spese ordinarie di gestione (e quindi anche delle spese per il servizio idrico) non può assumere rilievo nei rapporti con un soggetto esterno, quale il fornitore dei servizi idrici. In altre parole, a fronte di un contratto di fornitura d'acqua che vincola il condominio, solo l'amministratore è legittimato a provvedere al pagamento delle somme dovute a titolo di corrispettivo del servizio erogato, con la conseguenza che il puntuale pagamento [ ... leggi tutto » ]