sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di assegni cambiali conti correnti usura


Traente impone all’istituto di credito di non pagare l’assegno » sussiste rischio di protesto

4 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Nel caso in cui il traente imponga al proprio istituto di credito di non pagare un assegno bancario, esiste il pericolo di protesto. Pensateci due volte prima di ordinare alla vostra banca di non pagare un assegno già emesso. In questa fattispecie si rischia, infatti, di subire un protesto. Il pericolo sussiste anche se si ritiene che il soggetto a cui è stato consegnato il titolo non abbia più ragioni di credito nei confronti del traente. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione, con sentenza 23077/14. A parere degli Ermellini il traente che, dopo aver emesso il titolo, ordini alla propria banca di non pagarlo più si assume il rischio del protesto: inoltre, se provvede a ritirare tutti i soldi dal conto o lo estingua del tutto è anche soggetto a una sanzione amministrativa. Questa prassi non può essere tollerata, sempre a detta dei Giudici Supremi, neanche dall'intento di prevenire [ ... leggi tutto » ]


L’ordine di non pagare l’assegno ha efficacia solo dopo la scadenza del termine di presentazione

21 Luglio 2014 - Simonetta Folliero


L'assegno è un titolo esecutivo: ciò significa che, se presentato all'incasso nei termini previsti dalla legge e decorrenti dalla data indicata nel modulo, deve essere pagato. Il termine di presentazione è: otto giorni, se l'assegno è pagabile nello stesso comune in cui è stato emesso; quindici giorni, se l'assegno è pagabile in un comune diverso da quello in cui è stato emesso L'assegno, anche se non presentato nei termini, rappresenta sempre un titolo esecutivo nei confronti del traente (di chi ha emesso l'assegno). Decorsi i termini di presentazione indicati in apertura dell'articolo, tuttavia, in caso di mancato pagamento per mancanza di fondi, il beneficiario non può più agire nei confronti degli eventuali giranti per ottenere la somma indicata nell'assegno. Inoltre, solo dopo che siano spirati i termini di presentazione, il traente (colui che ha emesso l'assegno) può dare l'ordine al trattario (Banca o Posta) di non pagare l'assegno e può [ ... leggi tutto » ]


Assegno non trasferibile pagato a soggetto diverso dal beneficiario

30 Maggio 2014 - Simonetta Folliero


Assegno non trasferibile pagato a soggetto diverso dal beneficiario - la banca deve effettuare nuovo pagamento a beneficiario Come è noto, la legge assegni precisa che la banca che paga un assegno non trasferibile a persona diversa dal beneficiario risponde del pagamento. Per giurisprudenza consolidata, ove la banca girataria per incasso di assegno, munito di clausola di intrasferibilità, abbia eseguito il pagamento nei confronti di un soggetto non creditore, pur legittimato in modo apparente (ad esempio, un fiduciario) essa è tenuta ad un nuovo pagamento nei confronti dell'effettivo e legittimo beneficiario. Infatti, per poter essere pagato a persona diversa dal beneficiario, l'assegno non trasferibile deve presentare il mandato all'incasso apposto sul titolo stesso, con l'indicazione del soggetto e della sua qualità di rappresentante del beneficiario. Assegno non trasferibile - l'approvazione tacita dell'estratto di conto corrente non si estende al pagamento effettuato a soggetto diverso dal destinatario È, infine, la presunzione [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente – intestatari e delegati

30 Aprile 2014 - Simonetta Folliero


Quando il rapporto di conto corrente è intestato a più persone con facoltà di compiere operazioni anche in modo disgiunto Quando il rapporto di conto corrente è intestato a più persone con facoltà di compiere operazioni anche in modo disgiunto, le disposizioni relative al rapporto stesso, anche se relative alla sua estinzione, potranno essere effettuate da ciascun intestatario separatamente, con piena liberazione della Banca anche nei confronti degli altri cointestatari. In ogni caso, i cointestatari rispondono in solido tra di loro, nei confronti della Banca e di terzi a qualsiasi titolo, per tutte le obbligazioni che si venissero a creare, per qualsiasi ragione, anche per fatto o atto di un solo cointestatario, ed in particolare per le obbligazioni derivanti da concessioni di fido. Nel caso di morte o di sopravvenuta incapacità di agire di uno dei cointestatari del rapporto, ciascuno degli altri cointestatari conserva il diritto di disporre separatamente sul [ ... leggi tutto » ]


Assegno con firma falsa? » l’istituto di credito deve risarcire cliente

23 Aprile 2014 - Giovanni Napoletano


Assegno con firma falsa? » L'istituto di credito deve risarcire cliente La banca deve risarcire il proprio cliente nel caso in cui abbia pagato a vista un assegno, ad un truffatore, con la firma del correntista perfettamente contraffatta. Ai fini della valutazione della responsabilità della banca nel mancato riconoscimento di un assegno falso, infatti, è compito del giudice chiamato in causa indagare l'oggettiva difficoltà nel rilevamento secondo la diligenza dell'«accorto banchiere», attraverso una valutazione delle competenze che non possono essere «cristallizzate nel tempo» ma, al contrario, devono basarsi sulla «condotta esigibile, in quel dato momento storico e in quel particolare contesto», prescindendo dal possesso di particolari apparecchiature specialistiche. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 6513/14. La banca è tenuta a risarcire il correntista se ha pagato un assegno con la firma del proprio cliente falsificata La banca è tenuta al risarcimento danni anche se [ ... leggi tutto » ]