famiglia - affidamento e mantenimento dei figli


Cessa l’obbligo al mantenimento del figlio studente universitario fuori corso

2 Febbraio 2016 - Ornella De Bellis


Il dovere di mantenimento del figlio maggiorenne cessa ove il genitore onerato dia prova che il figlio abbia raggiunto l'autosufficienza economica oppure quando il genitore provi che il figlio, pur posto nelle condizioni di addivenire ad una autonomia economica, non ne abbia tratto profitto, sottraendosi volontariamente allo svolgimento di una attività lavorativa adeguata e corrispondente alla professionalità acquisita. E tale principio rende accoglibile la richiesta del coniuge tenuto al mantenimento ad essere liberato da ogni obbligo nei confronti del figlio maggiorenne se quest'ultimo ha avuto l'opportunità di frequentare l'Università, ma non ha saputo trarne profitto avendo superato solo pochi esami rispetto a quelli previsti dal corso di laurea oppure essendo iscritto fuori corso per più di una volta con un esiguo numero di esami superati. Con le argomentazioni appena riportate, i giudici della Corte di cassazione hanno articolato e motivato la sentenza 1858/16. [ ... leggi tutto » ]


Separazione e divorzio – se la casa familiare non è assegnata al coniuge affidatario il canone ricavabile dalla locazione dell’immobile deve integrare l’assegno di mantenimento

22 Dicembre 2015 - Chiara Nicolai


Nel giudizio di separazione e divorzio, i provvedimenti necessari alla tutela degli interessi morali e materiali della prole, tra i quali rientrano anche quelli di attribuzione e determinazione di un assegno di mantenimento a carico del genitore non affidatario, possono essere adottati d'ufficio. In particolare, in materia di assegno di mantenimento per il figlio, il genitore affidatario può chiedere un adeguamento del relativo ammontare, alla stregua della svalutazione monetaria o del sopravvento di altre circostanze, verificatesi nelle more del giudizio, in particolare relative alle mutate condizioni economiche dell'obbligato ovvero alle accresciute esigenze del figlio. Infine, quando la casa familiare non sia stata assegnata al coniuge affidatario dei figli, deve valere il principio che il suo godimento, da parte del coniuge non affidatario, costituisce un valore economico - corrispondente, di regola, al canone ricavabile dalla locazione dell'immobile - del quale il giudice deve tener conto ai fini della determinazione dell'assegno dovuto [ ... leggi tutto » ]


Violazione dell’obbligo di mantenimento dei figli – rilevanza sul piano penale

7 Novembre 2015 - Loredana Pavolini


Lo stato di bisogno dei minore è presunto, salvo i casi in cui egli abbia personali autonome risorse economiche o finanziarie sufficienti in grado di permettere a chi ne ha il contingente affidamento l'utilizzazione finalizzata all'autonomo sostentamento. Nulla perciò rileva che il genitore affidatario, o la sua famiglia di origine, abbia i mezzi per provvedere essi, autonomamente, all'intero sostentamento in supplenza dell'obbligo violato dall'altro genitore. La violazione dell'obbligo di provvedere al mantenimento dei figli si concretizza, sul piano civile, ad ogni scadenza. Rileva sul piano penale quando tale violazione risulta non episodica e determina l'assenza dei mezzi di sostentamento per il minore. Questo il principio giuridico affidato ai contenuti della sentenza 44683/15 della Corte di cassazione. [ ... leggi tutto » ]


Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli in ambito scolastico

16 Settembre 2015 - Marzia Ciunfrini


Per quanto concerne la responsabilità genitoriale e le questioni afferenti all'ambito educativo del minore, l'attuale assetto normativo prevede che, di regola, entrambi i genitori hanno pari responsabilità genitoriale e che essa deve essere esercitata di comune accordo tenendo conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni del figlio, anche con riferimento alle decisioni relative all'educazione ed all'istruzione. Tale regola trova eccezione, per alcuni casi specifici, secondo quanto di seguito riportato. Figli nati fuori dal matrimonio - In caso di figli nati fuori dal matrimonio la responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi di comune accordo nel caso in cui il riconoscimento del figlio sia fatto da entrambi i genitori. Ove invece solo uno dei genitori riconosca il figlio, questi esercita la responsabilità genitoriale su di lui. Il genitore che non esercita la responsabilità genitoriale vigila sull'istruzione, sull'educazione e sulle condizioni di vita del figlio. Lontananza, incapacità o altro impedimento [ ... leggi tutto » ]


Studente fuori corso e padre – tenuto comunque a contribuire al mantenimento dei figli

4 Agosto 2015 - Ludmilla Karadzic


Il genitore ha l'obbligo di procurarsi i mezzi di mantenimento dei figli, e gli studi universitari all'età di 35 anni, non possono costituire alibi per sottrarsi a tale obbligo. Nel caso specifico, poi, il genitore è proprietario di un immobile e può usufruire di sensibili aiuti da parte dei familiari dotati di buona posizione economica. Peraltro, non va dimenticato che gli ascendenti sono tenuti a fornire provvista al genitore che non abbia redditi sufficienti, per il mantenimento dei nipoti. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 16296/15. [ ... leggi tutto » ]