le centrali rischi della banca d'italia - cr e cai


Furto identità » come proteggersi da iscrizione in crif e centrali rischi

2 Luglio 2014 - Andrea Ricciardi


Sempre più numerose le truffe che riguardano il furto di identità: in questo articolo vi spieghiamo come salvaguardarsi tecnicamente e giuridicamente da chi apre un finanziamento a vostro nome e poi vi fa trovare segnalati nelle banche dati dei cattivi pagatori, come la crif e la cai. Quotidianamente, purtroppo, agli utenti della rete capita di rispondere a una e-mail che chiede i dati personali o le credenziali di accesso ad un servizio di home banking, cadendo così nella rete di un truffatore si appropria indebitamente dell'identità del malcapitato. Così facendo, questi cyber-criminali, realizzano dei documenti falsi o contraffatti utilizzati, poi, per chiedere finanziamenti o altre operazioni truffaldine. Grazie al furto di identità, infatti, questi truffatori sono in grado di aprire conti correnti, mutui e ottenere l'autorizzazione a emettere assegni, senza che il raggirato ne venga a sapere nulla. Naturalmente, i finanziamenti contratti, poi, non vengono mai onorati. Così, la vittima, [ ... leggi tutto » ]


Centrale rischi » e’ illegittima la segnalazione dopo l’accettazione del piano di rientro da parte della banca

27 Febbraio 2014 - Andrea Ricciardi


E' illegittima la segnalazione alla Centrale Rischi dopo l'accettazione del piano di rientro da parte della banca La segnalazione di una posizione in sofferenza presso la Centrale Rischi, infatti, richiede la valutazione della complessiva situazione finanziaria del cliente, e non può quindi scaturire dal mero ritardo nel pagamento del debito o dal volontario inadempimento. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 3165/14. Se l'istituto di credito accetta il piano di rientro la segnalazione in centrale rischi è illegittima Come noto, la Centrale Rischi (CR) è il servizio informativo attivo presso la Banca d'Italia finalizzato alla raccolta dei dati relativi al credito che gli intermediari, al termine di un determinato periodo di tempo (normalmente la comunicazione deve essere fatta ogni mese) vantano nei confronti dei propri clienti. Tale sistema ha come obiettivo ultimo il rafforzamento della stabilità finanziaria dell'intero sistema creditizio, attuato attraverso il monitoraggio costante delle situazioni di [ ... leggi tutto » ]


Segnalazione in centrale rischi da parte dell’istituto di credito » ecco quando è illecita

2 Novembre 2013 - Andrea Ricciardi


Segnalazione illecita in centrale rischi da parte dell'istituto di credito Quando il cliente di un istituto di credito è insolvente, la banca ha l'obbligo di segnalarlo alla Centrale rischi. Ma a volte la segnalazione può essere illecita. Infatti, c'è una procedura da rispettare. Prima della messa a sofferenza, l'istituto di credito deve necessariamente fare una valutazione complessiva del cliente e una comunicazione scritta con raccomandata. Solo successivamente sarà possibile iscrivere il correntista moroso alla Centrale rischi.­ L'appostazione a sofferenza La segnalazione del correntista in Centrale Rischi, a causa d'insolvenza, non può avvenire immediatamente dopo un semplice ritardo di pagamento del debito. Al contrario la cosiddetta appostazione a sofferenza che in questi casi fanno le banche prima di procedere alla segnalazione, deve essere preceduta da una valutazione, da parte dalla banca stessa, della situazione finanziaria complessiva del cliente. A riguardo, con la sentenza 7958/09, è intervenuta persino la Corte di Cassazione, [ ... leggi tutto » ]


Centrale rischi – la classificazione delle segnalazioni sulla qualità del credito

15 Settembre 2013 - Ornella De Bellis


Le categorie di classificazione sulla qualità del credito E' possibile definire quattro distinte categorie in riferimento alle segnalazioni periodiche che gli intermediari sono obbligati ad inviare alla Centrale Rischi della Banca d'Italia. esposizione scaduta o sconfinante; credito incagliato; credito ristrutturato; credito in sofferenza; Esposizione scaduta o sconfinante Si tratta, in sostanza, di esposizioni debitorie che, alla data di riferimento della segnalazione, risultano scadute. Ad esempio un fido che non è stato rimborsato o rinnovato alla scadenza, o posizioni debitorie che sono state oggetto di sconfinamento da oltre 90/180 giorni. Credito incagliato E' il caso di esposizioni nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà nel pagamento, che però si prevede possa essere rimossa. Ai fini della segnalazione della posizione di incaglio alla centrale rischi, deve essere accertato un temporaneo disagio economico del cliente il quale, tuttavia, abbia tempestivamente offerto alla banca di estinguere la propria posizione debitoria attraverso [ ... leggi tutto » ]


Assegno privo di data – i rischi a cui si espone chi lo emette

14 Settembre 2013 - Ludmilla Karadzic


Quando si emette un assegno privo di data, il correntista si espone al rischio del ritardo nell'incasso. La Cassazione ha indicato, nella fattispecie, la sussistenza dell'illecito di cui all'articolo 1 della legge 386 del 1990 (Cassazione 20 giugno 2007, numero 14322). Invero colui il quale emette un assegno bancario privo della data di emissione, valevole come promessa di pagamento, con l'intesa che il prenditore possa utilizzare il documento come titolo di credito in epoca successiva apponendovi data e luogo di emissione, si assume la responsabilità - quanto meno a titolo di dolo eventuale - dell'eventuale attribuzione al medesimo documento delle caratteristiche dell'assegno bancario, e pertanto può rispondere di illecito amministrativo (cfr. Trib. Roma, 14-11-2012, in causa Marinelli c. Banca pop. Sondrio, che si legge in Foro it., 2013, I, 365). Si deve anche ribadire che la banca è tenuta a valutare gli assegni al momento della presentazione e nulla può [ ... leggi tutto » ]