avvio attività


Il nuovo contratto a progetto co.co.pro. » il vademecum

2 Agosto 2013 - Giorgio Valli


Il nuovo contratto a progetto Co.co.pro. » La riforma Fornero La riforma del lavoro, detta Riforma Fornero o Legge 92/12, ci ha dato una diversa via per intendere il contratto di collaborazione a progetto, così diversa e nuova che è la stessa legge a precisare che la nuova normativa si applica solo ai rapporti di lavoro a progetto sorti dopo la sua entrata in vigore. Precedentemente all'entrata in vigore della Legge Fornero, infatti, la collaborazione a progetto era stata teatro delle simulazioni più terzomondiste che si potessero immaginare. Per nascondere un altro rapporto di lavoro, il cui peso previdenziale sarebbe stato un problema, si contrattava a progetto per non assumere a tempo indeterminato il lavoratore, chiedendogli, tuttavia, di adempiere a mansioni lavorative, proprio come se fosse un lavoratore dipendente e senza autonomia. Ma le intenzioni di Marco Biagi non erano affatto queste, e la legge 30/2003 ed il decreto legislativo [ ... leggi tutto » ]


Come fare a meno delle banche » il crowdfunding – regolamento consob

1 Agosto 2013 - Giorgio Valli


Come fare a meno delle banche » il Crowdfunding Avete un progetto o un'idea per avviare un'attività in proprio ma non avete fondi e a nulla è valso chiedere un prestito alla banca? Come fare, per fare a meno degli istituti di credito? Ora potete rivolgervi alle società che gestiscono il crowdfunding in Italia. Il crowdfunding è un canale alternativo di credito nato intorno al 2005 che ha tratto grande impulso dal clima di sfiducia verso il mondo della finanza dopo i fatti del 2008. Con questo termine si indica una forma di finanziamento che può avere differenti finalità ma è accomunata dal fatto di essere generata su web grazie alla partecipazione diretta di una molteplicità di privati. É una evoluzione, applicata alla finanza, del concetto di crowdsourcing in cui una molteplicità di persone portano il loro contributo di idee e lavoro per realizzare un progetto di utilità pubblica, come [ ... leggi tutto » ]


Avvio attività – classificazione delle attività economiche

1 Agosto 2013 - Giorgio Valli


Tutte le attività economiche sono classificate in una tabella e contraddistinte da un apposito codice identificativo Tutte le attività economiche sono classificate in una tabella e contraddistinte da un apposito codice identificativo che va utilizzato dai contribuenti in tutti gli atti e le dichiarazioni da presentare all'Agenzia delle Entrate. Dal 1° gennaio 2004 esiste una nuova tabella di classificazione delle attività economiche, denominata ATECOFIN 2004, che ha modificato quella in uso da circa dodici anni. La nuova codifica è stata desunta dalla tabella predisposta dall'Istituto nazionale di statistica, denominata Ateco 2002, che è utilizzata nelle rilevazioni statistiche e costituisce, in pratica, la versione nazionale della classificazione definita a livello europeo. La nuova tabella ATECOFIN 2004 è strutturata in 17 sezioni, contraddistinte da un codice alfabetico, che corrispondono ai grandi settori di attività economiche (agricoltura, pesca, attività manifatturiere, costruzioni, trasporti, ecc.); alcune sezioni sono ulteriormente suddivise in sottosezioni contraddistinte da due [ ... leggi tutto » ]


Avvio attività – ditta individuale o società di persone?

31 Luglio 2013 - Giorgio Valli


Avvio attività – La scelta della forma giuridica Una delle prime scelte che deve fare chi avvia una attività in proprio è quella della forma giuridica che dovrà assumere la gestione. Si tratta di stabilire, in pratica, se lavorare individualmente o associarsi con altre persone, costituendo una società. Se si sceglie quest’ultima soluzione, occorre inoltre decidere il tipo di società da costituire: società di capitale o società di persone (Snc, Sas, società semplice). E' importante avere le idee chiare sulla forma giuridica che si intende assumere, poiché le scelte effettuate all'inizio possono rivelarsi, in un secondo momento, inadeguate se non addirittura antieconomiche. Infatti, l'errore nella scelta della forma giuridica può determinare un sottodimensionamento o un sovradimensionamento dell'impresa che può generare, in entrambi i casi, ulteriori costi. Pertanto, è opportuno non trascurare di analizzare una serie di elementi, tra cui: la responsabilità patrimoniale: si dovrà decidere se limitare la responsabilità patrimoniale [ ... leggi tutto » ]


Avvio attività – prime formalità fiscali

31 Luglio 2013 - Giorgio Valli


Avvio attività - Segnalazione all'Agenzia delle entrate Dal punto di vista fiscale, il primo atto formale per chi intraprende una attività economica, sia di tipo autonomo che imprenditoriale, è quello di segnalarlo all'Agenzia delle Entrate mediante la presentazione di apposita dichiarazione entro 30 giorni dall'inizio dell'attività o dalla costituzione della società. Sostanzialmente, gli adempimenti principali da assolvere sono: la richiesta di attribuzione del numero di partita Iva; la scelta del regime contabile. Anche se si tratta di un adempimento di natura amministrativa, si ricorda che entro 30 giorni dall'inizio dell'attività quasi tutte le imprese (sia individuali che societarie) hanno l'obbligo di iscriversi nel Registro delle Imprese e nel Repertorio Economico Amministrativo (REA), registri tenuti presso le Camere di Commercio. Avvio attività - L'ATTRIBUZIONE DELLA PARTITA IVA La partita Iva è un codice formato da 11 caratteri numerici: i primi 7 individuano il contribuente attraverso un numero progressivo, i 3 successivi [ ... leggi tutto » ]