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Polizza rc auto per un veicolo quando vige la comunione legale dei beni » le informazioni per il consumatore

13 Ottobre 2014 - Tullio Solinas


Nella fattispecie di un matrimonio in comunione dei beni, è'possibile stipulare un contratto di assicurazione a proprio nome anche se il veicolo è di proprietà del coniuge. E' possibile stipulare un contratto di assicurazione per la responsabilità civile (rc auto) a proprio nome anche se il veicolo è intestato al coniuge purché ci sia la comunione dei beni. In quest i casi, la Compagnia di assicurazione potrebbe chiedere è un documento che attesti il regime legale di comunione dei beni, o il documento rilasciato dal Comune o, ancora una semplice autocertificazione. Il contraente può esser indistintamente uno dei due coniugi. Dal punto di vista tariffario, generalmente, quando proprietario e contraente non coincidono potrebbe esservi una lieve maggiorazione. Nel caso si voglia sostituire il veicolo di proprietà con un altro prossimo all'acquisto, si può sostituire il mezzo assicurato in polizza con quello nuovo anche se intestato al coniuge, purché come [ ... leggi tutto » ]


L’assicurazione deve risarcire i danni se il conducente è in possesso di patente ma viola le norme del codice della strada

10 Ottobre 2014 - Eleonora Figliolia


La clausola di una polizza assicurativa della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli che escluda la copertura assicurativa nel caso in cui il conducente non sia abilitato alla guida può trovare applicazione nel caso in cui al momento del sinistro il conducente non avesse mai conseguito la patente di guida, ovvero la validità o l'efficacia di essa fossero venute meno per qualsiasi ragione, ma non quando il conducente, in possesso di regolare abilitazione alla guida, violi le prescrizioni di essa o del codice della strada, come allorché non osservi il divieto di trasportare passeggeri su un ciclomotore, potendo tale circostanza escludere la garanzia assicurativa solo se l'ipotesi sia espressamente prevista dalle condizioni di contratto. Infatti, per mancanza di abilitazione alla guida deve intendersi l'assoluto difetto di patente, ovvero la mancanza, originaria o sopravvenuta, delle condizioni di validità e di efficacia della stessa (sospensione, revoca, decorso del termine per la [ ... leggi tutto » ]


Sinistri stradali » a causa dell’incidente soffri di attacchi d’ansia? hai diritto al risarcimento danni

24 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Sinistri stradali: sì al risarcimento danni per l'automobilista che dopo l'incidente stradale è afflitto da attacchi di ansia. Ai fini della determinazione del lucro cessante e, dunque, dell'entità del risarcimento danni dovuto, si deve guardare alla «realtà di fatto» che si è concretamente determinata a seguito dell'incidente. Per cui anche se la Ctu, fatta nei precedenti gradi di giudizio, ha attestato la mancata riduzione della capacità lavorativa, ciò non è sufficiente per negare il maggior indennizzo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di cassazione con la sentenza 20003/14. Molto spesso capita che, dopo essere stati coinvolti in un sinistro stradale, si venga colpiti da un disturbo post traumatico. Successivamente crisi d'ansia ed attacchi di panico portano, sovente, ad abbandonare la guida. Ebbene, gli attacchi d'ansia, a parere degli Ermellini, costituiscono quella componente di danno non patrimoniale che è suscettibile ad essere autonomamente risarcita insieme a tutte le altre voci [ ... leggi tutto » ]


Sinistri e danni causati da strade dissestate » nella causa per risarcimento è competente il tribunale e non il giudice di pace per importi superiori a 5 mila euro

23 Settembre 2014 - Giovanni Napoletano


A chi rivolgersi se si vuole intentare una causa di risarcimento per danni derivanti da sinistri causati da macchie d'olio presenti sull'asfalto, strade dissestate o ostacoli presenti sulla carreggiata? La causa contro il Comune o la società autostradale promossa dall'autista di un veicolo, il quale circola su una strada pubblica, che ha subito un danno, sia personale che all'automobile, a causa delle pessime condizioni della strada è di competenza del Giudice di pace per le richieste di risarcimento di valore fino a cinquemila euro. Per quelle superiori, invece, scatta la competenza del Tribunale. Infatti, anche se il codice di procedura civile specifica che le cause per il risarcimento danni prodotti dalla circolazione rientrano nella competenza del giudice di Pace fino a un importo massimo di 20 mila euro, è di diverso avviso la giurisprudenza. L'ordinanza 18813/14 della Corte di Cassazione, infatti, chiarisce che la controversia, introdotta dal conducente di un [ ... leggi tutto » ]


Rc auto: assicurato si costituisce in giudizio? » compagnia assicurativa paga spese legali

16 Settembre 2014 - Gennaro Andele


Rc auto: la costituzione in giudizio da parte del consumatore assicurato comporta un vantaggio per la compagnia assicurativa. Ne conviene che quest'ultima deve sostenere le spese legali. In materia di assicurazione rc auto, la costituzione in giudizio dell'assicurato, essendo svolta nell'interesse dell'assicuratore, chiamato in causa, e finalizzata all'imparziale accertamento dell'esistenza dell'obbligo d'indennizzo, comporta che l'assicurazione sopporti le spese legali sostenute dall'assicurato nei limiti di quanto disposto dall'art. 1917, comma 3, c.c.. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 19176/14. Spese di lite dell'assicurato sempre a carico della compagnia: è questa la sintesi della suddetta pronuncia. A parere degli Ermellini, dunque, qualora siate rimasti coinvolti in un sinistro stradale e l'altro conducente danneggiato, che nel frattempo si è rivolto alla propria assicurazione per avere il risarcimento senza però ottenere soddisfazione, abbia proposto un procedimento legale a vostro carico (oltre ovviamente alla citazione dell'assicurazione), le spese processuali saranno [ ... leggi tutto » ]