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Assegno scoperto – in assenza di giranti il protesto è legittimo ma l’omessa levata non comporta il risarcimento danni per il beneficiario

14 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


Il protesto dell'assegno quale presupposto formale dell'azione di regresso nei confronti dei giranti Il protesto, quale presupposto formale dell'azione di regresso nei confronti dei giranti, risponde all'esigenza di rilevare il rifiuto del pagamento del titolo, con l'efficacia dell'atto pubblico, onde dare a tali soggetti "certezza" circa l'effettivo verificarsi del presupposto sostanziale della loro responsabilità. Questa finalità non è tuttavia esclusiva: la pubblicazione nel registro informatico dei protesti, ad esempio, è un obbligo la cui previsione normativa nulla ha a che vedere con la tutela dell'interesse degli obbligati in via di regresso ad acquisire certezza circa il mancato pagamento del titolo e che appare invece chiaramente finalizzato ad esercitare una pressione psicologica sul debitore per indurlo all'adempimento, onde evitare il discredito derivante dalla pubblicità data al mancato pagamento del titolo. Ed è quindi indubbio che la levata del protesto di un assegno scoperto, anche in mancanza di giranti obbligati in via [ ... leggi tutto » ]


L’ordine di non pagare l’assegno ha efficacia solo dopo la scadenza del termine di presentazione

21 Luglio 2014 - Simonetta Folliero


L'assegno è un titolo esecutivo: ciò significa che, se presentato all'incasso nei termini previsti dalla legge e decorrenti dalla data indicata nel modulo, deve essere pagato. Il termine di presentazione è: otto giorni, se l'assegno è pagabile nello stesso comune in cui è stato emesso; quindici giorni, se l'assegno è pagabile in un comune diverso da quello in cui è stato emesso L'assegno, anche se non presentato nei termini, rappresenta sempre un titolo esecutivo nei confronti del traente (di chi ha emesso l'assegno). Decorsi i termini di presentazione indicati in apertura dell'articolo, tuttavia, in caso di mancato pagamento per mancanza di fondi, il beneficiario non può più agire nei confronti degli eventuali giranti per ottenere la somma indicata nell'assegno. Inoltre, solo dopo che siano spirati i termini di presentazione, il traente (colui che ha emesso l'assegno) può dare l'ordine al trattario (Banca o Posta) di non pagare l'assegno e può [ ... leggi tutto » ]


Assegno » cosa è il benefondi e cosa accade se l’informazione fornita dalla banca si rivela errata

31 Marzo 2014 - Ludmilla Karadzic


Assegno » Cosa è il benefondi Per benefondi si intende la prassi di richiedere e dare conferma dell'esistenza di una sufficiente copertura in relazione al pagamento di un assegno. Trattandosi di accertamento informale, il benefondi non può essere invocato allo scopo di farne discendere un obbligo immediato di accreditamento sul conto corrente. Tuttavia il benefondi rappresenta un dato affidabile per chi l'abbia richiesto e, come tale, può quindi costituire fonte di responsabilità. Va altresì ricordato che, per quanto attiene ai rapporti tra intermediari, si sono verificati casi in cui la banca trattaria, alla quale erano state chieste informazioni relativamente all'esistenza di una provvista sufficiente, abbia fornito all'istituto richiedente notizie non corrispondenti alla situazione esistente al momento della richiesta, garantendo magari provviste poi verificatesi inadeguate o inesistenti. In queste ipotesi la giurisprudenza prevalente ha considerato la banca autrice d'informazioni non veritiere (colpose o dolose), responsabile di un illecito extracontrattuale e, come [ ... leggi tutto » ]


Assegno – i termini di presentazione

7 Agosto 2013 - Simonetta Folliero


L'assegno bancario ha la funzione economica di mezzo di pagamento: può essere utilizzato in sostituzione del denaro da chi ha una disponibilità di fondi presso una Banca. In tal caso, il cliente della Banca, anziché prelevare i soldi per pagare un creditore, può dare l'ordine alla Banca di effettuare il pagamento al creditore, emettendo un assegno bancario a favore di quest’ultimo. L'assegno bancario costituisce titolo esecutivo: ciò significa che, se presentato all'incasso nei termini previsti dalla legge e decorrenti dalla data indicata nell'assegno bancario, deve essere pagato. Il termine di presentazione è: 8 giorni, se l'assegno bancario è pagabile nello stesso comune in cui è emesso; 15 giorni, se l'assegno bancario è pagabile in un comune diverso da quello in cui fu emesso; 20 giorni, se l'assegno bancario è pagabile in uno Stato diverso da quello in cui fu emesso, ma europeo o appartenente al bacino del Mediterraneo; 60 giorni, [ ... leggi tutto » ]


Assegni scoperti – niente revoca e iscrizione cai se si paga entro 60 giorni

2 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Assegni scoperti – niente revoca e iscrizione CAI se si paga entro 60 giorni Se abbiamo emesso quello che si indica comunemente come assegno "a vuoto" o "scoperto", possiamo in parte rimediare attraverso il pagamento tardivo da effettuarsi entro 60 giorni dalla data di scadenza del termine di presentazione. Eviteremo così le sanzioni pecuniarie e la revoca di sistema, che consiste nell'ulteriore divieto di emettere assegni. Cosa stabilisce la legge in merito al pagamento tardivo degli assegni scoperti La legge 386/1990, modificata dal decreto legislativo 30 dicembre 1999, numero 507, stabilisce che non si procede all'irrogazione delle sanzioni pecuniarie e alla revoca di tutte le autorizzazioni ad emettere assegni ( “revoca di sistema” attraverso l'iscrizione nell'archivio informatizzato della CAI - Centrale d'Allarme Interbancaria) se - per gli assegni non pagati in tutto o in parte per assenza di provvista - viene effettuato il pagamento tardivo (e fornita alla banca trattaria [ ... leggi tutto » ]