accordo transattivo a saldo stralcio


Accordo transattivo a saldo stralcio – illegittima la segnalazione in centrale rischi per un debito rinunciato

23 Giugno 2015 - Ludmilla Karadzic


Com'è noto, le disposizioni che regolano le modalità e i presupposti delle segnalazioni nelle Centrali Rischi, pubbliche e private, prevedono che il creditore (banca, finanziaria e società di recupero crediti) anche quando addiviene ad una definizione transattiva, sia sempre tenuto a procedere alla segnalazione, sebbene limitatamente alla quota parte dell'importo non recuperato. Infatti, devono essere segnalati i crediti passati a perdita, i crediti in sofferenza che il creditore ha considerato non recuperabili o per i quali non ha ritenuto conveniente intraprendere i relativi atti di recupero e le frazioni non recuperate dei crediti che hanno formato oggetto di accordi transattivi con il debitore. Spesso, la quietanza liberatoria rilasciata dal creditore fa specifico riferimento all'importo parziale pattuito nell'accordo transattivo a saldo stralcio; sicchè al debitore che se ne serve per chiedere, decorso il termine triennale, la cancellazione del proprio nominativo dalla Centrale Rischi in cui è stato segnalato, non resta altro [ ... leggi tutto » ]


Se il creditore rilascia quietanza ed il debitore non adempie si presume comunque avvenuto il pagamento

29 Maggio 2015 - Annapaola Ferri


A fronte di una quietanza, cioè di atto rilasciato dal creditore al debitore, al creditore quietanzante non è sufficiente provare di non avere ricevuto il pagamento. Il creditore è ammesso ad impugnare la quietanza non veritiera soltanto attraverso la dimostrazione, con ogni mezzo, che il divario esistente tra realtà e dichiarato è conseguenza di errore di fatto o di violenza. Fuori di questi casi, vale il principio di auto responsabilità, che vincola a ritenere accertato l'intervenuto pagamento, seppure non corrispondente al vero. Quello appena riportato è il principio enunciato dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza numero 10202/15. [ ... leggi tutto » ]


Sovraindebitamento: le opzioni consentite dalla legge 3/2012 (salva suicidi) per ottenere l’esdebitazione » una via d’uscita dal tunnel dei debiti

15 Maggio 2015 - Andrea Ricciardi


Sovraindebitamento: le opzioni consentite dalla legge 3/2012 per ottenere l'esdebitazione » Una via d'uscita dal tunnel dei debiti La composizione delle crisi da sovraindebitamento: scopriamo una via di uscita dal tunnel dei debiti. Una disposizione legislativa, non da tutti conosciuta, ovvero la legge 3/2012 ha, per la prima volta, introdotto nel nostro ordinamento una procedura di esdebitazione destinata a coloro che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare. Il procedimento previsto, infatti, è rivolto ai privati ed alle piccole imprese e permette la cancellazione dei debiti pregressi del debitore (persona fisica o ente collettivo ovvero consumatore) ivi compresi quelli verso il fisco (Equitalia). La legge citata permette abbastanza facilmente di gestire situazioni debitorie prima impossibili da governare arrivando alla fine alla cancellazione dei debiti. La disposizione legislativa fu introdotta in tempi, ancora attualissimi, di forte crisi economica e finanziaria, per la necessità di attribuire alle situazioni di [ ... leggi tutto » ]


Composizione della crisi da sovraindebitamento (legge 3/2012 salva suicidi) per debiti di natura tributaria

12 Maggio 2015 - Giorgio Valli


Composizione delle crisi da sovraindebitamento per debiti di natura tributaria - soggetti coinvolti e requisiti necessari La legge numero 3/2012, afferente le disposizioni in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento, ha introdotto una specifica normativa applicabile alle situazioni di crisi non assoggettabili alle procedure fallimentari; laddove per sovraindebitamento debba intendersi una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni. In particolare, la legge ha previsto tre possibili procedimenti per i soggetti esclusi dall'ambito di applicazione della legge fallimentare, consistenti nell'accordo di composizione della crisi, nel piano del consumatore e nella procedura alternativa di liquidazione dei beni. Più in dettaglio, possiamo affermare che sono interessati alla composizione della crisi da sovraindebitamento gli imprenditori che esercitano un'attività commerciale, sia in forma individuale sia in forma societaria, i quali dimostrino il possesso congiunto dei [ ... leggi tutto » ]


Debito solidale e transazione a saldo stralcio di uno dei condebitori

21 Ottobre 2014 - Ornella De Bellis


Facciamo l'esempio di un credito verso tre condebitori solidali, d'importo pari a 90, e ipotizziamo che la transazione a saldo stralcio sulla quota di uno dei debitori abbia determinato il pagamento di 20. La domanda: gli altri due condebitore restano obbligati per una cifra pari a 70? Non è così, secondo i giudici della Corte di cassazione che hanno affidato le proprie motivazioni alla sentenza 22231/14. Gli altri due condebitori restano obbligati per una cifra pari a 60, ridotta cioè della quota ideale (pari a 30) gravante su debitore che è pervenuto all'accordo transattivo. Se, invece il condebitore avesse transato per 40, gli altri due condebitori sarebbero rimasti obbligati per un importo pari a 50. In pratica, qualora risulti che la transazione ha avuto ad oggetto solo la quota del condebitore che l'ha stipulata, il residuo debito gravante sugli altri debitori in solido è destinato a ridursi in misura corrispondente [ ... leggi tutto » ]