Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Giorgio Martini

Agevolazioni prima casa - il mancato trasferimento della residenza entro 18 mesi in seguito a separazione consensuale non è causa di forza maggiore

Giorgio Martini - 16 Febbraio 2015

I benefici fiscali per l'acquisto della prima casa spettano alla sola condizione che, entro il termine di decadenza di diciotto mesi dall'atto, il contribuente stabilisca, entro il Comune dov'è situato l'immobile, la propria residenza. Se il contribuente non vi trasferisce la residenza nel termine appena indicato, non può essere riconosciuta rilevanza di forza maggiore alla cessione da parte del contribuente della quota al coniuge in sede di separazione consensuale. Infatti, il trasferimento di un immobile in favore del coniuge per effetto degli accordi intervenuti in sede di separazione consensuale è comunque riconducibile alla volontà del cedente, e non al provvedimento giudiziale di omologazione. Questi i contenuti della sentenza della Corte di Cassazione numero 16082/14. [ ... leggi tutto » ]

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e bonus mobili - post it

Giorgio Martini - 4 Febbraio 2015

Ricordiamoci che: La detrazione IRPEF per gli interventi di ristrutturazione edilizia, nonché per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all'arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, è pari al 50% della spesa sostenuta. L'importo massimo di spesa ammessa al beneficio per gli interventi di ristrutturazione edilizia su una singola unità immobiliare è di 96 mila euro, mentre il limite si attesta a 10 mila euro per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, sempre in riferimento alla singola unità immobiliare.. L'importo detraibile va ripartito in 10 quote annuali (ciò vale anche i contribuenti di età superiore ai 75 anni). Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell'Irpef dovuta per l'anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l'imposta. Ad esempio, se la quota annua detraibile è di 1.200 euro e l'Irpef (trattenuta [ ... leggi tutto » ]

Carte revolving - comunicarne in ritardo il furto o lo smarrimento può costare caro

Giorgio Martini - 7 Gennaio 2015

Com'è noto, il credito revolving rappresenta una forma di finanziamento attraverso la messa a disposizione di una somma di denaro che il titolare può impiegare a propria discrezione, con obbligo di restituzione dell'apertura di credito secondo un piano di rimborso prestabilito, pagando una determinata rata minima, generalmente mensile. Tale importo è solitamente utilizzato tramite una carta indicata, appunto, con il termine revolving. Nei contratti di apertura di una linea di credito, utilizzabile tramite una carta di credito revolving, è previsto che, in caso di smarrimento, sottrazione, falsificazione o contraffazione della carta, il titolare è tenuto a darne immediata comunicazione alla banca, facendo subito seguire a tale comunicazione l'invio di conferma tramite lettera raccomandata a/r corredata della denuncia. Il cliente titolare della carta revolving è responsabile per ogni conseguenza dannosa causata dall'illecito o dall'indebito uso della carta a seguito degli eventi descritti, fino al momento della comunicazione all'emittente e per un [ ... leggi tutto » ]

Cosa è il mobbing

Giorgio Martini - 7 Dicembre 2014

Per mobbing, in assenza di una definizione normativa, si intende una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, complessa, continuata e protratta nel tempo, tenuta nei confronti di un lavoratore nell'ambiente di lavoro, che si manifesta con comportamenti intenzionalmente ostili, reiterati e sistematici, esorbitanti od incongrui rispetto all'ordinaria gestione del rapporto, espressivi di un disegno in realtà finalizzato alla persecuzione o alla vessazione del lavoratore, tale che ne consegua un effetto lesivo. A tal fine, la condotta di mobbing del datore di lavoro va esposta nei suoi elementi essenziali dal lavoratore, che non può limitarsi davanti al giudice a genericamente dolersi di esser vittima di un illecito (ovvero ad allegare l'esistenza di specifici atti illegittimi), ma deve quanto meno evidenziare qualche concreto elemento in base al quale il Giudice possa verificare la sussistenza nei suoi confronti di un più complessivo disegno preordinato alla vessazione o alla prevaricazione. Non [ ... leggi tutto » ]

Responsabilità ex socio snc per debiti fiscali maturati prima del suo recesso

Giorgio Martini - 6 Dicembre 2014

L'ex socio di snc è responsabile per i debiti fiscali maturati prima del suo recesso e neppure l'intervenuta estinzione della compagine sociale fa venir meno la responsabilità del socio per le obbligazioni pregresse. Com’è noto, infatti, a partire dalla cancellazione della snc contribuente dal registro delle imprese, si verifica l'estinzione della società cancellata e ciò priva la società stessa della capacità giuridica e processuale, ma i soci diventano successori della società e ogni pretesa in danno della società deve essere indirizzata nei confronti dei soci. Sul piano tributario il socio di snc è sottoposto all'esazione del debito fiscale accertato nei confronti della società senza che sia necessario notificargli l'atto impositivo originario e/o gli atti amministrativi conseguenti, già notificati alla società. Inoltre, la cartella esattoriale notificata alla società ha efficacia interruttiva della prescrizione anche nei confronti del socio, ove intervenga entro il termine di decadenza, essendo il debito del socio il [ ... leggi tutto » ]