Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Giorgio Martini

Recupero crediti di lavoro per differenze retributive - legittimo pretendere gli importi delle ritenute versate dall'azienda prima del pignoramento

Giorgio Martini - 16 Settembre 2015

In tema di recupero dei crediti di lavoro per differenze retributive, è legittimo il pignoramento attivato dal lavoratore per ottenere l'importo delle ritenute già versate all'erario prima della notifica dell'atto. Per giurisprudenza consolidata, infatti, l'accertamento e la liquidazione del credito spettante al lavoratore per differenze retributive devono essere effettuati al lordo sia delle ritenute fiscali, sia di quella parte delle ritenute previdenziali gravanti sui lavoratore. In particolare, al datore di lavoro è consentito procedere alle ritenute previdenziali a carico del lavoratore solo nel caso di tempestivo pagamento del relativo contributo. Per quanto concerne, invece, le ritenute fiscali, esse non possono essere detratte dal debito per differenze retributive, giacché la determinazione di esse attiene non al rapporto civilistico tra datore e lavoratore, ma a quello tributario tra contribuente ed erario, e dovranno essere pagate dal lavoratore soltanto dopo che questi abbia effettivamente percepito il pagamento delle differenze retributive dovutegli. Questo l'orientamento [ ... leggi tutto » ]

Omesso versamento iva - quando il fatto non costituisce reato

Giorgio Martini - 13 Settembre 2015

La disciplina tributaria, in tema di omesso versamento dell'IVA, sanziona l'imprenditore che abbia omesso il versamento di tributi dichiarati, senza tuttavia distinguere tra i soggetti che hanno posto in essere tale condotta al solo scopo di appropriarsi di somme sottratte all'Erario e i soggetti che non siano riusciti a fare fronte al debito fiscale perchè privi della necessaria liquidità a causa di difficoltà finanziarie. La giurisprudenza di legittimità ha fornito indicazioni pratiche per individuare i presupposti per i quali la violazione dell'obbligo del versamento fiscale con costituisce reato: da una parte, la dimostrazione della correttezza della gestione caratteristica dell'impresa e che questa sia stata negativamente condizionata da fattori non controllabili; dall'altra, la dimostrazione della inutilità del ricorso a misure alternative alla gestione caratteristica dell'impresa per fronteggiare la crisi di liquidità. Il contribuente che invochi la assoluta impossibilità ad adempiere deve fornire la prova della crisi di liquidità della sua azienda, [ ... leggi tutto » ]

Impresa familiare e trattamento fiscale - come funziona

Giorgio Martini - 2 Settembre 2015

Nel regolare i rapporti tra titolare dell'impresa familiare e suoi collaboratori, parenti e affini, quando tra questi non sia stato configurato un diverso rapporto (quale prestazione di lavoro subordinato, società, associazione in partecipazione o comunione di azienda), Il Codice civile (articolo 230 bis) prevede che ai collaboratori che prestino la loro attività lavorativa in modo continuativo nella famiglia o nell'impresa familiare sia riconosciuto il diritto a partecipare agli utili dell'impresa familiare, ai beni acquistati con essa e agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento. Ciononostante, l'impresa familiare ha natura individuale e non collettiva (associativa) e, quindi, è imprenditore unicamente il titolare dell'impresa, il quale la esercita assumendo in proprio diritti ed obbligazioni, oltre la piena responsabilità verso i terzi. Ciò è comprovato dalla circostanza che il fallimento dell'imprenditore non coinvolge i familiari. In virtù della natura di impresa individuale, le eventuali perdite conseguite sono imputate esclusivamente al titolare dell'impresa familiare. [ ... leggi tutto » ]

Foro competente per controversie fra condomini - non deve necessariamente identificarsi con il giudice del luogo in cui si trova l'immobile condominiale

Giorgio Martini - 26 Agosto 2015

L'articolo 23 del codice di procedura civile introduce un foro speciale esclusivo per le controversie tra condomini, stabilendo che per esse è competente il giudice del luogo in cui si trova l'immobile condominiale. Tuttavia, il carattere esclusivo del foro non significa che lo stesso sia anche inderogabile; le ipotesi di inderogabilità della competenza territoriale sono stabilite dall'articolo 28 del codice di procedura civile, e non vi rientra il foro per le cause tra condomini: in effetti, il foro del luogo in cui si trova l'immobile condominiale è derogabile in presenza di una clausola approvata e riportata nel regolamento condominiale. Questo è quanto hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione con la sentenza 17130/15. [ ... leggi tutto » ]

Nulla la cartella esattoriale per prestazioni socio sanitarie erogate al disabile determinate sulla base del reddito dell'intero nucleo familiare, e non del solo assistito

Giorgio Martini - 29 Luglio 2015

La questione nasce dalla notifica effettuata da Equitalia Esatri di una cartella esattoriale intestata al padre quale contributo al pagamento delle rette concernenti il servizio di refezione praticato nei confronti del figlio disabile, del quale l'opponente è anche amministratore di sostegno. Va osservato che, in relazione alla determinazione della contribuzione a carico dei portatori di handicap, per le prestazioni assistenziali di natura socio sanitaria rese da centri assistenziali e sovvenzionate dal fondo sanitario regionale, deve considerarsi immediatamente applicabile la norma che introduce deroghe alla valutazione della situazione economica dell'intero nucleo familiare relativamente all'assistenza dovuta ai portatori di handicap. Pertanto, limitatamente alle prestazioni sociali agevolate assicurate nell'ambito di percorsi assistenziali integrati di natura socio-sanitaria, erogate a domicilio o in ambiente residenziale a ciclo diurno o continuativo, rivolte a persone con handicap permanente grave nonché a soggetti ultrasessantacinquenni non autosufficienti, al fine di determinare la contribuzione a carico dell'assistito, deve essere valutata [ ... leggi tutto » ]