azione revocatoria e declaratoria di inefficacia degli atti del debitore come donazioni e vendite simulate e fittizie


Donazione – vademecum

1 Luglio 2013 - Ornella De Bellis


Donazione - vademecum La donazione dei propri beni è un tema ampio e complesso, che merita un attento approfondimento. La donazione è disciplinata principalmente dal Codice Civile agli articoli 769 e seguenti. Come per la successione, la legge 383/2001 aveva a suo tempo eliminato le imposte sulla donazione. Per quest'ultima però , tale esenzione era riservata solo ai passaggi al coniuge, parenti in linea retta (figli, nipoti), o agli altri parenti fino al quarto grado (nipoti, cugini). La donazione è il solo strumento giuridico di trasmissione a titolo gratuito di beni da parte di un soggetto vivente e si distingue dal testamento che non produce effetti se non alla morte del suo autore. Lo spirito della donazione è in realtà, di solito, il desiderio o l'opportunità di dare qualcosa alle persone a noi legate da affetti o da amicizia. Aiutare i propri figli, anticipare la propria successione, fare un dono ad [ ... leggi tutto » ]


Requisiti per l’azione revocatoria – quando l’atto dispositivo revocando viene effettuato dal debitore prima o dopo l’insorgenza del credito

3 Giugno 2013 - Ludmilla Karadzic


Azione revocatoria di atti del debitore effettuati prima e dopo l'insorgenza del credito Qualora l'azione revocatoria abbia per oggetto atti del debitore disposti in epoca anteriore al sorgere del credito, è richiesta, quale condizione per l'esercizio dell'azione revocatoria, la dolosa preordinazione dell'atto da parte del debitore al fine di compromettere il soddisfacimento del credito e, in caso di atto a titolo oneroso, la partecipazione del terzo a tale pianificazione. Se l'azione revocatoria ha per oggetto atti del debitore posteriori al sorgere del credito, ad integrare l'elemento soggettivo di un intento fraudolento è sufficiente la semplice conoscenza nel debitore e nel terzo acquirente del pregiudizio che l'atto arreca alle ragioni del creditore. L'anteriorità, ovvero la posteriorità del credito, rispetto all'atto dispositivo che si intende revocare, muta radicalmente la tipologia di richieste e di eccezioni su cui il giudice è chiamato a pronunciarsi, nonché dei fatti controversi e probatori relativi alla proposta [ ... leggi tutto » ]


La rinuncia dell’erede debitore a reintegrare la quota di legittima è revocabile su richiesta del creditore

7 Maggio 2013 - Ludmilla Karadzic


Quando l'erede è un debitore, bisogna sempre tener presente che la rinuncia all'eredità in favore di altri eredi, non debitori, non rappresenta una soluzione al problema. Infatti, i creditori dei chiamati all'eredità che abbiano rinunciato, possono farsi autorizzare dal giudice, entro cinque anni dalla rinuncia, ad accettare l'eredità in nome e per conto del rinunciante debitore ex articolo 524 del codice civile, al solo scopo di soddisfarsi sui beni del debitore e fino a concorrenza dei crediti vantati. Altre volte, la soluzione che si individua per tutelare il futuro erede oberato di debiti è quella di lasciare testamento con violazione della quota di legittima oppure effettuare, in vita, una donazione agli eredi non debitori. Tanto, è questo il concetto "naif" alla base, se il legittimario non si lamenta e non promuove l'azione di riduzione finalizzata ad ottenere il dovuto, chi è che può farlo? Purtroppo la risposta è che, anche [ ... leggi tutto » ]


Fondo patrimoniale – efficacia opponibilità e revocazione

13 Aprile 2013 - Antonella Pedone


La costituzione del fondo patrimoniale è opponibile al creditore solo se annotata nell'atto di matrimonio prima dell'iscrizione ipotecaria o del pignoramento La costituzione del fondo patrimoniale è opponibile al creditore solo se annotata nell'atto di matrimonio prima dell'iscrizione ipotecaria o del pignoramento. In tal senso si è espressa la Corte di Cassazione, con sentenza del 24 gennaio 2012 numero 933, ove si afferma che "la costituzione del fondo patrimoniale, prevista dall'articolo 167 del Codice civile, così come stabilito dall'articolo 162 del Codice civile per tutte le convenzioni patrimoniali, è opponibile ai terzi creditori esclusivamente a partire dalla data del'annotazione a margine dell'atto di matrimonio nei registri dello stato civile, non potendosi retrodatare la produzione degli effetti alla data di proposizione della domanda di annotazione od anticiparli alla data della trascrizione effettuata ex articolo 2647 del Codice civile ed avente l'esclusiva funzione di pubblicità notizia. Pertanto se il pignoramento immobiliare è [ ... leggi tutto » ]


Azione revocatoria di atti posti in essere dal debitore

4 Novembre 2011 - Ornella De Bellis


Cosa vuol dire esercitare azione revocatoria degli atti del debitore L'azione revocatoria è regolata dagli articoli 2091 e seguenti del codice civile e dalla legge fallimentare. Cosa vuol dire esercitare azione revocatoria Il creditore esercita azione revocatoria degli atti posti in essere dal debitore quando riesce a farli dichiarare inefficaci nei suoi confronti, dimostrando che tali atti sono unicamente finalizzati a sottrarre il patrimonio del debitore dalle procedure di riscossione coattiva. Le condizioni affinchè possa essere esercitata azione revocatoria Il creditore può domandare che siano dichiarati inefficaci nei suoi confronti gli atti di disposizione del patrimonio con i quali il debitore rechi pregiudizio alle sue ragioni, quando concorrono le seguenti condizioni: che il debitore conoscesse il pregiudizio che l'atto arrecava alle ragioni del creditore o, trattandosi di atto anteriore al sorgere del credito, l'atto fosse dolosamente preordinato al fine di pregiudicarne il soddisfacimento; che, inoltre, trattandosi di atto a titolo [ ... leggi tutto » ]