carte revolving


Errore di accredito in conto corrente da parte di terzi – il rimborso è a carico del correntista

9 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


Nel caso sia un terzo ad accreditare per errore su un conto corrente una somma non dovuta, chi ha ricevuto il versamento non può chiedere alla banca di restituire al disponente la somma erroneamente accreditatagli. Il rimborso deve essere effettuato direttamente dal correntista che ha ricevuto il pagamento, senza che possa configurarsi alcun obbligo della banca. Così ha stabilito l'Arbitro Bancario Finanziario nella decisione 6105/14. [ ... leggi tutto » ]


Errore di accredito su conto corrente da parte della banca – nessun addebito degli interessi maturati

9 Luglio 2015 - Simonetta Folliero


In caso di errore nell'accredito di un importo in conto corrente non è mai possibile lo storno senza il consenso del beneficiario o senza ricorso all'Autorità giudiziaria. In ogni caso, l'annullamento degli effetti dell'operazione annotata può avvenire non già intervenendo sulla registrazione, bensì ponendo in essere un nuovo atto giuridico, l'addebitamento in conto: questa operazione sarebbe legittima in quanto al correntista è pur sempre lasciata la possibilità di impugnare l'atto che abbia annullato il precedente accredito. Quando la banca procede unilateralmente allo storno, senza il consenso del cliente, quest'ultimo ha diritto alla restituzione degli interessi addebitatigli dalla data del giroconto a quella dell'addebito. Così si è espresso l'Arbitro Bancario Finanziario nella decisione 2001/14. [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente bancario: la portabilità è gratuita » abbattuti anche i tempi per la definizione della pratica

25 Giugno 2015 - Gennaro Andele


Conto corrente bancario: la portabilità è gratuita » Abbattuti anche i tempi per la definizione della pratica A partire dal 2015, è stata introdotta, nel nostro ordinamento giuridico, la portabilità gratuita, ed in tempi decisamente più ristretti, del conto corrente bancario personale. Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, Il decreto legge 24 gennaio 2015 numero 3, il quale ha recepito la direttiva europea sui conti correnti 92/14 del 23 luglio 2014, stabilisce un termine massimo di 13 giorni, entro il quale le banche devono provvedere al passaggio di un conto corrente, su richiesta del cliente. Da un po' di tempo a questa parte, dunque, cambiare è più facile e, in più, non ci sono spese da sostenere per la portabilità del conto corrente. Scopriamo le novità nei paragrafi successivi. Che cos'è la portabilità del conto corrente La portabilità del conto corrente è la possibilità di trasferire il conto [ ... leggi tutto » ]


Disconoscimento operazioni di home banking – la banca è tenuta a rimborsare il cliente anche se questi non attiva i servizi di one time password e sms alert

22 Giugno 2015 - Simonetta Folliero


Spesso, in occasione di frode informatica relativa al servizio di home banking e del conseguente disconoscimento delle operazioni fraudolente da parte del cliente, la banca contesta a quest'ultimo di non avere attivato ulteriori e più sofisticati sistemi di sicurezza, in particolare del sistema di accesso basato sulla one time password (OTP) e messo a disposizione di tutti i clienti che operano on-line e del sistema di sms alert. Il rischio per la perdita subita dal cliente per l'utilizzo fraudolento del servizio di home banking ricade nella sfera giuridica della banca, in conformità con le regole giuridiche che si ricavano dalla normativa vigente, e che sanciscono il principio secondo cui l'utilizzatore non sopporta perdita alcuna derivante dall'utilizzo indebito di uno strumento di pagamento, a meno che egli abbia violato gli obblighi posti a suo carico o, comunque, abbia agito in modo fraudolento, con dolo o colpa grave, atteso il carattere opzionale [ ... leggi tutto » ]


Segnalazione alla centrale rischi bankitalia – illegittima se effettuata per mero ritardo nel pagamento del debito

3 Giugno 2015 - Giovanni Napoletano


E' certamente illegittima la segnalazione alla Centrale Rischi della Banca d'Italia, quando è stata effettuata a sofferenza per un mero ritardo nel pagamento del debito. Come si trae dalle relative istruzioni emanate al riguardo dalla Banca d'Italia, nella categoria di censimento sofferenze va ricondotta l'intera esposizione per cassa nei confronti di soggetti in stato di insolvenza, anche non accertato giudizialmente, o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dall'azienda. L'appostazione a sofferenza implica una valutazione da parte della banca della complessiva situazione finanziaria del cliente e non può scaturire automaticamente da un mero ritardo di quest'ultimo nel pagamento del debito. La contestazione del credito non è di per sé condizione sufficiente per l'appostazione a sofferenza. Questo il principio che emerge dalla lettura della decisione numero 1644/15 dell'Arbitro Bancario Finanziario. [ ... leggi tutto » ]