pignoramento


Pignoramento conto corrente » l’ultimo stipendio non si tocca

10 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Pignoramento conto corrente » L'ultimo stipendio non si tocca Il pignoramento, da parte di Equitalia, non si estende mai all'ultimo stipendio versato sul conto corrente intestato al lavoratore. Dopo 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale, in caso di pagamento non effettuato, l'Agente della riscossione (per esempio, Equitalia) può attivare il cosiddetto pignoramento presso terzi, una forma cioè di esecuzione forzata con cui ordina al datore di lavoro di versare le somme direttamente nelle sue mani. In realtà, tale procedimento può essere effettuato non solo nei confronti del datore, ma anche di chiunque sia debitore del contribuente. Il debitore, ha 60 giorni di tempo dalla notifica del pignoramento per sanare la propria posizione debitoria e pagare il dovuto o presentare opposizione al giudice competente se ritiene di avere fondate ragioni da opporre alla riscossione, in tal modo evitando che, nel frattempo, il terzo disponga l'accredito delle somme pignorate. Ma, grazie [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente cointestato – quando uno solo dei cointestatari è debitore

9 Settembre 2013 - Ludmilla Karadzic


Molto spesso la banca, a seguito della notifica di un atto di pignoramento presso terzi, sottopone al vincolo del pignoramento l'intero saldo del conto cointestato al debitore sottoposto ad esecuzione. Ma, il pignoramento sulle somme depositate in un conto corrente bancario cointestato al debitore e ad una persona estranea all'obbligazione, non può riguardare l'intero ammontare del denaro depositato, dovendosi presumere la contitolarità degli intestatari del conto. In caso di deposito bancario, infatti, i rapporti interni tra i depositanti sono regolati dall'articolo 1298, secondo comma, codice civile, in forza del quale le parti di ciascuno si presumono uguali, se non risulta diversamente. In altre parole, in assenza di una prova contraria da parte del creditore procedente, gli intestatari del conto corrente sono considerati creditori solidali della banca e le rispettive quote si presumono uguali. E, pertanto, le somme di pertinenza del debitore - e, come tali suscettibili di espropriazione da parte [ ... leggi tutto » ]


Equitalia e dilazione delle cartelle » il nuovo regime di 120 rate

6 Settembre 2013 - Andrea Ricciardi


Equitalia » la rateazione delle cartelle esattoriali in 120 rate L'entrata in vigore della legge di conversione del decreto Fare (decreto legge 21 giugno 2013, numero 69 convertito, con modifiche, in legge 9 agosto 2013, numero 98) rende operative nuove norme per la semplificazione in materia fiscale. Tra le novità più importanti vi è la possibilità di ottenere una estensione del periodo di rateizzazione dei debiti tributari iscritti a ruolo e lo stop ai pignoramenti Equitalia sulla prima casa. Equitalia e dilazione delle cartelle esattoriali in 120 rate » Approfondimenti Il decreto Fare interviene sull'articolo 19 del DPR 602/1973 lasciando invariato il regime ordinario che permette ai contribuenti che versano in situazione di obiettiva difficoltà di ottenere una dilazione, per il pagamento di somme iscritte a ruolo, fino a 72 rate mensili (6 anni). E' introdotta la facoltà di chiedere l'estensione del piano di rientro fino a 120 rate mensili [ ... leggi tutto » ]


Equitalia e pignoramento casa » arriva lo stop

6 Settembre 2013 - Gennaro Andele


Equitalia e pignoramento casa » Con il decreto del fare arriva lo stop Con l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto Fare (decreto legge 21 giugno 2013, numero 69 convertito, con modifiche, in legge 9 agosto 2013, numero 98) sono state introdotte misure per la semplificazione in materia fiscale. Senza dubbio, tra le novità più importanti, l'allungamento del periodo di rateizzazione dei debiti tributari fino a 120 rate mensili e lo stop ai pignoramenti Equitalia sulla prima casa. La legge di conversione del decreto Fare, al di là degli annunci stampa, ci permette di fare chiarezza sugli ultimi interventi in materia tributaria. Equitalia e pignoramento casa » Facciamo chiarezza Al primo comma dell'articolo 52, il decreto fare riscrive la prima parte dell'articolo 76 del DPR 602/1973 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), si legge: l'agente della riscossione, nelle ipotesi di riscossione a mezzo ruolo, non dà corso [ ... leggi tutto » ]


Comunione fra coniugi – immobile espropriato anche se il debito è stato contratto da uno solo

5 Settembre 2013 - Simone di Saintjust


Secondo il Tribunale di Potenza (sentenza 662/2013) può essere disposta la vendita dell'immobile in comunione legale fra i coniugi, anche se il debito è stato contratto da uno solo. Inoltre, è irrilevante che dopo la trascrizione del pignoramento sia intervenuta la separazione dei beni. Infatti, a differenza di quanto accade nella comunione ordinaria (nella quale il pignoramento può colpire la quota indivisa) in presenza di una comunione legale tra coniugi oggetto dell'azione esecutiva può essere aggredito solo il singolo bene comune e non la quota indivisa di esso. Occorre, pertanto, qualora il bene rientri nella comunione legale, vendere l'intero e soddisfare i creditori del coniuge debitore sulla metà del ricavato. In sede di riparto finale, poi, assegnato ai creditori il valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato, il residuo dovrà essere restituito alla comunione legale ovvero all'altro coniuge. La comunione legale per effetto dell'espropriazione forzata, non si scioglie ma si [ ... leggi tutto » ]