lavoro e pensione - diritti


Concorsi pubblici – la violazione della normativa sulle pari opportunità può essere eccepita solo da concorrenti di sesso femminile

7 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


La normativa sulle pari opportunità è preordinata a garantire nel senso più ampio le possibilità di occupazione femminile, sicché la sua violazione non può venir contestata altro che dalle possibili beneficiarie della stessa: in assenza di una esplicita disposizione normativa che preveda il contrario, la violazione della normativa di settore non esplica di per sé effetti vizianti delle operazioni concorsuali ed è rilevante soltanto in presenza di una condotta discriminatoria del collegio in danno dei concorrenti di sesso femminile. Così si è espresso il Consiglio di Stato nella sentenza 3240/15. [ ... leggi tutto » ]


Prossimità al pensionamento – criterio legittimo di individuazione dei lavoratori da licenziare in procedura collettiva di riduzione del personale

7 Luglio 2015 - Tullio Solinas


La determinazione negoziale dei criteri di scelta dei lavoratori da licenziare, che si traduce in un accordo sindacale concluso dai lavoratori attraverso le associazioni sindacali che li rappresentano, deve rispettare non solo il principio di non discriminazione, ma anche il principio di razionalità, alla stregua del quale i criteri concordati devono avere i caratteri dell'obiettività e della generalità e devono essere coerenti col fine dell'istituto della mobilità dei lavoratori. In materia di licenziamenti collettivi per riduzione di personale, la legge ha introdotto un significativo elemento innovativo consistente nel passaggio dal controllo giurisdizionale ad un controllo dell'iniziativa imprenditoriale, concernente il ridimensionamento dell'impresa, devoluto ex ante alle organizzazioni sindacali, destinatarie di incisivi poteri di informazione e consultazione secondo una metodica già collaudata in materia di trasferimenti di azienda. I residui spazi di controllo devoluti al giudice in sede contenziosa non riguardano più, quindi, gli specifici motivi della riduzione del personale (a differenza [ ... leggi tutto » ]


Inadempimento nella tutela delle condizioni di lavoro e danno alla salute

7 Luglio 2015 - Loredana Pavolini


Incombe al lavoratore che lamenti di avere subito, a causa dell'attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l'onere di allegare e provare l'esistenza di tale danno, come pure la nocività dell'ambiente di lavoro, nonché il nesso tra l'uno e l'altro, e solo se il lavoratore abbia fornito la dimostrazione di tali circostanze sussiste per il datore di lavoro l'onere di provare di avere adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno e che la malattia del dipendente non è ricollegabile alla inosservanza di tali obblighi. Infatti, in tema di responsabilità per violazione delle disposizioni di tutela delle condizioni di lavoro, il lavoratore che subisce l'inadempimento non deve dimostrare la colpa della controparte, ma è comunque soggetto all'onere di allegare e dimostrare l'esistenza del fatto materiale ed anche le regole di condotta che assume essere state violate, provando che il datore di lavoro ha posto in essere un [ ... leggi tutto » ]


Blocco pensioni – modalità di rimborso

27 Giugno 2015 - Tullio Solinas


Com'è noto, La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge che, per gli anni 2012 e 2013, ha limitato la rivalutazione dei trattamenti pensionistici nella misura del 100%, esclusivamente alle pensioni di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS. L'INPS, nella circolare 125/15, chiarisce che per gli anni 2012 e 2013, la rivalutazione automatica è stata riconosciuta esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS (502,39 euro) nella misura del 100 per cento. Per le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo INPS e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica, l'aumento di rivalutazione era comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite. In conseguenza alla sentenza della Consulta la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici relativa agli anni 2012 e 2013, sarà riconosciuta nella misura del 100 per cento per i trattamenti pensionistici di [ ... leggi tutto » ]


Licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo

26 Giugno 2015 - Ornella De Bellis


Nel licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, determinato da ragioni inerenti l'attività produttiva, la causa che determina il recesso non è un generico ridimensionamento dell'attività imprenditoriale, ma consiste nella necessità di procedere alla soppressione del posto o del reparto cui è addetto il singolo lavoratore, soppressione che deve essere diretta a fronteggiare situazioni sfavorevoli non contingenti, sicché il lavoratore ha il diritto che il datore di lavoro (su cui incombe il relativo onere) dimostri la concreta riferibilità del licenziamento individuale ad iniziative collegate ad effettive ragioni di carattere produttivo-organizzativo, e non ad un mero incremento di profitti, e che dimostri, inoltre, l'impossibilità di utilizzare il lavoratore stesso in altre mansioni equivalenti a quelle esercitate prima della ristrutturazione aziendale. In altre parole, giustificandosi il recesso solo come extrema ratio il datore di lavoro ha l'onere di provare, con riferimento alla organizzazione aziendale esistente all'epoca del licenziamento e anche attraverso fatti positivi, [ ... leggi tutto » ]