lavoro e pensione - diritti


Il progetto garanzia giovani dell’ue per trovare lavoro » la guida al programma contro la disoccupazione giovanile

15 Dicembre 2014 - Andrea Ricciardi


Il progetto garanzia giovani » La guida al programma contro la disoccupazione giovanile La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training). In sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l'Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale. Se si è, quindi, un giovane tra i 15 e i 29 anni, residente in Italia, cittadino comunitario o [ ... leggi tutto » ]


Illegittimo il licenziamento per giusta causa del dipendente che produce in giudizio la documentazione aziendale

9 Dicembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Il dipendente che produca in una controversia di lavoro copia di atti aziendali riguardanti direttamente la propria posizione lavorativa non viene meno ai doveri di fedeltà; infatti, da un lato la corretta applicazione della normativa processuale in materia è idonea a impedire una vera e propria divulgazione della documentazione aziendale, dall'altro, in ogni caso, al diritto di difesa deve riconoscersi prevalenza rispetto alle eventuali esigenze di riservatezza dell'azienda. Il diritto di difesa costituzionalmente garantito dalla Costituzione sussiste anche in capo a chi non abbia ancora assunto la qualità di parte in un procedimento penale: basti pensare al diritto alle investigazioni difensive, alcune delle quali possono esercitarsi anche prima dell'eventuale instaurazione d'un procedimento penale. A maggior ragione ciò deve valere riguardo a documenti prodotti nel corso d'un giudizio civile, avendo il ricorrente il diritto di suffragare le proprie affermazioni mediante prova testimoniale e/o produzione di documenti. Pertanto, la produzione in una [ ... leggi tutto » ]


Patto di prova del lavoratore » vanno conteggiati solo i giorni di servizio effettivo

4 Dicembre 2014 - Gennaro Andele


Eventi che sospendono il patto di prova del lavoratore: la soluzione si trova nella contrattazione collettiva. Il decorso di un patto di prova determinato nella misura di un complessivo arco temporale, mentre non è sospeso da ipotesi di mancata prestazione lavorativa inerenti al normale svolgimento del rapporto, quali i riposi settimanali e le festività, deve ritenersi escluso in relazione ai giorni in cui la prestazione non si è verificata per eventi non prevedibili al momento della stipulazione del parto stesso, quali la malattia, l'infortunio, la gravidanza e il puerperio, i permessi, lo sciopero, la sospensione dell'attività del datore di lavoro e il godimento delle ferie annuali. Tale principio, tuttavia, trova applicazione solo in quanto non sia diversamente previsto dalla contrattazione collettiva, la quale può attribuire rilevanza sospensiva del periodo di prova a dati eventi che accadano durante il periodo medesimo. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 25482/14. [ ... leggi tutto » ]


Fallimento del datore di lavoro » se giudice dispone il pagamento del tfr ai dipendenti dall’inps quest’ultimo non può contestarlo

17 Novembre 2014 - Gennaro Andele


In caso di fallimento del datore di lavoro, qualora il giudice delegato del fallimento abbia disposto il pagamento, ai dipendenti, del Tfr da parte dell'Inps, quest'ultimo non può contestare tale decisione. L'esecutività dello stato passivo che abbia accertato in sede fallimentare l'esistenza e l'ammontare di un credito per TFR in favore del dipendente dell'imprenditore dichiarato fallito importa, ai sensi dell'art. 2 l. n. 297/1982, il subentro dell'INPS nel debito del datore di lavoro insolvente, senza che l'istituto previdenziale possa in alcun modo contestarne l'assoggettabilità alla procedura concorsuale e l'accertamento ivi operato, al quale resta vincolato sotto il profilo dell'an e del quantum debeatur. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24231/14. Secondo quanto disposto dalla pronuncia appena citata, in caso di fallimento del datore di lavoro, l'istituto di previdenza sociale, ovvero l'INPS, deve pagare il credito riconosciuto dal giudice nell'udienza, al dipendente, con cui dichiara esecutivo [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni per infortunio in itinere? solo se si prende il bus, la metro o si va al lavoro a piedi

12 Novembre 2014 - Ornella De Bellis


L'infortunio in itinere, subito dal lavoratore nel percorrere, con il proprio veicolo, la distanza fra la sua abitazione e il luogo di lavoro, può essere indennizzato solo qualora sussista un nesso causale tra il percorso seguito e l'evento, nel senso che tale percorso costituisca per l'infortunato quello normale per recarsi al lavoro e per tornare alla propria abitazione nonché sia provato un nesso, almeno occasionale, tra itinerario seguito ed attività lavorativa, nel senso che il primo non sia dal lavoratore percorso per ragioni personali o in orari non collegabili alla seconda. Inoltre, per l'indennizzabilità del danno occorre che sia provata la necessità dell'uso del veicolo privato, adoperato dal lavoratore, per il collegamento tra abitazione e luogo di lavoro, considerati i suoi orari di lavoro e quelli dei pubblici servizi di trasporto. Peraltro, in tema di infortunio in itinere, è necessario, per il verificarsi dell'estensione della copertura assicurativa, che il comportamento [ ... leggi tutto » ]