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Schemi cattivi pagatori

6 Ottobre 2011 - Rosaria Proietti


Tempi massimi di permanenza in una Centrale Rischi privata I tempi massimi di permanenza dei dati del debitore inadempiente nelle Centrali Rischi private sono regolati da un Codice deontologico. Infatti, sottoscritto dai gestori delle Centrali Rischi private, dai rappresentanti degli enti finanziari, da alcune associazioni dei consumatori e dall'Autorità per la tutela della privacy, il codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti (codice deontologico) prevede una serie di disposizioni chiare e precise a tutela dei dati personali dei soggetti censiti, in perfetta armonia con il dettato legislativo del citato Codice privacy. Schema verifica/cancellazione CRIF Nuove norma sulla cancellazione dalle Centrali Rischi delle segnalazioni introdotte dal decreto sviluppo Al momento della regolarizzazione dei pagamenti, le segnalazioni sui ritardi inserite nelle banche dati devono essere cancellate entro cinque giorni lavorativi da intermediari e [ ... leggi tutto » ]


Accertamento immediatamente esecutivo

2 Ottobre 2011 - Rosaria Proietti


Accertamento immediatamente esecutivo » Gli avvisi di accertamento Dal 1° ottobre 2011, gli avvisi di accertamento emessi dall'Agenzia delle entrate ai fini delle imposte sui redditi, Iva e Irap (così come il relativo provvedimento di irrogazione delle sanzioni) contengono l'intimazione ad adempiere gli importi in essi indicati entro il termine di presentazione del ricorso e costituiscono titolo esecutivo per la riscossione decorsi 60 giorni dalla relativa notifica, sostituendo, quindi, la funzione della cartella di pagamento. Il termine per la proposizione del ricorso è, di norma, pari a 60 giorni dalla notifica dell'atto. La scadenza può essere più ampia: se si attiva una procedura di accertamento con adesione diventa di 150 giorni dalla notifica dell'atto e se la scadenza cade durante il periodo feriale si hanno 46 giorni in più, che si aggiungono ai 150. In caso di contestazione al giudice, il contribuente è tenuto a pagare un terzo degli importi corrispondenti agli imponibili o ai [ ... leggi tutto » ]


Schemi decadenza e prescrizione

1 Ottobre 2011 - Rosaria Proietti


Schemi decadenza e prescrizione » Avviso di accertamento - finestra temporale quinquennale In generale l'avviso di accertamento può riguardare, a pena di decadenza, un addebito riferibile ad una finestra temporale ordinaria di cinque anni, che termina alla data di notifica dell'atto. Nel caso di dichiarazione omessa o infedele la finestra è di sei anni. Al 31 dicembre 2010, dunque, possono essere notificati accertamenti per addebiti riferibili al 2006, e dunque per dichiarazioni redditi ed IVA relative all'anno 2005. L'avviso può essere impugnato dal contribuente entro 60 giorni dalla notifica. Dopo tale termine l'avviso di accertamento diventa definitivo e, in caso di mancato pagamento, l'importo iscritto a ruolo per essere escusso attraverso cartella esattoriale. Termini di decadenza per l'accertamento con i 2 anni di proroga Anno imposta 2000: 31/12/2007 - Dichiarazione omessa o infedele: 31/12/2008 Anno imposta 2001: 31/12/2008 - Dichiarazione omessa o infedele: 31/12/2009 Anno imposta 2002: 31/12/2009 - Dichiarazione omessa o infedele: 31/12/2010 [ ... leggi tutto » ]


Schemi notifica degli atti

28 Settembre 2011 - Chiara Nicolai


Schemi notifica degli atti » Momento in cui deve considerarsi perfezionata la notifica degli atti La Corte Costituzionale con sentenza del 26 novembre 2002, numero 477 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del combinato disposto dell'articolo 149 del codice di procedura civile e dell'articolo 4, comma terzo, della legge 890/82, nella parte in cui prevede che la notifica degli atti si perfeziona, per il notificante, alla data di ricezione degli stessi da parte del destinatario anziché a quella, antecedente, di consegna degli atti all'ufficiale giudiziario. La Cassazione nella sentenza numero 13970 del 26.07.2004 ha precisato: ”… deve ritenersi operante nell'ordinamento vigente un principio generale secondo il quale, qualunque sia la modalità di trasmissione, la notifica di un atto processuale, almeno quando debba compiersi entro un determinato termine, si intende perfezionata, dal lato del richiedente, al momento dell'affidamento dell'atto all'ufficiale giudiziario che funge da tramite necessario del notificante nel relativo procedimento vincolato” Dai [ ... leggi tutto » ]


Schemi di decadenza e prescrizione delle multe per violazione del codice della strada

27 Settembre 2011 - Giuseppe Pennuto


Multa - Decadenza per la notifica del verbale di accertamento dell'infrazione Dal 13/8/2010 la notifica del verbale di accertamento deve essere fatta entro 90 giorni dall'identificazione dei responsabili. In materia di contravvenzioni previste dal Codice della strada, sono stati ridotti a 90 i giorni entro cui deve essere inviato il verbale di accertamento (prima il termine era di 150 giorni). Il Codice della strada, infatti, prevede per le violazioni commesse dal 13/8/2010 che la notifica del verbale di accertamento sia  fatta entro 90 giorni dall'identificazione dei responsabili dell'infrazione, da quando, cioè, l'amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro identificazione, considerando ciò che risulta al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o all'archivio nazionale dei veicoli. Va evidenziato in proposito che il giorno da cui iniziano a decorrere i 90 giorni non è sempre quello in cui è stata commessa l'infrazione, bensì quello in cui l'Amministrazione individua il responsabile. Il termine [ ... leggi tutto » ]