famiglia separazione decorrenza assegno di mantenimento


Assegno divorzile non corrisposto all’ex moglie dal mio attuale marito oggi disoccupato

5 Novembre 2012 - Lilla De Angelis


Assegno divorzile - mio marito ha perso il posto da dirigente Mio marito ha perso il lavoro di dirigente presso un'importante brand nazionale nel 2004, anno in cui ha ereditato ingenti beni immobili dai genitori, in comproprietà con i due fratelli. Divorziato, corrispondeva all'ex-moglie un assegno di 1000 euro mensili. Negli anni successivi ha cercato di avviare un'attività in proprio senza riuscire e pagando mutuo della casa, assegno divorzile e suo sostentamento con gli introiti della vendita di parte degli immobili. Nel 2006 ha finalmente trovato un aggancio libero professionale che però con l'avanzare della crisi gli frutta attualmente 1000 euro lordi al mese a cui vanno tolti i soldi per permanere fuori dalla nostra città di residenza 2 notti a settimana. I soldi dell'eredità sono finiti. Resta una comprorietà coi fratelle del valore complessivo di 1.000.000 di euro che però i fratelli non vogliono vendere. Durante i tentativi di [ ... leggi tutto » ]


Decorrenza assegno di mantenimento e divorzile – irripetibilità delle somme versate

13 Maggio 2012 - Antonella Pedone


L'assegno di mantenimento nella separazione fra coniugi Nella separazione tra coniugi l'assegno di mantenimento decorre di regola dalla data della domanda, salvo diversa determinazione del giudice. L'assegno di mantenimento riconosciuto in sede di separazione personale (così come la sua successiva revisione) decorre dalla data della domanda (Cassazione, sentenza numero 25010/07). Ciò in forza del principio per il quale un diritto non può restare pregiudicato dal tempo necessario per farlo valere in giudizio nonchè per analogia con la regola stabilita dall'articolo 445 del Codice civile, in materia di alimenti, secondo cui "Gli alimenti sono dovuti dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno della costituzione in mora dell'obbligato, quando questa costituzione sia entro sei mesi seguita dalla domanda giudiziale". Questa regola vale nel caso in cui il giudice della separazione non abbia stabilito espressamente una decorrenza diversa ovvero se abbia stabilito soltanto la corresponsione del mantenimento entro una certa data di [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione degli assegni di mantenimento e di separazione

2 Novembre 2011 - Antonella Pedone


La prescrizione degli assegni di mantenimento, dovuti mensilmente, è di cinque anni a far data dalla scadenza I ratei mensili degli  assegni di mantenimento per i figli, così come gli assegni di separazione e di divorzio per il coniuge, costituiscono prestazioni che debbono essere pagate periodicamente in termini inferiori all'anno. Conseguentemente ai sensi dell'articolo 2948, numero 4, del Codice civile, la prescrizione degli assegni di mantenimento è dicinque anni, non rilevando, al fine dell'operatività di tale norma - anziché di quella dell'articolo 2953 del Codice civile - il fatto che essi siano dovuti in forza di sentenza di separazione personale o divorzio passata in giudicato, costituendo questa fonte dell'obbligazione periodica e titolo esecutivo per l'esazione dei singoli ratei, ma non costituendo invece giudicato sulla debenza del singolo rateo, tenuto conto della particolare struttura delle obbligazioni in questione (Cassazione, sentenza del 1 giugno 2010, numero 13414). [ ... leggi tutto » ]


Separazione dei coniugi – l’assegno di mantenimento è dovuto dal giorno della domanda

14 Settembre 2010 - Antonella Pedone


In materia di separazione, l'assegno di mantenimento è dovuto dal giorno della domanda, anche se la sentenza che lo prevede è successiva. L'assegno di mantenimento a favore del coniuge, stabilito in sede di separazione personale, decorre dalla data della relativa domanda, in applicazione del principio per il quale un diritto non può restare pregiudicato dal tempo necessario per farlo valere in giudizio. Tale decorrenza sussiste anche se la sentenza non abbia espressamente sancito la retroattività dell'assegno, o abbia stabilito solo che esso debba essere corrisposto alla fine di ogni mese, trattandosi di modalità riguardanti l'adempimento periodico delle prestazioni non ancora maturate, che non implica dispensa per quelle dovute per il passato e ancora non adempiute. Ad ogni modo, affinchè l'obbligo di corrispondere il mantenimento decorra dalla data della domanda, è necessario che in tale data sussistano i presupposti per il mantenimento stesso, ossia l'inadeguatezza patrimoniale di un coniuge e la [ ... leggi tutto » ]