debiti


Esdebitazione fallimentare – la liberazione dai debiti dell’imprenditore fallito

21 Settembre 2014 - Loredana Pavolini


Quando un imprenditore può essere considerato fallibile Va innanzitutto chiarito che un imprenditore, per poter essere considerato "fallibile", deve possedere almeno uno dei seguenti requisiti: aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di fallimento o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo superiore ad euro trecentomila; aver realizzato, nei tre esercizi precedenti, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo superiore ad euro duecentomila avere un ammontare di debiti, anche non scaduti, superiore ad euro cinquecentomila. I soggetti che possono presentare istanza di esdebitazione L'istituto dell'esdebitazione fallimentare non distingue il fallito in quanto imprenditore individuale dal fallito in quanto socio illimitatamente e solidalmente responsabile di una società fallita: l'unico requisito per l'ammissione al beneficio dell'esdebitazione è l'essere una persona fisica. Pertanto, l'esdebitazione può essere richiesta da tutti coloro che sono falliti in proprio (con una ditta individuale) ma anche dal [ ... leggi tutto » ]


Esdebitazione e fallimento del debitore consumatore – il decreto legge che consente di azzerare i debiti

25 Agosto 2014 - Genny Manfredi


Sezione prima - Procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento » Parte prima - Disposizioni generali Articolo 6 - Finalità e definizioni Al fine di porre rimedio alle situazioni di sovraindebitamento non soggette nè assoggettabili a procedure concorsuali diverse da quelle regolate dal presente capo, è consentito al debitore concludere un accordo con i creditori nell'ambito della procedura di composizione della crisi disciplinata dalla presente sezione. Con le medesime finalità, il consumatore può anche proporre un piano fondato sulle previsioni di cui all'articolo 7, comma 1, ed avente il contenuto di cui all'articolo 8. Ai fini del presente capo, si intende: per «sovraindebitamento»: la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, ovvero la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni; per «consumatore»: il debitore persona fisica che ha assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Articolo 7 [ ... leggi tutto » ]


Sovraindebitamento (legge 3/2012 salva suicidi) » il procedimento per la liberazione dai debiti

29 Maggio 2014 - Andrea Ricciardi


Sovraindebitamento » Risanare la propria posizione debitoria Sovraindebitamento: Vi spieghiamo il procedimento per la liberazione dai debiti, la cosiddetta esdebitazione. Facciamo chiarezza. Grazie alla legge 3/2012 i consumatori e i debitori esclusi dalle procedure fallimentari hanno a disposizione una nuova procedura per agevolare il risanamento della propria condizione debitoria, ovvero di sovraindebitamento. Ma che cos’è il sovraindebitamento? Semplicemente, rientrano nella categoria di sovraindebitati tutte quegli individui o famiglie, che si trovano in una situazione di deficit economico in quanto il loro bilancio fa registrare uscite superiori alle entrate. Purtroppo, la mancanza di un reddito adeguato nelle nuove generazioni, delinea una condizione di rischio per la quale i figli permangono nella famiglia di origine anche in età adulta senza contribuire alle spese e pesando economicamente anche per lungo tempo. Inoltre, l'incapacità delle famiglie di gestire adeguatamente le spese a fronte di un cambiamento strutturale (es. di reddito, di lavoro ecc.), è [ ... leggi tutto » ]


Condominio e debiti » tutto sulla privacy del condomino

12 Dicembre 2013 - Giuseppe Pennuto


Condominio e debiti » Tutto sulla privacy del condomino Condominio e privacy: come abbiamo accennato in articoli precedenti, a partire dal 18 giugno 2013, data di entrata in vigore della riforma del condominio, la musica è cambiata, in peggio, per i condomini morosi. Condominio ed inquilini morosi: Cosa è cambiato Con la riforma, infatti, l'amministratore è adesso obbligato (se l'assemblea non decide di esonerarlo da quest’obbligo - cosa peraltro poco probabile, a meno che non si tratti di un intero condominio a maggioranza costituito da soggetti che non pagano le quote di competenza) ad agire giudizialmente contro i condomini morosi entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio che ha originato il credito (sei mesi dall'approvazione del rendiconto annuale). Il mancato ricorso per decreto ingiuntivo è motivo di revoca, per giusta causa, del mandato conferito all'amministratore. Attraverso l'esibizione delle sole tabelle di ripartizione delle spese condominiali approvate dall'assemblea, l'amministratore potrà chiedere, ed [ ... leggi tutto » ]


Vademecum per non pagare debiti, tasse e cartelle esattoriali

20 Agosto 2013 - Simone di Saintjust


Alcune raccomandazioni per debitori nullatenenti (aspiranti o effettivi) - adottare il regime patrimoniale coniugale di separazione dei beni e farlo annotare sull'atto di matrimonio. Meglio una vera e propria separazione legale (per l'accordo da omologare basta un azzeccagarbugli qualsiasi, a cui offrire, per l'incomodo, cappuccino e cornetto al bar del tribunale); vendere la casa di proprietà prima che Equitalia vi iscriva ipoteca; abitare in affitto con comodato d'uso di arredi, suppellettili ed elettrodomestici. Tutto registrato all'Agenzia delle entrate, con elenco dei beni concessi in comodato puntualmente dettagliato .... [ ... leggi tutto » ]