recupero crediti - debiti ed imprese


Risponde del reato di omesso versamento iva il liquidatore di srl entrato in carica prima della scadenza dei termini di pagamento

10 Ottobre 2014 - Giorgio Valli


In tema di omesso versamento dell'IVA da parte di una società a responsabilità limitata, versa quantomeno in dolo eventuale il soggetto che, subentrando ad altri dopo la dichiarazione di imposta e prima della scadenza del versamento, abbia assunto la carica di liquidatore, senza aver compiuto il previo controllo, di natura puramente documentale, sugli ultimi adempimenti fiscali. Va infatti considerato che colui che assume la carica di liquidatore si espone volontariamente a tutte le conseguenze che possono derivare da pregresse inadempienze. Nel caso in esame, non si verteva in materia di debito verso l'erario particolarmente remoto, occulto o di difficile accertamento poiché si trattava dell'IVA dovuta sulla base dell'ultima dichiarazione e quindi era sufficiente, prima di assumere la carica di liquidatore di chiedere in visione la dichiarazione e l'attestato di versamento all'erario dell'’IVA a debito per adempire nel termine stabilito al pagamento dell'obbligazione tributaria. Peraltro, il reato di omesso versamento dell'imposta [ ... leggi tutto » ]


Quando l’amministratore della società può essere ritenuto responsabile di bancarotta fraudolenta

10 Ottobre 2014 - Annapaola Ferri


L'accensione di un ingente mutuo, al fine dichiarato del consolidamento di posizione debitoria nei confronti di due istituti di credito; il pagamento delle sole due prime rate del piano di ammortamento, nonostante la società avesse liquidità per farvi fronte; la custodia, assolutamente imprudente ed irragionevole di tali liquidità non già in banca, bensì nella cassaforte della sede sociale ed il successivo furto delle stesse ad opera di ignoti, possono essere ritenute integranti la nozione di operazioni dolose, caratterizzate da abusività degli elementari doveri inerenti alla qualità di amministratore. Tali dolose condotte possono essere ritenute, inoltre, causa del dissesto della società e portare alla condanna dell'amministratore per bancarotta fraudolenta. Questo l'orientamento dei giudici della Corte di cassazione nella sentenza 38728/14. [ ... leggi tutto » ]


Risponde per omesso versamento di quanto dovuto all’erario l’amministratore entrato in carica poco prima della scadenza del termine di pagamento

10 Ottobre 2014 - Giorgio Valli


L'assunzione della carica di amministratore comporta, per comune esperienza, una minima verifica della contabilità, dei bilanci e delle ultime dichiarazioni dei redditi. Ove ciò non avvenga, è evidente che colui che subentra nelle quote e assume la carica si espone volontariamente a tutte le conseguenze che possono derivare da pregresse inadempienze. Nel caso in esame, la carica di amministratore della società era stata assunta circa un mese prima della scadenza del termine di pagamento per il versamento (poi omesso) delle ritenute d'acconto operate dalla società. Per i giudici di legittimità, inoltre, non si trattava di un debito verso l'erario particolarmente remoto o nascosto, poiché i versamenti dovuti erano relativi all'ultima dichiarazione con modello 770 e quindi bastava, prima di assumere la carica di amministratore, chiedere di visionare la documentazione fiscale più recente. Le verifiche, dunque, erano assai semplici e coincidevano con i minimi riscontri d'obbligo che devono essere eseguiti prima [ ... leggi tutto » ]


Beneficio di escussione per socio di società di persone – il creditore deve prima aggredire il capitale sociale anche se ciò comporterà solo il recupero parziale del credito

6 Ottobre 2014 - Chiara Nicolai


E' pur vero che, per giurisprudenza consolidata, la preventiva escussione del patrimonio sociale, affinché il creditore di una società in nome collettivo possa pretendere il pagamento dei singoli soci illimitatamente responsabili, non comporta la necessità per il creditore di sperimentare in ogni caso l'azione esecutiva sul patrimonio della società, tale necessità venendo meno quando risulti dimostrata in modo certo l'insufficienza di quel patrimonio per la realizzazione del credito. Tuttavia, ciò che consente di ritenere rispettato il beneficio di escussione per il debitore socio, ovvero la preventiva azione esecutiva esperita dal creditore nei confronti del patrimonio sociale, presuppone che quest'ultima risulti infruttuosa, ovvero inidonea al soddisfacimento neppure parziale della pretesa creditizia. Perché nel momento in cui l'escussione del patrimonio sociale, ovvero dei debitori della società, comportasse anche un parziale realizzo del credito, ciò necessariamente si tradurrebbe in una corrispondente riduzione del debito a cui è chiamato ad adempiere il socio debitore [ ... leggi tutto » ]


Equitalia e cartella per debiti socio accomandatario di una sas

26 Agosto 2014 - Ludmilla Karadzic


Cartella equitalia per socio accomandatario Nel 2008 ero socio accomandatario di una società sas da cui sono uscito nell'agosto 2010. Mi dicono oggi che è arrivata una cartella di equitalia per IRAP non versato nel periodo di riferimento 2008. Inoltre un avviso dell'agenzia delle entrate per controllo e imposte non pagate di circa 240 €. DOMANDA: se la società, che ancora esiste ma non opera praticamente più, non paga le imposte cosa possono fare a me? In caso per che anni rispondo? 2008 e 2009 o anche per il 2010? Equitalia e debiti per soci sas In una Sas i soci accomandatari rispondono illimitatamente e solidalmente per i debiti della società. Lei, essendo uscito dalla società nel 2010, risponderà per i debiti con equitalia relativi ai periodi di imposta fino al 2009, insieme agli altri soci. [ ... leggi tutto » ]