cartella esattoriale


Notifica cartella esattoriale a soggetti irreperibili – deve essere effettuata sul luogo di lavoro

8 Novembre 2010 - Simone di Saintjust


Nel caso in cui non sia noto il luogo di dimora ma lo sia quello in cui il destinatario di una notifica svolge la propria attività professionale, deve ritenersi inapplicabile la disciplina prevista dall'articolo 143 codice di procedura civile che prevede il deposito dell'atto notificando alla casa comunale. Ciò perché l'articolo 143 disciplina le situazioni di assoluta irreperibilità del destinatario e deve, quindi, essere considerata norma residuale. Ne consegue che la notifica avvenuta mediante deposito alla casa comunale deve essere considerata nulla se il notificante conosceva o avrebbe potuto conoscere il luogo di lavoro del notificatario utilizzando l'ordinaria conoscenza (C.Cass. sent. numero 17903 del 30 luglio 2010). Per porre una domanda agli esperti, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale per omesso versamento tributi – non obbligatoria comunicazione di iscrizione a ruolo

8 Novembre 2010 - Simone di Saintjust


La Corte di Cassazione ha ribadito che per procedere all'iscrizione a ruolo di tributi il cui versamento è stato omesso in tutto o in parte non è necessario l'invio di alcuna comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate né di Equitalia. Infatti, “tale comunicazione è prevista […] solo per il caso in cui il controllo automatico della dichiarazione riveli «un risultato diverso rispetto a quello indicato nella dichiarazione», ossia un errore del contribuente […]. Fuori dal caso di risultato erroneo rivelato dal controllo automatico, nessun obbligo di comunicazione è previsto dalla legge per la liquidazione, eseguita con tale metodo, d'imposte, contributi, premi e rimborsi: ciò per l'evidente ragione che i dati contabili risultanti dalla liquidazione automatica «si considerano, a tutti gli effetti, come dichiarati dal contribuente» od anche, in materia di tributi diretti, dal sostituto d'imposta (comma 4); cosicché sarebbe perfettamente inutile comunicare al dichiarante i risultati del controllo automatico e [ ... leggi tutto » ]


Notifica della cartella esattoriale – se omessa o tardiva si può chiamare in causa l’ente creditore o l’agente

7 Settembre 2010 - Antonella Pedone


Notifica omessa o tardiva della cartella esattoriale - Cosa afferma la giurisprudenza Nel caso di tardiva o mancata notifica della cartella esattoriale, il contribuente può chiamare in causa indifferentemente l'ente creditore oppure l'agente della riscossione. In tal senso, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con sentenza numero 16412 del 25 luglio 2007, si è espressa sulla individuazione del soggetto (agente della riscossione ovvero ente creditore) legittimato passivo in caso di impugnazione di avviso di mora non preceduto da cartella di pagamento. I giudici di legittimità hanno affermato che "l'azione (del contribuente per la contestazione della pretesa tributaria) può essere svolta dal contribuente indifferentemente nei confronti dell'ente creditore o del concessionario e senza che tra costoro si realizzi una ipotesi dì litisconsorzio necessario, essendo rimessa alla sola volontà del concessionario, evocato in giudizio, la facoltà di chiamare in causa l'ente creditore". Ciò si ricava dall'articolo 39 del Decreto Legislativo 13 [ ... leggi tutto » ]


Intimazioni di pagamento della cartella esattoriale – nulle senza l’indicazione del responsabile

6 Settembre 2010 - Anonimo


Intimazioni di pagamento della cartella esattoriale – nulle senza l'indicazione del responsabile Le intimazioni di pagamento sono quegli atti che hanno sostituito gli avvisi di mora e che mantengono lo scopo di riattivare il procedimento di riscossione dei crediti pubblici. Ai sensi dell'articolo 50, DPR 602/1973, infatti, il Concessionario della Riscossione (Equitalia spa) non può iniziare la procedura esecutiva se è decorso più di un anno dalla notifica della cartella di pagamento, ma deve notificare un atto, l'intimazione di pagamento appunto, con cui intima al debitore il pagamento del debito entro i successivi 5 giorni. Soltanto nel caso in cui entro il predetto termine non dovesse essere saldato il dovuto, il Concessionario può iniziare l'esecuzione forzata del credito erariale (pignoramento ecc.). Ma le intimazioni di pagamento devono recare l'indicazione del responsabile del procedimento o quelle “mute” sono perfettamente immuni da vizi? Il responsabile del procedimento è una figura interna all'ente [ ... leggi tutto » ]


Impugnabilità degli avvisi bonari per il pagamento di tributi

29 Agosto 2010 - Anonimo


Tra gli enti pubblici è invalsa recentemente la prassi di inviare avvisi bonari di pagamento che precedono il procedimento riscossivo vero e proprio. La particolarità di tali atti è che, a parere dell'ente creditori, non sarebbero impugnabili e, pertanto, al contribuente non resterebbe altro che pagare o aspettare i ben più gravosi avvisi di accertamento o cartelle di pagamento. La Corte di Cassazione, invece, con la sentenza numero 14373 del 15 giugno 2010, ha dichiarato che gli avvisi bonari possono essere impugnati innanzi le Commissioni Tributarie anche nel caso in cui su di essi sia riportata la dicitura “atto non autonomamente impugnabile”. Tale pronuncia, come meglio si chiarirà in seguito, conferma degli spirali molto interessanti per la tutela del contribuente. La questione ruota attorno all'interpretazione dell'articolo 19, decreto legislativo 546/1992 che afferma che il ricorso in Commissione Tributaria può essere proposto soltanto se viene impugnato uno degli atti ivi specificamente [ ... leggi tutto » ]