cartella di pagamento


Intimazioni di pagamento della cartella esattoriale – nulle senza l’indicazione del responsabile

6 Settembre 2010 - Anonimo


Intimazioni di pagamento della cartella esattoriale – nulle senza l'indicazione del responsabile Le intimazioni di pagamento sono quegli atti che hanno sostituito gli avvisi di mora e che mantengono lo scopo di riattivare il procedimento di riscossione dei crediti pubblici. Ai sensi dell'articolo 50, DPR 602/1973, infatti, il Concessionario della Riscossione (Equitalia spa) non può iniziare la procedura esecutiva se è decorso più di un anno dalla notifica della cartella di pagamento, ma deve notificare un atto, l'intimazione di pagamento appunto, con cui intima al debitore il pagamento del debito entro i successivi 5 giorni. Soltanto nel caso in cui entro il predetto termine non dovesse essere saldato il dovuto, il Concessionario può iniziare l'esecuzione forzata del credito erariale (pignoramento ecc.). Ma le intimazioni di pagamento devono recare l'indicazione del responsabile del procedimento o quelle “mute” sono perfettamente immuni da vizi? Il responsabile del procedimento è una figura interna all'ente [ ... leggi tutto » ]


Nullità della cartella esattoriale

15 Agosto 2010 - Andrea Ricciardi


Con l'ordinanza numero 377/2007 i giudici costituzionali avevano affermato che l'indicazione del responsabile del procedimento fosse un "adempimento di non scarsa utilità", correlato al diritto di difesa del cittadino e al buon andamento della Pubblica Amministrazione. Da questa ordinanza diverse Corti di merito avevano tratto spunto per arrivare a sancire la nullità della cartella esattoriale sprovvista dell'indicazione del responsabile del procedimento. La norma contenuta nel decreto legge “milleproroghe” numero 248/2007 (articolo 36, comma 4-ter)  aveva poi circoscritto  la nullità della cartella esattoriale  muta, ovvero della cartella esattoriale priva dell'indicazione del responsabile del procedimento, ai soli titoli esecutivi  dati in carico al concessionario della riscossione a partire dal 1° giugno 2008. Con la sentenza numero 58/2009 la Corte costituzionale aveva successivamente posto l'avallo sulla norma, introdotta dal "milleproroghe", che "limitava" la nullità delle cartelle esattoriali  "mute" (prive cioè dell'indicazione del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e di quello di [ ... leggi tutto » ]


Cartelle equitalia per gli innumerevoli debiti dei miei genitori

11 Agosto 2010 - Andrea Ricciardi


Buongiorno, sono anni che pago con mio fratello gli innumerevoli debiti dei nostri genitori. ho scoperto una ennesima cartella equitalia a nome di mia madre ( che le nasconde!!!) risalente a settembre 2009 quindi già ampiamente trascorsi i 60 gg per poterla pagare senza il 30% di mora.  Lei possiede solo il 50% di usufrutto di un appartamento la cui nuda proprietà è mia e di mio fratello al 50% ciascuno, ma solo lui vi risiede; io ho un altro appartamento di cui pago il mutuo. Con nostro padre è in separazione dei beni e lui possiede l'altro 50% di usufrutto dell'appartamento. Non riuscendo a coprire anche quest'ulteriore somma ( iniziali 8000 euro per iva non versata risalente al 2005) chiedo se ci sono tempi di prescrizione di questo debito,ed eventualmente in cosa si può incorrere? Facendo in futuro una rinuncia all'eredità di mia madre la cosa si fermerebbe a [ ... leggi tutto » ]


Mancato pagamento cartelle esattoriali – cosa è l’intimazione al pagamento o avviso di mora

4 Agosto 2010 - Antonella Pedone


Gli avvisi di intimazione (o "avvisi di mora") vengono inviati dall'Agente della Riscossione dopo che sia decorso un anno dalla notifica della cartella. In mancanza, l'Agente della Riscossione non potrebbe - decorso il detto anno - attivare le procedure esecutive. L'avviso di intimazione contiene: le generalità del destinatario dell'atto; il riferimento della cartella di pagamento; la descrizione dei tributi e degli oneri accessori dovuti dal cittadino. Dalla data di notifica dell'avviso di intimazione, il cittadino ha a disposizione 5 giorni di tempo per effettuare il pagamento di quanto dovuto. Trascorsi 5 giorni, l'Agente della Risossione potrebbe legittimamente agire in via esecutiva. L‘avviso di intimazione perde efficacia trascorsi 180 giorni dalla data di notifica. Contro l'avviso di intimazione è possibile presentare ricorso all'Autorità giudiziaria competente (Commissione tributaria provinciale, Giudice di Pace o Tribunale, a seconda della tipologia del credito), analogamente a quanto previsto per le cartelle esattoriali. Per porre una domanda [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative

29 Luglio 2010 - Andrea Ricciardi


Autotutela per cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative Per questo tipo di cartella esattoriale è possibile chiedere informazioni all'ente impositore che ha emesso la sanzione amministrativa. L'ente impositore è indicato nell'intestazione della pagina relativa al "Dettaglio degli addebiti". A tale ente impositore potrà, inoltre, essere presentata istanza di riesame per chiedere l'annullamento della sanzione amministrativa e del relativo ruolo; l'istanza non interrompe né sospende i termini di proposizione dell'eventuale ricorso. Il responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo è il soggetto indicato nell'intestazione della pagina relativa al "Dettaglio degli addebiti". QUANDO E COME PRESENTARE RICORSO per cartella esattoriale originata dal mancato o insufficiente pagamento di sanzioni amministrative Quando presentare il ricorso Il contribuente che vuole impugnare il ruolo e/o la cartella deve proporre ricorso entro 60 giorni dalla data di notifica della cartella (artt. 18-22 decreto legislativo numero 546/1992). I termini per proporre ricorso sono sospesi [ ... leggi tutto » ]