separazione e divorzio - assegnazione casa coniugale


La formazione di un nuovo nucleo familiare può portare alla modifica delle condizioni stabilite nella separazione o nel divorzio

14 Luglio 2016 - Marzia Ciunfrini


Se è vero che la giurisprudenza riconosce che la libertà di formare una nuova famiglia dopo la separazione o il divorzio costituisce l'espressione di un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione e dall'ordinamento sovranazionale e se è vero altresì che la stessa giurisprudenza non riconduce automaticamente alla formazione di un nuovo nucleo familiare l'effetto di determinare una riduzione degli oneri di mantenimento dei figli nati precedentemente alla nuova unione familiare è altresì pacifico che la formazione di una nuova famiglia e la nascita di figli dal nuovo partner, determinando la nascita di nuovi obblighi di carattere economico, deve essere valutata come circostanza sopravvenuta che può portare alla modifica delle condizioni stabilite nella separazione o nel divorzio ovvero nel provvedimento del giudice in merito al mantenimento dei figli nati da una unione di fatto. Pertanto, secondo i giudici della Corte di cassazione (sentenza 14175/16) detta circostanza deve essere concretamente valutata nel complesso [ ... leggi tutto » ]


Pensione di invalidità – nel requisito reddituale non va computato il reddito della casa di abitazione

10 Luglio 2016 - Giorgio Martini


In tema di pensione di inabilità, ai fini del requisito reddituale non va calcolato il reddito della casa di abitazione. Le norme specifiche di riferimento sono costituite dalla legge 118/1971, articolo 12 e dalla legge 153/1969, articolo 26: la prima rinvia per le condizioni economiche, richieste per la concessione della pensione di inabilità, a quelle stabilite dalla seconda norma per il riconoscimento di pensioni ai cittadini ultrasessantacinquenni sprovvisti di reddito, e per queste ultime pensioni dal computo del reddito sono esclusi gli assegni familiari e il redditi della casa di abitazione. Orbene, le svolte argomentazioni sono sufficienti ai giudici della Suprema Corte (sentenza 14026/16) per concludere che, ai fini della concessione della pensione di invalidità, dal computo del reddito va escluso quello della casa di abitazione. [ ... leggi tutto » ]


Separazione e divorzio – quando viene meno l’obbligo al mantenimento del figlio maggiorenne

24 Giugno 2016 - Marzia Ciunfrini


Per costante indirizzo della giurisprudenza di legittimità, l'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli non cessa con il raggiungimento della maggiore età da parte di questi ultimi. Il venir meno del diritto al mantenimento si verifica solo qualora il figlio, abusando di quel diritto, tenga un comportamento di inerzia o di rifiuto ingiustificato di occasioni di lavoro (ovvero di colpevole negligenza nel compimento del corso di studi intrapreso) e, quindi, di disinteresse nella ricerca dell'indipendenza economica. In pratica, il genitore obbligato interessato alla declaratoria di cessazione dell'obbligo di mantenimento è tenuto a provare che il figlio ha raggiunto l'indipendenza economica, ovvero che il mancato svolgimento di un'attività produttiva di reddito (o il mancato compimento del corso di studi) dipende da un atteggiamento di inerzia ovvero di rifiuto ingiustificato dello stesso. Egli è tenuto ad allegare e, ove sia contestato, a dimostrare (anche in via presuntiva) di aver posto [ ... leggi tutto » ]


Diritto al rimborso delle spese straordinarie per il figlio effettuate dal coniuge affidatario nel caso di mancata concertazione preventiva con il coniuge obbligato

13 Giugno 2016 - Roberto Petrella


In materia di diritto al rimborso delle spese straordinarie effettuate dal coniuge affidatario non è configurabile, a carico di quest'ultimo, un obbligo di informazione e di concertazione preventiva con il coniuge obbligato in ordine alla determinazione delle spese straordinarie (nella specie, stage e soggiorni all'estero per l'apprendimento della lingua inglese), trattandosi di decisione di maggiore interesse per il figlio e sussistendo, pertanto, a carico del coniuge non affidatario, un obbligo di rimborso qualora non abbia tempestivamente addotto validi motivi di dissenso. Ne consegue che, nel caso di mancata concertazione preventiva e di rifiuto di provvedere al rimborso della quota di spettanza da parte del coniuge che non le ha effettuate, il giudice è tenuto a verificare la rispondenza delle spese all'interesse del figlio mediante la valutazione della commisurazione dell'entità della spesa rispetto all'utilità e della sostenibilità della spesa stessa rapportata alle condizioni economiche dei genitori. Il principio di bi-genitorialità non [ ... leggi tutto » ]


Separazione e bonus fiscale prima casa » in caso di attribuzione all’ex coniuge dell’abitazione non si perde il beneficio

1 Giugno 2016 - Gennaro Andele


Separazione consensuale e bonus fiscale prima casa » In caso di attribuzione all'ex coniuge dell'abitazione non si perde il beneficio Nell'ambito di una separazione consensuale tra due coniugi, colui il quale cui ceda la proprietà della casa coniugale, comprata da meno di cinque anni con l'agevolazione prima casa, all'ex consorte, non perde il diritto alle agevolazioni fiscali ottenute precedentemente. Per comprendere bene quello che affermeremo in seguito, c'è da fare un piccolo passo indietro. Vale la pena ricordare, dunque, che la perdita delle agevolazioni prima casa avviene nei casi in cui il beneficiario: ha dichiarato il falso non ha la residenza nel comune della prima casa entro i 18 mesi previsti vende o dona l'immobile prima dei 5 anni dall'acquisto e non riacquista un'altra prima casa entro un anno. Ora la domanda sorge spontanea: cosa accade, nella fattispecie di separazione personale e consensuale tra due coniugi, quando ad uno degli [ ... leggi tutto » ]