separazione e divorzio - assegnazione casa coniugale


Notifica del verbale di multa e cambio di residenza – da quando decorrono i 90 giorni

23 Agosto 2016 - Giuseppe Pennuto


Le comunicazioni al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) del cambio di residenza ritualmente dichiarato dal proprietario all'anagrafe comunale (nel rispetto della procedura da seguire e con l'indicazione anche dei dati relativi alla patente ed ai veicoli di proprietà) debbano essere eseguite di ufficio a cura degli uffici anagrafici. Pertanto, ove la Pubblica Amministrazione non abbia proceduto all'aggiornamento dei relativi archivi, la notifica della contestazione effettuata al precedente indirizzo del contravventore risultante dagli archivi non aggiornati non può ritenersi correttamente eseguita. Il giorno dal quale decorre il termine di 90 giorni per la notifica del verbale di contestazione delle violazioni del codice della strada, nel caso in cui il destinatario abbia mutato residenza provvedendo a far ritualmente annotare la relativa variazione (con l'indicazione dei dati relativi ai veicoli di proprietà) soltanto negli atti dello stato civile e non anche nel Pubblico Registro Automobilistico, va individuato nella data di annotazione della variazione di [ ... leggi tutto » ]


Incentivo all’esodo per ex coniuge obbligato – al coniuge divorziato beneficiario spetta il 40 per cento dell’importo riferibile agli anni in cui il rapporto di lavoro é coinciso con il matrimonio

27 Luglio 2016 - Annapaola Ferri


Le somme corrisposte dal datore di lavoro, in aggiunta alle spettanze di fine rapporto, come incentivo alle dimissioni anticipate del dipendente (cosiddetti incentivi all'esodo) non hanno natura liberale né eccezionale, ma costituiscono reddito di lavoro dipendente, essendo predeterminate al fine di sollecitare e remunerare, mediante una vera e propria controprestazione, il consenso del lavoratore alla risoluzione anticipata del rapporto. Ora, come è noto, il coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ha diritto, se non passato a nuove nozze e in quanto titolare di assegno divorzile, ad una percentuale del trattamento di fine rapporto (TFR) percepita dall'altro coniuge all'atto della cessazione del rapporto di lavoro, anche se l'indennità viene a maturare dopo la sentenza. Tale percentuale è pari al quaranta per cento del TFR totale riferibile agli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio. [ ... leggi tutto » ]


Riduzione dell’assegno di separazione o divorzio – quando può essere accordata

21 Luglio 2016 - Patrizio Oliva


Per orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità in tema di revisione delle condizioni di separazione o divorzio, il giudice non può procedere ad una nuova ed autonoma valutazione dei presupposti o dell'entità dell'assegno sul­la base di una diversa ponderazione delle condizioni economiche delle parti, ma, deve procedere nel pieno rispetto delle valutazioni espresse al momento dell'attribuzione dell'emolumento, limitandosi a verificare se, ed in che misura, le circostanze sopravvenute abbiano alterato l'equilibrio così raggiunto ed ad adeguare l'importo o lo stesso obbligo della contribuzione alla nuova situazione patrimoniale. Per la revisione delle condizioni di separazione o divorzio è necessario, insomma, porre a confronto la situazione economica dei due coniugi separati o divorziati, eventualmente interessata da rilevanti mutamenti quali la costituzione di un nuovo nucleo familiare e/o la procreazione di altri figli. L'apprezzamento in tal modo compiuto rappresenta il risultato di una valutazione comparativa delle rispettive situazioni economico-patrimoniali dei due coniugi separati [ ... leggi tutto » ]


Il concetto di comoda divisibilità di un immobile in ambito giudiziale

15 Luglio 2016 - Roberto Petrella


Il concetto di comoda divisibilità di un immobile postula, sotto l'aspetto strutturale, che il frazionamento del bene sia attuabile mediante determinazione di quote concrete suscettibili di autonomo e libero godimento, che possano formarsi senza dover fronteggiare problemi tecnici eccessivamente costosi e, sotto l'aspetto economico - funzionale, che la divisione non incida sull'originaria destinazione del bene e non comporti un sensibile deprezzamento del valore delle singole quote rapportate proporzionalmente al valore dell'intero, tenuto conto della normale destinazione ed utilizzazione del bene stesso. D'altra parte e, al contrario, in materia di divisione giudiziale, la non comoda divisibilità di un immobile, può ritenersi legittimamente sussistente solo quando risulti rigorosamente accertata la ricorrenza dei suoi presupposti, costituiti dall'irrealizzabilità del frazionamento dell'immobile, o dalla sua realizzabilità a pena di notevole deprezzamento, o dall'impossibilità di formare in concreto porzioni suscettibili di autonomo e libero godimento, tenuto conto dell'usuale destinazione e della pregressa utilizzazione del bene stesso. [ ... leggi tutto » ]


Assegno di mantenimento figlio maggiorenne – nessuna restituzione in caso di una eventuale riduzione retroattiva dell’importo concessa dal giudice

14 Luglio 2016 - Piero Ciottoli


Il carattere sostanzialmente alimentare dell'assegno di mantenimento a favore del figlio maggiorenne, in regime di separazione, comporta che la normale retroattività della statuizione giudiziale di riduzione al momento della domanda vada contemperata con i principi d'irripetibilità, impignorabilità e non compensabilità di dette prestazioni. Ne consegue che la parte che abbia già ricevuto, per ogni singolo periodo, le prestazioni previste dalla sentenza di separazione non può essere costretta a restituirle, nè può vedersi opporre in compensazione, per qualsivoglia ragione di credito, quanto ricevuto a tale titolo, mentre ove il soggetto obbligato non abbia ancora corrisposto le somme dovute, per tutti i periodi pregressi, tali prestazioni non sono più dovute in base al provvedimento di modificazione delle condizioni di separazione. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza 13609/16. [ ... leggi tutto » ]