separazione e divorzio - assegnazione casa coniugale


Decorrenza assegno di mantenimento e divorzile – irripetibilità delle somme versate

13 Maggio 2012 - Antonella Pedone


L'assegno di mantenimento nella separazione fra coniugi Nella separazione tra coniugi l'assegno di mantenimento decorre di regola dalla data della domanda, salvo diversa determinazione del giudice. L'assegno di mantenimento riconosciuto in sede di separazione personale (così come la sua successiva revisione) decorre dalla data della domanda (Cassazione, sentenza numero 25010/07). Ciò in forza del principio per il quale un diritto non può restare pregiudicato dal tempo necessario per farlo valere in giudizio nonchè per analogia con la regola stabilita dall'articolo 445 del Codice civile, in materia di alimenti, secondo cui "Gli alimenti sono dovuti dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno della costituzione in mora dell'obbligato, quando questa costituzione sia entro sei mesi seguita dalla domanda giudiziale". Questa regola vale nel caso in cui il giudice della separazione non abbia stabilito espressamente una decorrenza diversa ovvero se abbia stabilito soltanto la corresponsione del mantenimento entro una certa data di [ ... leggi tutto » ]


Separazione e spese straordinarie – il coniuge ha già un titolo esecutivo

30 Dicembre 2011 - Antonella Pedone


In sede di separazione legale (o divorzio), è titolo esecutivo il provvedimento che prevede il contributo al pagamento delle spese straordinarie Qualora il giudice della separazione abbia stabilito che il genitore non affidatario debba contribuire al pagamento delle spese straordinarie (ad esempio le spese mediche), tale provvedimento rappresenta un titolo esecutivo (potrebbe trattarsi sia della sentenza di separazione/divorzio, sia del decreto di omologa sia di altro provvedimento di natura provvisoria, come l'ordinanza presidenziale emessa in prima udienza). L'altro coniuge, pertanto, potrà  agire in via esecutiva senza bisogno di una ulteriore pronuncia giurisdizionale. Chiaramente sarà suo onere, in caso di contestazione da parte dell'obbligato, dimostrare l'effettiva entità della spesa per cui agisce, mediante l'esibizione di opportuna documentazione (Corte di Cassazione, sentenza numero 11316/2011: "il provvedimento con cui in sede di separazione - non importa se consensuale o giudiziale, ovvero se provvisorio o definitivo - si stabilisca, ai sensi dell'articoll 155, secondo comma, del Codice civile, quale modo di contribuire [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione degli assegni di mantenimento e di separazione

2 Novembre 2011 - Antonella Pedone


La prescrizione degli assegni di mantenimento, dovuti mensilmente, è di cinque anni a far data dalla scadenza I ratei mensili degli  assegni di mantenimento per i figli, così come gli assegni di separazione e di divorzio per il coniuge, costituiscono prestazioni che debbono essere pagate periodicamente in termini inferiori all'anno. Conseguentemente ai sensi dell'articolo 2948, numero 4, del Codice civile, la prescrizione degli assegni di mantenimento è dicinque anni, non rilevando, al fine dell'operatività di tale norma - anziché di quella dell'articolo 2953 del Codice civile - il fatto che essi siano dovuti in forza di sentenza di separazione personale o divorzio passata in giudicato, costituendo questa fonte dell'obbligazione periodica e titolo esecutivo per l'esazione dei singoli ratei, ma non costituendo invece giudicato sulla debenza del singolo rateo, tenuto conto della particolare struttura delle obbligazioni in questione (Cassazione, sentenza del 1 giugno 2010, numero 13414). [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa coniugale – opponibilità a terzi e responsabilità del venditore

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


L'assegnazione della casa coniugale è opponibile a terzi anche se il provvedimento di assegnazione non è stato trascritto Il provvedimento di assegnazione della casa coniugale, in sede di separazione personale o divorzio, non è idoneo a costituire un diritto reale di uso o di abitazione a favore dell'assegnatario, ma solo un diritto di natura personale, opponibile, se avente data certa, ai terzi entro nove anni, ai sensi dell'articolo 1599 del Codice civile, o altrimenti anche dopo i nove anni se il titolo sia stato in precedenza trascritto (Corte Costituzionale, sentenza numero 454/1989; Cassazione, sentenza del 23 marzo 2006, numero 4719; Cassazione, Sezioni Unite, 29 luglio 2002, numero 11096). Assegnazione della casa coniugale e responsabilità del venditore Chi vende la casa coniugale, assegnata all'altro coniuge, è responsabile per i danni cagionati al terzo acquirente Il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa coniugale in sede di separazione personale o divorzio, attribuisce al [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento dei figli maggiorenni – quando cessa l’obbligo?

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


Quando cessa l'obbligo di mantenimento per figli maggiorenni L'obbligo di mantenimento per figli maggiorenni, sancito in una sentenza di separazione personale o divorzio, cessa con il raggiungimento dell'autosufficienza economica accertata all'esito di un procedimento ex articolo 710 codice di procedura civile Il diritto a percepire gli assegni di mantenimento riconosciuti, in sede di separazione, con sentenza passata in giudicato, può essere modificato o estinguersi (oltre che per accordo fra le parti), solo attraverso la procedura prevista dall'articolo 710 del Codice di procedura civile. Conseguentemente, la raggiunta maggiore età del figlio e la raggiunta autosufficienza economica del medesimo non sono, di per se sole, condizioni sufficienti a legittimare, in mancanza di un accertamento giudiziale, la mancata corresponsione dell'assegno (Cassazione, sentenza del 4 aprile 2005, numero 6975). Si precisa che le doglianze dirette alla eliminazione o riduzione degli assegni di mantenimento disposti con la sentenza di omologazione per fatti sopravvenuti non possono [ ... leggi tutto » ]