Pignoramento presso terzi - limiti di pignorabilità in sintesi
Sono impignorabili i crediti alimentari, i sussidi di povertà e maternità, le prestazioni di assistenza per malattia e infortunio sul lavoro ed in genere tutto quanto è finalizzato a soddisfare le esigenze primarie del debitore e dei suo familiari. L'articolo 545 del codice di procedura civile indica, nel dettaglio, tutti i crediti che non possono essere pignorati. Vale a dire: crediti alimentari (per sapere cosa sono i crediti alimentari, consulta questo articolo). sussidi di povertà, sussidi dovuti per maternità, malattie e funerali. Vale forse la pena precisare che i crediti alimentari possono essere a loro volta pignorati solo nel caso ...
La nuova quota impignorabile della pensione (minimo vitale) è pari all'assegno sociale aumentato della metà
Com'è noto, per la determinazione della componente assoggettabile a pignoramento le cose sono differenti a seconda che si tratti di pensioni o stipendi. Per le pensioni entra in gioco il cosiddetto “minimo vitale impignorabile”: al pensionato, infatti, è stata riconosciuta fino ad oggi, in sede giudiziale di merito e di legittimità, una componente non pignorabile della pensione necessaria alla sopravvivenza, che è pari a circa 500 euro mese (equivalente al trattamento minimo di pensione indicato dall'INPS). Nel decreto legge 83/15 (che ha apportato modifiche all'articolo 545 del codice di procedura civile) è stabilito che le somme da chiunque dovute a ...
Il pignoramento della pensione e il nuovo minimo vitale
Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge. (articolo 545 del codice di procedura civile come modificato dal decreto legge 83/2015). Passando al pratico, e fissando, per comodità di calcolo, in 500 euro mensili il trattamento minimo di pensione indicato dall'INPS, la quota impignorabile di una pensione ...
Mio padre 5 anni fa è morto e ha lasciato una pensione di reversibilità a mia madre (che tutt ora è lavoratrice operaia). Mio padre non ha lasciato testamento o alcuna eredità nè soldi nè immobili. Mio padre però ha lasciato dei debiti, volevo sapere se la pensione di reversibilità dell’ammontare di 280 euro ma di 150 euro percepita da mia madre ( e dato che lavora la quota percepita dipende dal reddito totale che ha in qual momento) è pignorabile e se mia madre rifiutandosi di non pagare, visto e considerato che non ne era al corrente e quindi non ci sono firme da parte sua di presa di visione, il suo stipendio possa essere pignorato. mia madre deve per forza dichiarare la rinunzia dell’eredità anche se essa non esiste?con tale azione rinunzia alla pensione di reversibilità?
La pensione di reversibilità viene acquisita dal coniuge superstite per diritto e non in seguito ad accettazione dell’eredità. In pratica ottenere la pensione di reversibilità non implica accettazione dell’eredità (e quindi l’obbligo di rimborsare i debiti del defunto) o, il che è equivalente, il coniuge superstite che rinuncia all’eredità non perde il diritto a percepire la pensione di reversibilità.
La pensione complessivamente percepita (di reversibilità, di vecchiaia o di anzianità) è impignorabile fino alla soglia di circa 750 euro (minimo vitale).
Mio padre 5 anni fa è morto e ha lasciato una pensione di reversibilità a mia madre (che tutt ora è lavoratrice operaia). Mio padre non ha lasciato testamento o alcuna eredità nè soldi nè immobili. Mio padre però ha lasciato dei debiti, volevo sapere se la pensione di reversibilità dell’ammontare di 280 euro ma di 150 euro percepita da mia madre ( e dato che lavora la quota percepita dipende dal reddito totale che ha in qual momento) è pignorabile e se mia madre rifiutandosi di non pagare, visto e considerato che non ne era al corrente e quindi non ci sono firme da parte sua di presa di visione, il suo stipendio possa essere pignorato. mia madre deve per forza dichiarare la rinunzia dell’eredità anche se essa non esiste?con tale azione rinunzia alla pensione di reversibilità?
La pensione di reversibilità viene acquisita dal coniuge superstite per diritto e non in seguito ad accettazione dell’eredità. In pratica, ottenere la pensione di reversibilità non implica accettazione dell’eredità (e quindi l’obbligo di rimborsare i debiti del defunto) o, il che è equivalente, il coniuge superstite che rinuncia all’eredità non perde il diritto a percepire la pensione di reversibilità.
La pensione complessivamente percepita (di reversibilità, di vecchiaia o di anzianità) è impignorabile fino alla soglia di circa 750 euro (minimo vitale).
Salve, mio padre é morto 9 mesi fa e ha lasciato oltre la casa dove vive mia madre, ex casalinga e che sta prendendo la pensione di reversibilità di 500 euro, anche dei debiti con la findomestic per 5000 euro con data sottoscrizione 02.2003 e 2000 euro senza data nel contratto ma che dovrebbe essere del giugno 2006. Mio padre inizialmente aveva pagato anche delle cambiali ma non ha mai terminato il pagamento.lo scorso anno prima di morire aveva inviato una offerta di 500 euro per chiudere tutto ma non hanno mai risposto .oggi si è presentato a casa uno per la riscossione e mia madre le ha detto della morte di mio padre. Volevano un anticipo e le hanno parlato di pignoramento. Chiedo un consiglio su cosa fare. I crediti sono ancora validi.possono pignorare beni o la pensione? Dobbiamo pagare io e mia madre. Con questa pensione e gli ulteriori debiti (equitalia) mia madre non può farcela. Grazie
Chi accetta l’eredità, eredita anche i debiti. Tuttavia, una pensione di 500 euro è impignorabile, corrispondendo al minimo vitale.
La casa potrebbe essere ipotecata, ma occorre chiedere un decreto ingiuntivo ed anticipare spese legali e di iscrizione che spesso le società di recupero non sono disposte a sostenere per crediti che potrebbero non riscuotere mai. Iscrivere ipoteca significa solo che al momento della eventuale vendita il debitore deve rimborsare quanto dovuto al proprio creditore: certo, in via teorica, potrebbe rappresentare l’anticamera dell’espropriazione, ma anche in questa ipotesi remota le spese da sostenere per il creditore sono esorbitanti e, comunque, prima della vendita all’asta la legge consente di poter estinguere il debito.
Intimorire il debitore è la pratica più diffusa fra gli addetti al recupero crediti. Io attenderei gli eventi. Fra qualche tempo, presumibilmente, la società di recupero crediti addiverrà a più miti consigli quando capirà che il debitore non si lascia prendere dalla paura.