TARES (Tassa Ambientale Rifiuti E Servizi): così si chiamava il tributo comunale sui rifiuti e servizi, in vigore dal primo gennaio 2013, precedentemente conosciuto come TARSU (Tassa Ambientale sui Rifiuti Solidi Urbani) e poi diventato TA.RI (Tassa Rifiuti) o TIA (Tariffa di Igiene Ambientale). Come la si voglia citare, si tratta, comunque, di spazzatura. E’ possibile che lei non abbia presentato al Comune di Palermo la dichiarazione di inizio e/o fine occupazione dell’immobile e che siano state accertate due annualità di omesso versamento del tributo locale.
Non è necessario essere proprietari di immobili per essere obbligati a versare il tributo, che è comunque a carico del conduttore (inquilino) nè è necessario avere in corso la locazione di un appartamento, dal momento che l’accertamento può riferirsi agli anni passati.
Ricordiamo che gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza (come la TARES), procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché all’accertamento d’ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato.
Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.
Ora, la dichiarazione di inizio occupazione di un immobile occupato (affittato) nel corso del 2013 poteva essere presentata entro il 20 gennaio del 2014: pertanto, in caso di omessa denuncia di occupazione, la decadenza dal diritto del Comune di Palermo di richiedere il saldo di quanto dovuto nel 2013 interviene il 31 dicembre 2019.
Verosimilmente, se non è stata nemmeno presentata la dichiarazione di fine occupazione dell’immobile, può darsi che la pretesa del Comune di Palermo, sia estesa all’annualità 2014.
11 Novembre 2019 · Giorgio Valli
Non si tratta di alcun avviso di pagamenti omessi eccetera, si tratta di un saldo 2019, un bollettino normalissimo da pagare ma non capisco cosa debba pagare dato che io non sono inquilino di nessun immobile addirittura come numero degli immobili ne hanno messi 2 e il bollettino lo hanno mandato dove adesso io sono residente, quindi sanno perfettamente che io non ho più residenza a Palermo se erano cose vecchie allora potevo capire ma questa no perché è un normalissimo bollettino di pagamento.
Probabilmente, allora, c’è stato un errore del Comune di Palermo: per evitare fastidi futuri le conviene contattare gli uffici comunali preposti alle relazioni con il pubblico e segnalare il problema.
12 Novembre 2019 · Annapaola Ferri