Mia madre è deceduta lasciando un debito nei confronti dell'amministrazione comunale per canone di locazione e spese condominiali dell'abitazione comunale in cui risiedeva con mia sorella. Io e mia sorella effettueremo la rinuncia a debiti e crediti (non ci sono altri fratelli/sorelle). In comune ci hanno detto che nonostante la rinuncia, il debito lasciato da mia madre ricadrà comunque su mia sorella, che naturalmente ne era all'oscuro. C'è modo di evitare di dover pagare questo debito non suo? ...
Alla morte di mio padre (2012) ho accettato per legittima la mia quota ereditaria così come mio fratello e mia madre. Io ho una mia famiglia e vivo con essa da prima del decesso di mio padre. Contrariamente, mio fratello invece è sempre vissuto con i genitori ed è dal 2008 che non lavora più. Nel 2016, ho scoperto per caso che stavano arrivando cartelle di Equitalia, a nome di mio padre, per contravvenzioni stradali, bolli auto non pagati, canoni tv, etc. più debiti verso privati di bollette gas, acqua luce, telefono, assicurazioni, etc. etc. tutte post morte. Questo, derivante dal fatto che mio fratello dal momento che mio padre è mancato non ha pagato assolutamente nulla, seppur godeva in toto della pensione di mia mamma, e di una discreta somma dai miei genitori accantonata durante la loro vita lavorativa e che è stata letteralmente dilapidata da lui. Certo del ...
L'obbligo del condomino di partecipare alle spese per il godimento e la conservazione delle cose comuni, e per la prestazione dei servizi resi nell'interesse di tutti i condomini, trova la sua unica fonte nella comproprietà delle parti comuni dell'edificio, con la conseguenza che se l'impianto centralizzato di riscaldamento non eroga sufficiente calore il condomino che lo lamenta non è esonerato dal contribuire alle relative spese. In sostanza, l'esonero dal pagamento dei contribuiti, è consentito solo se l'impianto centralizzato, per ragioni strutturali, escluda totalmente il condomino dal relativo servizio, mentre, nel diverso caso in cui venga dedotto un insufficiente grado di riscaldamento dell'unità immobiliare, a causa della colpevole inerzia del condominio nel provvedere alla riparazione dell'impianto, il condomino che si ritiene da ciò danneggiato, può pretendere solo il risarcimento del danno. Ma non può pretendere di essere esonerato dal pagamento della quota a suo carico, o la restituzione di quanto già ...