Rinuncia all’eredità del coniuge in regime patrimoniale di comunione dei beni

Il chiamato che rinuncia all'eredità e che non redige inventario dei beni del de cuius di cui è in possesso, rischia di essere considerato erede


DOMANDA

Mio padre convivente con mia madre (coniuge) e me con debiti esattoriali (cassa previdenziale, Irpef, iva), circa 150 mila euro.


RISPOSTA

l'articolo 485 del Codice Civile dispone che il chiamato all'eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l'inventario entro tre mesi dal giorno dal decesso: l'inventario deve essere redatto per i beni che sono oggettivamente ed incontrovertibilmente riconducibili al defunto (ad esempio oggetti preziosi con incisione delle iniziali del defunto, altri beni di valore che è noto a terzi che siano di proprietà del defunto, quali quadri d'autore, mobili di antiquariato, eccetera) e non al coniuge o al figlio conviventi.


26 Marzo 2023 - Lilla De Angelis


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