Ho compreso il meccanismo di riduzione dell’ipoteca, in base al quinto pagato, ed avendo l’ipoteca su due immobili, per lo stesso mutuo, vorrei sapere se, nel momento in cui, non riuscissi più a pagare la rata, e la banca non volesse concedere, come ha fatto, la rinegoziazione degli interessi, quale valore di riferimento, prenderebbe? Mi spiego con alcune cifre: riduzione ipoteca da 193500,00 meno il 40% pari ai due quinti del capitale, rimanenza 116000 circa, cosa deve recuperare la banca i 116000,00 o il capitale rimanente?
L’ipoteca, anche ristretta, è una garanzia e rappresenta il massimo a cui la banca ha diritto privilegiato (con priorità) rispetto ad eventuali altri creditori non ipotecari (chirografari) del debitore proprietario dell’immobile, che intervenissero nella procedura di espropriazione forzata.
La banca procedente ha comunque diritto, in caso di espropriazione forzata, all’assegnazione del capitale residuo, degli interessi di mora maturati dal momento in cui il debitore interrompe il pagamento delle rate fino alla data di pignoramento nonché delle spese legali sostenute per la procedura esecutiva.
2 Settembre 2017 · Piero Ciottoli
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