DOMANDA
Devo richiedere un preventivo alla banca per l’erogazione del mutuo prima casa senza alcun problema di pagamenti rateali, assegni, eccetera: l’unica cosa è la presenza di alcune cartelle esattoriali risalenti ad un’attività artigianale chiusa 20 anni fa. Le cartelle sarebbero prescritte, ma l’ADER non intende annullarle in autotutela (ma non si muove in alcun modo per esigerle e questo non mi permette di invocare la prescrizione giudizialmente). Volevo sapere se la banca accede anche a quella base dati e se possono rifiutare la proposta per la presenza di tali debiti.
RISPOSTA
Per inciso, può agire giudizialmente per invocare l’intervenuta prescrizione delle cartelle esattoriali anche impugnando l’estratto di ruolo, cioè l’elenco delle cartelle esattoriali a suo nome visualizzabile sul sito di Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER). Sempre, naturalmente, se è sicuro che nel tempo non siano state perfezionate le notifiche, anche per compiuta giacenza, di atti interruttivi dei termini di prescrizione. Certezza che si acquisisce solo con accesso agli atti presso una qualunque sede territoriale di ADER. Premesso che la banca può unilateralmente rifiutare l’erogazione del credito in base ad una propria personale valutazione del credit score (merito creditizio) del richiedente, si può aggiungere che, anche in presenza di un debito esattoriale rilevante del mutuatario, non dovrebbero sussistere problemi particolari per la concessione del mutuo – qualora, naturalmente, siano rispettati gli altri requisiti richiesti – in ragione della circostanza che la casa in cui il mutuatario risiede non può essere espropriata dal creditore esattoriale e che, comunque, la banca erogatrice del prestito è tutelata dal vincolo ipotecario di primo grado iscritto sul bene acquistato (per cui l’ipoteca esattoriale di grado successivo non potrebbe danneggiare la banca in una eventuale azione esecutiva di espropriazione immobiliare, dalla banca stessa promossa.
5 Febbraio 2020 - Piero Ciottoli