Ai fini della determinazione del luogo di residenza o dimora della persona destinataria della notifica, rileva esclusivamente il luogo ove essa dimora di fatto in modo abituale, rivestendo le risultanze anagrafiche mero valore presuntivo circa il luogo di residenza e potendo essere superate, in quanto tali, da una prova contraria, desumibile da qualsiasi fonte di convincimento, affidata all'apprezzamento del giudice di merito, non censurabile in sede di legittimità se non per vizi della motivazione. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 25713/14. Da quanto si apprende dalla pronuncia appena indicata, nell'ambito della notifica di qualsiasi atto, sono superabili le risultanze anagrafiche: rileva, invece, la dimora abituale del destinatario. I certificati anagrafici, infatti, non sono un dato incontrovertibile, ma hanno solo un valore presuntivo. Dunque, quello che risulta dai registri comunali deve lasciare posto all'eventuale prova secondo cui il destinatario, dimori abitualmente altrove. Ed è anche a ...
Ho ricevuto una cartella esattoriale da Equitalia e non ho possibilità di pagarla: abito in una casa e ho un contratto di comodato esclusivamente di una cucina arredata al pianoterra, bagno arredato al secondo, camera arredata al terzo, registrato all'Agenzia delle Entrate. Dovrei effettuare il pagamento entro 5 giorni dalla notifica, trascorso questo tempo procederanno ad esecuzione forzata. La mia domanda è: il Comodante rischia che i suoi mobili e oggetti delle restanti parti dell'immobile siano pignorate? ...
Residenza anagrafica e domicilio [leggi tutto]
L'articolo 43 del Codice Civile definisce il domicilio come il luogo in cui (la persona) ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Esso prescinde dalla disponibilità di una qualsiasi abitazione e dalla conseguente effettiva presenza del soggetto sul territorio, poiché risulta intrinsecamente legato all'esistenza di un centro di affari o interessi (ad esempio il domicilio fiscale, legale, postale, ecc.). Diversamente, la residenza anagrafica viene identificata nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale e può quindi essere diversa dal luogo identificato come domicilio. Secondo la legislazione anagrafica vigente ogni persona deve essere iscritta all'anagrafe della popolazione del Comune ove ha stabilito la residenza, al fine di rispecchiare uno stato di fatto. La residenza deve corrispondere al luogo in cui l'individuo vive e conduce la propria esistenza a livello familiare e sociale. Per dimora abituale non deve intendersi una dimora ininterrotta e continua in quanto la ...