Reddito cittadinanza – cosa si intende per regolare corso di studi?





Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza





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Io e la mia ragazza, conviventi ma entrambi disoccupati, vogliamo fare domanda di reddito di cittadinanza.

Tutti e due siamo iscritti, dallo scorso anno, a una scuola (biennale) di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, terminata la quale diventeremo archivisti. La Scuola è di grado parauniversitario e statale.

Dobbiamo ugualmente sottoscrivere il patto di disponibilità al lavoro o siamo per il momento esonerati?

L’erogazione del Reddito di Cittadinanza é condizionata alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro da parte dei componenti il nucleo familiare maggiori di età: tuttavia, sono esclusi da tale obbligo i maggiorenni già occupati o frequentanti un regolare corso di studi.

Infatti, l’articolo 4 (Patto per il lavoro e Patto per l’inclusione sociale), comma 2 del decreto legge 4/2019 (Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni), stabilisce che sono tenuti agli obblighi di cui al presente articolo tutti i componenti il nucleo familiare che siano maggiorenni, non già occupati e non frequentanti un regolare corso di studi.

Nel concetto di regolare corso di studi, l’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) precisa che possono essere incluse le casistiche seguenti:
a) l’iscrizione e regolare frequenza ad una scuola secondaria superiore di secondo grado (licei, Istituti tecnici, Istituti professionali, Istituti d’arte, Istituti magistrali);
b) l’iscrizione e regolare frequenza ad un corso di istruzione e formazione professionale o istruzione e formazione tecnica superiore (IeFP, IFTS);
c) l’iscrizione ad un corso istruzione terziaria (laurea, ITS);
d) l’iscrizione ad un corso di specializzazione (master) o di dottorato. Con riferimento agli iscritti a un corso di laurea, di specializzazione o dottorato, possono essere considerati regolari gli studenti iscritti da un numero di anni pari o inferiore alla durata normale del corso di studi, aumentata di un anno (fuori corso).

Il patto è finalizzato a perfezionale l’adesione degli appartenenti al nucleo familiare beneficiario ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che può prevedere attività di servizio alla comunità, per la riqualificazione professionale o il completamento degli studi nonché altri impegni finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale.

In quella sede e nell’occasione si potrà verificare la regolarità del corso di studi frequentato, chiedendo l’esonero dagli obblighi appena sopra indicati.

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20 Dicembre 2020 · Lilla De Angelis

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