Raccomandate intestate al defunto

I consigli del legale vanno seguiti: bisogna ritirare solo le raccomandate indirizzate ai legittimari (coniuge superstite, figlia e nipote del defunto)












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Sotto consiglio del nostro avvocato io e mia madre non stiamo ritirando le raccomandate intestate a mio padre defunto da più di un anno: io e mia figlia abbiamo rinunciato all’eredità: mia madre ha accettato con beneficio di inventario.
Mia madre è esente dalla dichiarazione di successione, visto che nell’asse ereditario non c’erano beni immobili e l’attivo ereditario era inferiore al milione di euro.
Presentato denuncia dei redditi di mio padre fatta da mia madre e Fatto tutto l’iter dell’inventario, venduto i beni di mio padre(con autorizzazione del giudice) e pagato alcuni debiti. (Non sono bastati per coprire tutti i debiti)
L’agenzia delle entrate sicuramente sa che mio padre è morto, abbiamo mandato tramite la banca la raccomandata dell’esenzione alla successione, e sia l’inventario che le rinuncia sono stati registrati.
Dobbiamo continuare a non ritirare le raccomandate intestate a mio padre?
Il nostro avvocato ci ha consigliato di aspettare che arrivino a nome di mia madre con la dicitura “eredi di”.
Queste raccomandate posso essere considerate nulle?
Nell’attivo ereditario non c’è presente più nulla, mia madre ha pagato i creditori via via che si sono presentati, finendo tutto l’attivo.

Non potremmo certo discutere le indicazioni dell’avvocato, ma, a parte questo, siamo allineati con i consigli impartiti dal vostro legale: l’articolo 65 del Dpr 600/1973 stabilisce che gli eredi del contribuente devono comunicare all’ufficio delle imposte del domicilio fiscale del dante causa le proprie generalità e il proprio domicilio fiscale. La comunicazione può essere presentata direttamente all’ufficio o trasmessa mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, nel qual caso si intende fatta nel giorno di spedizione, ma tale obbligo, per quel che riguarda l’Agenzia delle Entrate è stato adempiuto sicuramente con la presentazione della dichiarazione dei redditi per conto del defunto effettuata dal coniuge superstite.

Gli altri eventuali creditori ordinari del defunto, devono effettuare la dovuta ricerca anagrafica del debitore: una volta appurato che questi è defunto, possono richiedere lo stato di famiglia al decesso e quindi indirizzare le proprie pretese ai legittimari (coniuge e figli). I chiamati che hanno rinunciato (figlia e nipote del defunto), per evitare complicazioni potrebbero rispondere allegando copia della rinuncia.

Quindi, le uniche raccomandate da ritirare, a questo punto, devono essere solo quelle indirizzate all’erede con beneficio di inventario.

In linea di principio, come abbiamo accennato, per Figlia e nipote del defunto, che hanno rinunciato all’eredità, anche le eventuali comunicazioni indirizzate agli eredi possono essere lascate in giacenza e non ritirate, considerando che il chiamato che rinuncia all’eredità non è erede. Si può risponde ad una richiesta di un creditore, allegando copia dell’attestato di rinuncia, ma solo per evitare complicazioni e scocciature nel tempo.

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30 Maggio 2024 · Simone di Saintjust

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