Nel febbraio 2017 la ditta (SaS) presso cui lavoro chiude, senza pagarmi le ultime 8 buste paga nè il TFR: per accedere al fondo di garanzia INPS, mi rivolgo ad un avvocato che avvia le pratiche (pignoramento, decreto ingiuntivo) necessarie. Nel frattempo il datore viene dichiarato fallito con chiusura anticipata del fallimento per assenza di attivo; la nostra richiesta di insinuazione - tardiva - nel passivo del fallimento infatti non viene accolta in quanto il fallimento è stato immediatamente chiuso. L'INPS accoglie la mia domanda ma, ahimè, nel ricorso per decreto ingiuntivo l'avvocato erroneamente fa riferimento solo alle mensilità non pagate (8 mensilità) e nessun riferimento al TFR non percepito: l'INPS pertanto mi riconosce l'accredito delle sole 3 mensilità (le uniche menzionate nel titolo esecutivo) e non del TFR (che è la parte principale del mio credito avendo lavorato molti anni presso la ditta fallita). Ora l'avvocato ha provato a ...
Ricorso per decreto ingiuntivo a società in fallimento
Dovrei fare un ricorso per decreto ingiuntivo ad una società, ma nella visura risulta "scioglimento fallimento in liquidazione". È possibile fare il ricorso per decreto ingiuntivo o c'è un altro tipo di intervento che si può attuare? ...
L'istanza di insinuazione al passivo fallimentare interrompe la prescrizione del credito
Secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità, la presentazione dell'istanza di ammissione del credito al passivo fallimentare determina l'interruzione della prescrizione del credito medesimo, con effetti permanenti fino alla chiusura della procedura concorsuale, in applicazione del principio fissato dal codice civile (articolo 2945, secondo comma). L'effetto interruttivo della prescrizione attribuito alla proposizione della domanda giudiziale opera anche nei confronti dei condebitori solidali del fallito, rimasti estranei al giudizio. Così ha stabilito Corte di cassazione nella sentenza 16408/14. ...