Nell'agosto 2017 ho ricevuto Decreto Ingiuntivo da Banca per Fideiussione data a fratello nel 2012 (€ 49 mila), poi divenuto insolvente: non ho fatto opposizione perché sconsigliato da avvocato. Il decreto ingiuntivo è divenuto esecutivo dal 10/10/2017 ed ho iniziato a fine Ottobre 2017 transazione con banca proponendo una cifra iniziale a tacitazione loro avere. Il 06/02/2018 ho proposto terzo ed ultimo importo transattivo (€ 35 mila ovvero 75% richiesta); da allora non mi hanno ancora risposto (oltre 3 mesi). Considerato che NON HO IMMOBILI INTESTATI, che ho INTESTATO AL FIGLIO nel 2013 (pubblicazione 21/05/2013) la mia casa, è possibile che MATURATI il 21/05/2018 PRESCRIZIONE AZIONE REVOCATORIA? (che banca minacciava). Se si, COSA SUCCEDE con DECRETO INGIUNTIVO ESECUTIVO? Cosa altro pignorano se NON LA CASA ? ...
Ai fini dell'azione revocatoria ordinaria, quando l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito e sia a titolo oneroso, è sufficiente la consapevolezza, del debitore alienante e del terzo acquirente, della diminuzione della garanzia generica per la riduzione della consistenza patrimoniale del primo, non essendo necessaria la collusione tra gli stessi, né occorrendo la conoscenza, da parte del terzo, dello specifico credito per cui è proposta l'azione. La conoscenza, da parte del terzo, dello specifico credito per cui è proposta l'azione revocatoria è, invece, richiesta qualora quest'ultima abbia ad oggetto un atto, a titolo oneroso, anteriore al sorgere di detto credito. La prova di tale consapevolezza può essere fornita con ogni mezzo, anche per presunzioni. Così si è espressa la Corte di cassazione con la sentenza 23666/15. ...
Ho appena acquistato un immobile da mio padre come mia prima abitazione: l'indotto dato dalla vendita è stato utilizzato all'85% per risanare debiti prioritari della sua società, ad esempio il trattamento di fine rapporto dei dipendenti. Sulla casa non c'era nessuna richiesta di pignoramento. La vendita è stata fatta al corretto prezzo di mercato. Quindi per quanto riportato sommariamente è stato fatto tutto in buona fede. Rimane l'incertezza che un creditore terzo possa impugnare la revocatoria (il giorno dopo l'atto notarile è arrivata una richiesta di pignoramento dell'immobile da me appena acquistato). Potrebbe conferirmi ulteriori tutele da un azione revocatoria un atto testamentario di questo immobile in favore di mio figlio? (art. 167) Posso inoltre ritenermi libero di non usufruire di questo immobile come prima abitazione e decidere di rivenderlo o affittarlo? Oppure la revocatoria eventuale potrebbe rivalersi anche su un terzo acquirente completamente estraneo ai fatti? ...